Economiadi Carlo Cipiciani (Comicomix)
pubblicato il 1 dicembre 2009 alle 11:45 dallo stesso autore - torna alla home
Escono i primi dati sul mercato del lavoro in serie mensile e sono subito botte da orbi: record storico delle persone alla ricerca di un lavoro, calo dell’occupazione di 284 mila persone su base annua, disoccupazione giovanile alle stelle. E meno male che il peggio è passato
L’Istat ha pubblicato, ed è una novità, per la prima volta i dati mensili, aggiornati ad ottobre 2009, sul mercato del lavoro. Era un rilascio atteso, visto che gli ultimi indicatori avevano segnalato, secondo il governo, che la crisi era finita e stavamo ricominciando a risalire la china.
OCCUPAZIONE STAGNANTE – Forse sarà anche vero che il peggio è alle spalle. Ma dal comunicato Istat viene fuori che gli occupati ad ottobre sono 23,099 milioni, un dato che non cresce minimamente rispetto al mese precedente e neppure rispetto al picco negativo di giugno 2009. L’occupazione maschile a ottobre 2009 è pari a 13,801 milioni di unità con un incremento dello 0,2% rispetto al mese precedente (+31 mila unità) e una riduzione dell’1,5% (-217 mila unità) su base annua. L’occupazione femminile invece è pari 9,298 milioni di unità, con una riduzione rispetto a settembre dello 0,3% (-30 mila unità) e dello 0,7% (-67 mila unità) rispetto ad ottobre 2008.
RECORD DI DISOCCUPATI – Al contrario ad ottobre 2009 i disoccupati hanno varcato la soglia record dei 2 milioni. Non accadeva dal 2004. L’ aumento è di 39 mila persone (+2%) rispetto a settembre e di 236 mila (+13,4%) rispetto ad un anno fa. Il tasso di disoccupazione è salito all’8% dal 7,8% di settembre, con un aumento che rispetto ad un anno fa è dell’1%. Se si guarda dentro i dati, le cose peggiorano. La disoccupazione maschile è pari, in ottobre, a 1,025 milioni di unità, invariata rispetto al mese precedente, ma in aumento del 15,5% (138 mila unità) rispetto ad un anno fa. Il numero di donne disoccupate raggiunge le 979 mila unità, in crescita sia rispetto a settembre (+38 mila unità, pari al +4,1%), sia rispetto a ottobre 2008 (+98 mila unità, pari al +11,2%). Il tasso di disoccupazione giovanile – aggiunge l’istituto di statistica – a ottobre è aumentato al 26,9% dal 26,2% di settembre, con una crescita del 4,5% rispetto a ottobre dell’anno scorso.
L’AUMENTO DEGLI INATTIVI – E c’è un altro dato che va visto con preoccupazione: quello dei cosiddetti “inattivi”, cioè le persone che non provano neppure a trovare lavoro. E’ vero che in questa ampia categoria di oltre 14 milioni di persone ci sono anche le casalinghe e i giovani studenti. Ma l’aumento di 210 mila unità in un anno segnala soprattutto fenomeni legati ad un aumento del sommerso (che non è certo un buon segnale) o, peggio, dello “scoraggiamento”, cioè di quelle persone che smettono di cercare lavoro perché non si aspettano più di trovarlo.
OTTIMISMO DE CHE? – E’ il primo comunicato da quando l’Istat ha deciso questa modalità di comunicazione. Si può quindi vedere cosa è successo nei mesi di luglio, agosto e settembre 2009. E c’è poco da stare allegri: tra luglio e settembre 2009 ci sono state ben 108 mila nuovi disoccupati, 77 mila uomini e il resto donne. Gli occupati sono aumentati di appena 17 mila unità. E questo nonostante la cassa integrazione faccia segnare record su record. Soprattutto quella “straordinaria”, che segnala crisi strutturali: aziende in fallimento o quasi, per intenderci. Per chi non lo sapesse, i cassaintegrati sono considerati occupati a tutti gli effetti. In pratica, considerando i cassa integrati, abbiamo almeno un milione di forza lavoro ferma rispetto ad un anno fa. E niente lascia prevedere che le cose cambino a breve, anzi. Questo è il quadro dei dati, e non promette nulla di buono. Cosa ci sia da essere ottimisti, è un mistero che andrebbe chiarito da Berlusconi, Sacconi, Brunetta & c. Il ministro Tremonti, non a caso, da un po’ di tempo è diventato più prudente. E stavolta ha ragione lui.
http://www.giornalettismo.com/archives/43354/due-milioni-di-disoccupati-altro-che-ripresa/
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