CORSA CONTRO IL TEMPO

Pechino vira sul mercato interno
di Giuseppe Zaccagni - 14/02/2010 Fonte: Altrenotizie [scheda fonte]

Messa in archivio la “rivoluzione culturale” l’attuale dirigenza cinese lancia ora - nel quadro di una politica caratterizzata da ampi spazi di ripensamento - la “rivoluzione commerciale”. Lo fa, come ebbe a spiegare il vicepremier Li al Forum di Davos, per incrementare la domanda interna e sganciare l’industria “dall’eccessiva dipendenza dalle esportazioni”. Ed è questo, da oggi, il nuovo modello di sviluppo che si concentra su un mercato potenziale di oltre un miliardo di consumatori. Di conseguenza l’ingresso in Cina di merci estere verrà sempre più regolamentato e limitato.

Per ora, quindi, rimane una situazione di protezione delle ditte cinesi e il governo vuole fare leva anche su ciò per incrementare il consumo interno e trovare un “nuovo” mercato per i molti prodotti finora esportati. I dati in merito sono chiari: le importazioni cinesi sono state pari a oltre 1.000 miliardi di dollari nel 2009, ponendo Pechino come secondo maggior Paese importatore dopo gli Stati Uniti; anche se il dato - come scrive il magazine Time Asia - non consente di accertare quale sia la parte di materie prime e quali i prodotti lavorati o semilavorati.

E’ noto comunque, tra quanti seguono gli andamenti dei mercati finanziari asiatici, che i rapporti economici tra Cina e Stati Uniti sono strettissimi e per l’America il legame è sempre più “strangolante”. Un dato significativo riguarda il bilancio dell’import-export: lo scorso anno gli Stati Uniti hanno importato da Pechino beni per 27,9 milioni di dollari contro i 5,8 milioni di export delle industrie statunitensi verso la Cina. Pechino, inoltre, detiene circa 790 miliardi di dollari di buoni del tesoro Usa (o “debito” Usa), più di un decimo del totale, e ogni anno incassa 50 miliardi di dollari di interessi.

Ma non tutto fila liscio. Anzi, si delineano alcune nubi cariche di problemi che sollecitano una certa pluralità di interpretazioni. Perchè nonostante una crescita prevista del 16%, questo 2010 potrebbe anche essere un anno durissimo dal punto di vista finanziario. Il rischio, infatti, è che esploda la bolla relativa alle proprietà immobiliari e che aumenti in maniera vertiginosa l’inflazione, facendo così decollare il costo della vita. Lo sostengono due ricercatori che operano nelle stesse strutture del governo cinese, Yao Zhizhong e He Fan, che in un articolo sull’organo ufficiale China Securities Journal avvertono: “Se il governo continua a immettere stimoli economici pari a quelli del 2009, l’anno appena iniziato sarà molto pericoloso”.

I problemi principali riguardano l’inflazione, in rapida crescita dopo l’immissione di troppo denaro contante da parte di Pechino e la bolla immobiliare. Se questa dovesse esplodere, l’economia reale del Paese - considerando l’indotto collegato alla produzione edile - ne risentirebbe fortemente, con conseguente aumento della disoccupazione e lo stop del settore.

L’allarme dei due economisti (che potrebbe anche annunciare effetti devastanti) nasce dai prestiti bancari concessi dalla Cina nella prima settimana di gennaio, per un valore totale di 600 miliardi di yuan (circa 60 miliardi di euro). Ovviamente, la cifra scaturisce dallo sblocco dei fondi delle richieste presentate alla fine del 2009, ma rappresenta comunque un introito valutario estremamente ampio. I prestiti sono confermati sempre dal China Securities Journal, che cita come fonte Ba Shusong, vice direttore dell’Istituto di finanza del Consiglio di sviluppo statale.

Secondo i due economisti, Pechino dovrebbe dunque limitare gli stimoli. Ma il ministro cinese delle Finanze, Xie Xuren, non è d’accordo. Ha definito “pericoloso” interrompere troppo presto le politiche di sostegno all’economia. Secondo Xie, tuttavia, le misure “dovrebbero aiutare a implementare il consumo interno dei nostri prodotti”. All’atto pratico, ha concluso il ministro, “dovremmo agire per aumentare i salari, in particolar modo quelli degli operai e dei contadini; riformare le politiche di tassazione e continuare a spendere per i lavori pubblici, come scuole e ospedali”.

E mentre informazioni e polemiche si susseguono il vicepremier Li promette “ampie riforme” al fine di permettere al mercato di giocare un ruolo primario nella distribuzione delle risorse. A commento delle sue dichiarazioni, Usa e Ue dicono che Pechino tiene basso il valore della sua moneta in modo artificiale, per favorire i prodotti cinesi a danno di quelli degli altri Paesi. Ma non pare che per ora la Cina intenda lasciare che la sua valuta si allinei secondo le leggi di mercato.

Una tale condotta viene annunciata a Shangai dove il Divy caijing ribao - un giornale dedicato alle questioni economiche economiche - rileva tra l’altro che la Cina nel 2009 ha registrato un crescita dell’8,7% e ha superato la Germania come primo esportatore mondiale. Di qui l’aspirazione di molti paesi industrializzati ad entrare con i loro prodotti nel mercato cinese che, oggi più che mai, è in grande espansione. Ma qui si scontrano varie linee di interpretazione. Con molti esperti occidentali che - scrivono gli analisti del South China Morning Post - sostengono che non è possibile verificare i dati sulla crescita cinese e che le imprese cinesi e il mercato interno appaiono molto sostenuti, sia dai finanziamenti statali, sia dai moltissimi prestiti bancari erogati per tassi minimi.

Secondo dati ufficiali, le banche, nei primi venti giorni di gennaio, hanno concesso nuovi finanziamenti per oltre 1000 miliardi di yuan (altre fonti parlano di 1.450 miliardi). Dato assai superiore al limite fissato per l’intero 2010 di 7.500 miliardi di prestiti bancari. E in occidente si invitano gli istituti a valutare con grande attenzione i nuovi prestiti, nel timore che i finanziamenti bancari siano impiegati in manovre speculative (ad esempio per acquistare azioni oppure immobili da rivendere in breve tempo) piuttosto che per favorire la produzione. E così la Banca di Cina e la Banca Commerciale hanno sospeso temporaneamente nuovi finanziamenti, con la Banca centrale che ha anche indicato a diverse banche di aumentare le riserve di denaro, così da drenare la liquidità dal mercato dei finanziamenti.

Nessuno, quindi, può tirare un sospiro di sollievo, pur se la strategia attuale di Pechino - quella di puntare sul mercato interno - coinvolge sempre più vasti strati del mondo economico locale.

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La pistola greca alla tempia tedesca

Sunday, 14 February, 2010

in Economia & Mercato, Unione Europea

Secondo il Financial Times Deutschland, la banca ipotecaria tedesca Hypo Real Estate (HRE), già salvata dal governo federale da sicuro fallimento, avrebbe una esposizione al debito greco pari a 4 miliardi di euro. Se questa esposizione dovesse essere svalutata a zero, ad HRE servirebbe una ricostituzione della sua base di capitale per 100 miliardi di euro, dato il grado di leva finanziaria con cui opera. Naturalmente non è realistico assumere che un eventuale default della Grecia avrebbe valore di recupero pari a zero, ma il dato di leverage resta. Da ciò si evince che il salvataggio di Atene sembra restare l’alternativa più a buon mercato.

Ma vi sono anche altre utili evidenze statistiche. Il debito totale di Grecia, Spagna e Portogallo verso banche europee è di circa 800 miliardi di euro, con un rilevante peso, tra i creditori, di istituti tedeschi e francesi anche se l’Olanda, con 100 miliardi di euro di crediti, ha la maggiore esposizione relativa al Pil. E non è tutto: anche i crediti reciproci tra paesi coinvolti mostrano un enorme potenziale di contagio: ad esempio, l’esposizione delle banche portoghesi a Spagna e Irlanda è pari al 19 per cento del Pil portoghese. Quindi, la situazione è la seguente: l’eventuale default greco manderebbe a gambe all’aria il sistema bancario europeo, segnatamente quello tedesco, che non è per nulla in forma ed è già oggi tra quelli a maggiore opacità dei propri conti. Chi sostiene che la Grecia non è too big to fail non sa di cosa parla.

La “dichiarazione d’intenti” di giovedì scorso serve ai tedeschi e all’Europa per prendere tempo, sperando che il governo greco realizzi l’austerità promessa e che i cittadini greci l’accettino. Per questo il nostro timore è che l’Europa possa imporre ben poche condizioni al governo greco, che è un debitore con il coltello dalla parte del manico. Il rischio, altissimo, è quindi quello di arrivare ad un bailout con condizioni finte e che non sono assolutamente in grado di mordere. A quel punto i mercati, in assenza di un vero risanamento fiscale e soprattutto di una crescita vera, che rappresenta l’unica garanzia di rimborso dei debiti, punteranno decisamente su Portogallo e Spagna.

http://phastidio.net/

Edoardo Agnelli,vittima sionista

non i sono dubbi che Edoardo Agnelli ,figlio di Gianni Agnelli,sia stato ucciso e non si sia suidicato(come ha adombrato ieri sera la trasmissione 'complotti' su La7,da cui certo non me l'aspettavo e che trattava in parallelo anche il caso Haider..coincidenza o perchè hanno autori comuni?!). Le prove: 1)non fu fatta l'autopsia(guarda caso come nel caso di Haider)quando invece è d'obbligo in questi casi e l'inchiesta chiusa velocemente. 2)Da un salto di 80m del ponte ci si aspetta rottura delle ossa,torace,gambe,braccia..ma invece Edoardo aveva solo rottura del collo con fuoriuscita di materiale ematico dalla testa. Di fatto non è possibile tecnicamente che non sia rotto gli arti e le altre ossa. Questa prova da sola basta a dire che non si è buttato ma ci è stato portato li. Inoltre stringeva terra nelle mani,ma li sotto c'erano solo ciotoli e nessuna traccia di terra..quindi dove l'aveva presa? Semplice non era stato ucciso li ,ma ci era stato portato.. con tutta probabilità visto gli oggetti a terra trovati a casa,era stato prelevato nella propria abitazione di forza. Inoltre una persona con fuoriuscita di materia cerebrale non può certo stringere terra nelle mani.Quindi è stato rapito si è difeso,è stato poi ucciso e portato li. 3)la macchina lasciata lungo l'autostrada non aveva tracce nè impronte di Edoardo,quindi era stata guidata dagli assassini e poi ripulita da tutte le impronte e quindi cancellate pure quelle di Edoardo(eventualmente precedenti a quel giorno) 4)Edoardo era il legittimo erede di Gianni essendo il suo unico figlio maschio e si era convertito all'Islam sciita(nemico giurato del sionismo)e sebbene sempre smentito dagli Agnelli e censurato dalla politica ci sono le foto della sua conversione eccolo qui alla preghiera del venerdi santo per incontrare Khamenei https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdn5ZsHRnWxg1RNWxua2xCGjvG0z9kSznLfsmFHqpePJRM55I5YD_8BfLjktV3pXF8XqQfhAeabXIm_kA1mfvckFcd9o4EtLPmHBvbPXrkGtMkdToSiYZqytgVPbY8Ee0uZanh2tI0zPvt/s320/Edoardo+Agnelli+1.jpg quindi un atto di terrorismo chiaro e tondo. Cosa stava avvenendo dentro la Fiat? Edoardo si era opposto alla fazione che ormai avevano deciso che la Fiat doveva andare ai banchieri ebreo-tedeschi Elkann (quella parte era stata convinta a suon di miliardi.. Edoardo entrò in scontro con Romiti che se usci con una grossa fetta e poi ha fondato Impregilo) e quindi i sionisti entravano nella più grande azienda italiana,che anzi per decenni ha rappresentato l'Italia stessa. Quindi Edoardo che era il legittimo erede si opponeva ed allora fu messo ad erede prima il cugino (figlio di Umberto) Giovannino che però poi fu colto da tumore in giovane età fatto fuori pure Edoardo,rimase proprio John Elkann(figlio di Alein marito della sorella di Gianni Agnelli) ora, siamo alle solite.. se viene impedito ,uccidendolo,ad uno come Edoardo che si era convertito all'Islam sciita nemici numeri 1 del sionismo per avvantaggiare sionisti come gli Elkann ..ovvio che il tutto non può essere avvenuto per un mero caso ma è un atto di terrorismo sionista,proprio lo stesso che ha colpito haider che voleva arrestare i banchieri austriaci che avevano causato il crollo del 2008 d'altronde lo stesso Edoardo affermava chiaramente che: '' I sionisti non permetteranno che la ricchezza e la direzione vengano nelle mie mani e mi ammazzeranno. Ma non diranno che sono stato ucciso. Ma faranno sembrare che sia morto per malattia, incidente o suicidio.'' Lui affermava che Alein Elkann e' la persona sionista infiltrata nella famiglia Agnelli e sentiva pericolo per la sua vita, da parte di Alain come persona in relazione con I sionisti ed il regime di Israele. qui una manifestazione davanti alla ambasciata di Teheran per protestare contro l'Italia e spingerli a riaprire l'inchiesta,ormai Edoardo è considerato un martire sciita,adorato http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/politica/fiafoglio/ambaita/ansa_7048507_54160.jpg http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/politica/fiafoglio/ambaita/ambaita.html?ref=search nè parla anche il corriere della sera e repubblica http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/11/16/gli-studenti-di-teheran-la-verita-su.html A convincere Edoardo ad abbracciare l' Islam sarebbe stato Mohammad Hassan Ghadiri, ambasciatore iraniano in Messico e all' epoca consigliere stampa a Roma. Ghadiri ha più volte messo in dubbio il suicidio di Edoardo Agnelli, accusando «ambienti sionisti» di aver «ucciso l' erede dalla famiglia Agnelli per evitare che la Fiat finisse nelle mani di uno sciita». fu girato un documentario nel 2003 un vero culto in Iran,ma in Italia censurato ecco la prima parte con sottotitoli in inglese.. http://www.videos.es/reproductor/documentarymartyredoardoagnellipart1-engsub-%28aX5hXBfDwAk e questa la seconda http://www.videos.es/reproductor/documentarymartyredoardoagnellipart2-engsub-%28C8nBCBZ_A4I come si riporta su indymedia,articolo che si trova sono nella cache,in quanto è stato tolto, ''in Italia c'è stato un golpe...una immensa ricchezza è passata dalle mani cristiane degli Agnelli alle mani sioniste degli Elkann e non poteva certo andare in mani musulmane come sarebbe accaduto se Edoardo,un capitalista illuminato fosse diventato guida della Fiat,cosa che tra l'altro gli spettava.. Diceva Edoardo:'' il capitalismo ha portato progresso,ma non può durare per sempre'' visione illuminata ed infatti quello che siamo vivendo oggi,la crisi del capitalismo finanziario che è in vero la crisi del capitalismo mascherata!! D'altronde il capitalismo è diventato capitalismo finanziario per non morire! gli hanno anche dedicato una strada http://www.ilfoglio.it/blog/436 PS Bisogna stare attenti per la vita dei figli e figlie di Margherita Agnelli, quelli del marito cristiano. Perche' con la morte di ognuno de essi, la parte di eredita' dei figli sionisti aumenta! Non dimentichiamoci le cause in corso per l'eredità che stanno sconquassando la famiglia Agnelli! PS2 per quanto riguarda la morte di Giovannino a cui poteva andare la Fiat ,improvvisa morte per tumore,su cui nessuno ha detto nulla(mentre quello di Edoardo è stato chiaramente un omicidio) su vari blog come quello di franceschetti si riporta come sia facilmente possibile far apparire un omicidio come morte da tumore.. o come indurre tumore in una persona. I metodi appunto sono diversi Per far risultare morte in seguito a tumore è abbastanza facile soprattutto quando si tratta di vip ossia persone che si curano spesso in cliniche private o cmq in centri spesso non pubblici o cmq dove è più facile applicare un controllo. Basta un controllo( i figli delle ricche casate si fanno controllare periodicamente) ed è facile scambiare analisi del sangue o lastre o ecografie..anche il più scalcagnato dei film ormai ne fa uso tale è la facilità.. da qui a prescrivere tutta una serie di cure come pesanti chemioterapie che inducono proprio immunodeficenza e sindromi tumorali e quindi possono causare morte loro stesse,oppure inoculare ogni sorta di sostanze di difficile ricerca,anche se poi nessuno va ad indagare. Oppure è dimostrato che inoculare cellule tumorali(basta una iniezione per qualsiasi motivo,anche un prelievo) causa tumore..sebbene la medicina ufficiale non lo confermi per via esplicita poi lo conferma implicitamente. Infatti è fatto divieto assoluto di trapiantare organi di persone affette da tumore anche se l'organo trapiantato non fosse direttamente colpito dal tumore..proprio per il rischio alto che la persona che riceva l'organo poi sviluppi tumore,proprio perchè nessuno puòcontrollare se nell'organo trapiantato ci siano poche cellule tumorali che sfuggono alle indagini.. figuriamoci quando cellule tumorali venissero inoculate endovena. Quindi ogni volta che c'è una morte sospetta come quelle dei due cugini ereditieri Agnelli ma uno dei due pare morto di morte naturale(il secondo no!) si sappia che tecnicamente è facilmente possibile far risultare una morte da tumore..ossia indurre una morte da tumore..quindi Edoardo era nel giusto quando disse '' non diranno che sono stato ucciso. Ma faranno sembrare che sia morto per malattia, incidente o suicidio '' A lui è toccata il suicidio al cugino la malattia. Quindi era a conoscenza perfettamente di questi metodi che pare abbastanza frequentemente usati usati (da altri,quindi anche non sionisti)anche contro famosi cantanti che non si piegavano e che erano stati avvisati come De Andrè(prima rapito in Sardegna),Rino Gaetano che aveva previsto pure come sarebbe morto ed altri cantanti contro il sistema ...etc.. Ultima modifica di maumau1 il Dom Feb 14, 2010 2:29 pm, modificato 1 volta in totale d'altronde quando in pochi mesi morirono i due ereditieri cristiano e musulmano in favore di un sionista,solo un cieco poteva credere fosse un caso sfortunato.. possibile che la sfortuna si accanisse cosi' tanto contro la famiglia Agnelli? Poco dopo morirono anche i rispettivi padri cristiani Gianni ed Umberto Agnelli anche loro di tumore(saranno veri?) sembra la saga dei Kennedy che diventò la famiglia più pericolosa per le elite dopo le gesta di Jfk ed infatti fu ucciso lui e poi il fratello che rischiava sull'onda emozionale di diventare presidente..e poi tutti i giovani rampolli maschi.. tutti o quasi (quelli più di carattere che potevano decidere di buttarsi in politica) morti in circostanze mai chiarite ed anomale quasi sempre incidenti... ciao gianni agnelli non prese mai posizione a difesa del figlio essendo come tutti sappiamo parte della elite internazionale d'altronde era intimo amico di Kissinger.. e immagino sapesse che il figlio e le sue idee con erano compatibili con tutto questo.. ciao ah ,vi spiego chi è Alain Elkann(padre di John Elkann successore di Gianni Agnelli) o peggio il padre Jean Paul Elkann Alain è giornalista e scrittore nonchè figlio di banchieri si presenta su La7 e fa le interviste a voce bassa e tranquilla Ma per capire chi sono gli Elkann bisogna citare il padre, Jean-Paul Elkann (1921-1996) ,nonno di John, banchiere e industriale, è stato presidente della Comunità ebraica di Parigi (1967-1982)niente di meno dal sito Jewish power ,quindi non può essere messa in dubbio la fonte, si legge '' His grand father, Jean-Paul Elkann (died in 1997), was a banker ,Banque Jean-Paul Elkann, Compagnie financiere Jean-Paul Elkann He succeeded to Alain de Rothschild at the head of the "Consistoire central israelite of France and Algeria", and was président of the "Association for economic cooperation France-Israel", vice-president of the "Chamber of commerce France-Israel", governor of the Technion university of Haifa, etc." Capito?Il nonno e' succeduto a Alain de Rotshild... Quindi di fatto le elite che si sono prese la Fiat mettendo li Elkann,sono di fatto le stesse che fanno capo di Rothshild...non c'è altro da aggiungere.. dritti dritti ai capi delle elite ..questo per chi parla di complottismo! ovviamente questo su La7 non l'hanno detto. http://www.jewishtribalreview.org/jpower.htm Una nota particolare sempre sulla fonte si legge che Margherita Agnelli prima di sposare Alain Elkann si è dovuta convertire all'ebraismo ... in modo che il figlio che nasceva John fosse ebreo da entrambi i genitori mentre i figli precedenti alla conversione erano ovviamente cristiani! Capito?A noi ci dicono che siamo dei complottisti loro però si convertono prima di partorire un figlio in modo che lla discendenza a capo della Fiat sia un ebreo al 100%,e noi complottisti! Cito la frase ''Margherita Agnelli converted to Judaism to marry Alain Elkann'' http://www.jewishtribalreview.org/jpower.htm Una curiosità è che Alain ha divorziato da Margherità Agnelli e ri-sposato con Rosy Grec ma il figlio John Elkann è cmq a capo della Fiat l'importante che a capo della Fiat ci sia sangue ebraico delle elite che comandano il mondo.. Infine il figlio John Elkann designato successore a capo della Fiat è vicepresidente dell’Aspen Institute finanziato ampiamente da fondazioni come la Carnegie Corporation, la Rockefeller Brothers Fund e la Ford Foundation tanto per capirci.. Rotshild,Rockfeller..direi che ci siamo... ecco perchè gli hanno fatto comprare la Chrysler ... come poteva essere tollerato Edoardo convertito all'islam sciita? Fosse stato l'islam sunnita pure pure.. Manco il padre ha potuto salvarlo.. Accendete un cero il 15novembre per ricordare la memoria di uno che ha combattutto contro il sionismo senza che neppure se ne abbia memoria e che anzi venga ricordato ed infanganto come un depresso suicida,un incapace,un mezzo drogato... con buona parte dei mezzi di informazione che ripetono queste falsità senza mai andare a fondo.. la stessa sorte per mano sionista è toccata ad Haider essendosi messo contro banche dell'elite..ed infatti anche lui è stato fatto fuori(incidente,suicidio,mallattia sono i modi..incidente Haider,sucidio Edoardo,malattia Giovannino!) in un assurdo ed ridicolo incidente con tanto di foro circolare inspiegato sopra il lato guida(dove secondo agenti del controterrorismo austriaco che hanno preferito mantenere l'anonimato è stata fissata una bomba ad alta pressione che ha ucciso haider ed ha falto saltare le due portiere a decine di metri ,cosa che non potrebbe mai avvenire manco in un incidente a 400km/h questo è avvenuto a 140km/h http://www.nexusedizioni.it/UserFiles/Image/campana_zio_tom/coincidenze_da_brivido/LOCHMARK.jpg la mano è la stessa ed infatti anche haider è stato infangato dandogli del drogato e dell'omosessuale... con i media controllati a confermare falsità! ciao http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=22233&start=0&postdays=0&postorder=asc&highlight=

Sta succedendo qualcosa di grande

venerdì 4 luglio 2008

La seguente dichiarazione – allarmante, seppur non priva di speranza e fiducia nelle nuove generazioni – a proposito del disastro finanziario in arrivo è stata redatta dal membro del Congresso Ron Paul. La presenterà come ordine speciale e la inserirà nel registro congressuale la prossima settimana. È possibile dibatterla in anteprima sul Campaign for Liberty blog. ___________________________ Di Ron Paul Negli ultimi 35 anni ho espresso la mia grave preoccupazione per il futuro dell'America. Il corso che abbiamo assunto nel secolo passato ha minacciato le nostre libertà, sicurezza e prosperità. Nonostante queste preoccupazioni di lunga data, ci sono giorni – sempre più di frequente – in cui sono convinto che sia arrivato il tempo per alcuni Grandi Eventi di accadere. Questi eventi in rapido avvicinamento non passeranno inosservati. Interesseranno ciascuno di noi. Non saranno limitati soltanto ad alcune zone del nostro paese. L'economia mondiale ed il sistema politico si divideranno il caos che si libererà. Benchè il mondo abbia sofferto lungamente per l'insensatezza di guerre che avrebbero dovuto essere evitate, il mio più grande timore è che il corso su cui ci troviamo porterà ancora maggiori conflitti e sofferenza economica agli innocenti popoli del mondo – a meno di cambiare rapidamente la nostra via. L'America, con le sue tradizioni di mercati liberi e di diritti di proprietà, ha guidato la marcia verso una grande ricchezza ed il progresso nel mondo intero così come nel paese. Poiché abbiamo perso la nostra fiducia nei principi della libertà, della fiducia in se stessi, del duro lavoro e della parsimonia, preferendo intraprendere la costruzione di un impero finanziata con l'inflazione e il debito, tutto ciò è cambiato. È davvero spaventoso, ed è un evento storico. Il problema che affrontiamo non è nuovo nella storia. L'autoritarismo è in circolazione da lungo tempo. Per secoli, l'inflazione ed il debito sono stati usati dai tiranni per avere il potere, promuovere l'aggressione e per fornire al popolo “panem et circenses”. La nozione che un paese possa permettersi “burro e cannoni” senza pagare un pegno significativo esisteva anche prima degli anni 60 in cui si è trasformato in in uno slogan popolare. Fu allora, tuttavia, che ci venne detto che la guerra del Vietnam e l'enorme espansione dello stato sociale non erano problemi. Gli anni settanta dimostrarono che quell'assunto era sbagliato. Oggi le cose sono diverse dagli anni 70 o persino dai periodi antichi. Il fatto è che ora siamo un'economia globale. Il mondo ha più gente ed è più integrato grazie alle moderne tecnologia, comunicazioni, e ai viaggi. Se la tecnologia moderna fosse stata usata per promuovere le idee della libertà, dei mercati liberi, della valuta sana e del commercio, avrebbe introdotto una nuova età dell'oro – un globalismo che avremmo potuto accettare. Invece, la ricchezza e la libertà di cui ora godiamo si stanno restringendo e poggiano su un'infrastruttura filosofica fragile. Non è diverso dagli argini e dai ponti nel nostro stesso paese che il nostro sistema di guerra e welfare ci ha indotti ad ignorare. Temo che le mie preoccupazioni siano state legittime e potrebbe persino essere peggio di quanto pensassi all'inizio. Ora sono alla nostra porta. Il tempo è poco per correggere la rotta prima che questo grande esperimento di libertà entri in profonda ibernazione. Ci sono ragioni per le quali questa crisi in arrivo è diversa e più grande di quanto il mondo abbia mai sperimentato. Invece di utilizzare il globalismo in modo positivo, è stato usato per globalizzare tutti errori dei politici, dei burocrati e dei banchieri centrali. Essere la sola superpotenza incontestata non è stato da noi mai accettato con un senso di umiltà e di rispetto. La nostre arroganza ed aggressività sono state usate per promuovere un impero mondiale sostenuto dal più potente esercito della storia. Questo tipo di intervento globalista genera problemi per tutti i cittadini del mondo e non riesce a contribuire al benessere delle popolazioni mondiali. Pensate soltanto a come le nostre libertà personali sono state devastate qui nel paese nell'ultimo decennio. La crisi finanziaria, ancora nelle sue fasi iniziali, è evidente per tutti: prezzo della benzina oltre 4 dollari al gallone; costo della sanità e dell'istruzione alle stelle; il collasso della bolla immobiliare; lo scoppio della bolla del Nasdaq; borse in caduta; aumento della disoccupazione; grave sottoccupazione; eccessivo debito di governo; debito personale incontrollabile. Ci sono pochi dubbi che avremo la stagflazione. La domanda che presto sarà chiesta è: quando la stagflazione si trasformerà in in una depressione inflazionistica? Ci sono diverse ragioni per cui l'economia mondiale è stata globalizzata ed i problemi che affrontiamo sono in tutto il mondo. Non possiamo capire che cosa stiamo affrontando senza comprendere il fiat money e la bolla del dollaro che da lungo tempo sta gonfiandosi. Ci sono state diverse fasi. Dall'inizio del sistema della Riserva Federale nel 1913 - 1933, la Banca Centrale si autoproclamò responsabile ufficiale del dollaro. Entro il 1933, gli americani non avrebbero più potuto possedere l'oro, rimuovendo così il freno alla possibilità della Riserva Federale di inflazionare per la guerra ed il welfare. Entro il 1945, altri limitazioni sono state rimosse creando il sistema monetario di Bretton-Woods che rendeva il dollaro la valuta di riserva mondiale. Questo sistema è durato fino al 1971. Durante il periodo fra 1945 e 1971, alcune limitazioni sulla Fed sono rimaste al loro posto. Gli stranieri, ma non gli americani, potevano convertire i dollari in oro a 35$ l'oncia. A causa dell'eccesso di dollari che furono creati, quel sistema ebbe termine nel 1971. È il sistema post-Bretton-Woods il responsabile della globalizzazione dell'inflazione e dei mercati e della generazione della gigantesca bolla mondiale del dollaro. Quella bolla ora sta scoppiando e stiamo vedendo cosa significa soffrire le conseguenze dei molti errori economici precedenti. Ironicamente durante questi 35 anni trascorsi, abbiamo tratto giovamento da questo sistema molto difettoso. Dal momento che il mondo ha accettato i dollari come se fossero oro, abbiamo dovuto soltanto contraffare più dollari, spenderli oltreoceano (incoraggiando indirettamente anche i nostri posti di lavoro ad andare oltreoceano) e godere di una immeritata prosperità. Coloro che hanno preso i nostri dollari e ci hanno dato beni e servizi erano fin troppo ansiosi di prestarci nuovamente quei dollari. Questo ci ha permesso di esportare la nostra inflazione e di ritardare le conseguenze che ora stiamo cominciando vedere. Ma non è mai stata destinata a durare ed ora che dobbiamo pagare il pifferaio. Il nostro enorme debito con l'estero deve essere pagato o liquidato. Ci viene chiesto di pagare i nostri debiti poiché il mondo è diventato più riluttante a tenere i dollari. La conseguenza di questa decisione è l'inflazione dei prezzi in questa paese – ed è ciò che stiamo osservando oggi. Già l'inflazione dei prezzi oltreoceano è persino superiore a quella qui in patria a conseguenza della volontà delle banche centrali estere di monetizzare il nostro debito. La stampa di dollari per lunghi periodi di tempo può non spingere su i prezzi immediatamente – ma col tempo lo farà sempre. Adesso stiamo vedendo il recupero per la passata inflazione della massa monetaria. Per quanto brutta sia la situazione oggi con la benzina a 4$ il gallone, questo è appena l'inizio. È una grande distrazione ripetere “trivella, trivella, trivella” come soluzione alla crisi del dollaro ed ai prezzi elevati della benzina. Lasciare che il mercato aumenti le riserve e le trivellazioni va bene, ma quella questione è una grossa distrazione dai peccati dei deficit e delle truffe monetarie della Riserva Federale. Questa bolla è diversa e più grande per un altro motivo. Le banche centrali del mondo colludono in segreto per pianificare centralmente l'economia mondiale. Sono convinto che gli accordi fra le banche centrali per “monetizzare” il debito degli Stati Uniti negli ultimi 15 anni siano esistiti, anche se in segreto e lontano dagli occhi di tutti – in particolare del Congresso degli Stati Uniti che non se ne preoccupa, o semplicemente non capisce. Con la fine di questo “regalo” che ci è stato fatto, i nostri problemi peggiorano. Le banche centrali ed i vari governi sono molto potenti, ma alla fine i mercati hanno la meglio quando la gente rimasta con il sacchetto (di cattivi dollari) in mano comincia a spendere dollari nell'economia con zelo impressionante, accendendo così la febbre inflazionistica. Questa volta – dal momento che ci sono tanti dollari e tanti paesi implicati – la Fed ha potuto “incartare” ogni crisi in avvicinamento per i 15 anni scorsi, in particolar modo con Alan Greenspan presidente della Riserva Federale, che ha permesso che la bolla si trasformasse nella più grande della storia. Gli errori fatti con l'eccessivo credito a tassi artificialmente bassi sono enormi, e il mercato sta richiedendo una correzione. Questo coinvolge l'eccessivo debito, gli investimenti in direzioni sbagliate, gli eccessi di investimento e tutti gli altri problemi causati dal governo quando spende soldi che non avrebbe mai dovuto avere. Il militarismo all'estero, l'assistenza sociale e 80 trilioni di promesse di titoli stanno arrivando alla fine. Non abbiamo i soldi o la capacità di generazione di ricchezza per occuparci di tutti i bisogni che esistono perché abbiamo rifiutato l'economia di mercato, la valuta sana, la fiducia in se stessi ed i principi della libertà. Poiché la correzione di tutta questa cattiva allocazione di risorse è necessaria e deve accadere, si può cercare qualcosa di buono che può arrivare con il dispiegarsi di questo “Grande Evento.” Ci sono due scelte che la gente può fare. L'una, che non è a nostra disposizione, è di trascinarsi nello status quo e di pompare il sistema con più debito, inflazione e bugie. Questo non accadrà. Una delle due scelte, quella scelta così spesso dal governo in passato è di rifiutare i principi della libertà e di ricorrere ad un governo ancora più grande e più autoritario. Alcuni sostengono che dare poteri dittatoriali al presidente, proprio come abbiamo permesso che governasse l'impero americano, è ciò che dovremmo fare. Questo è il grande pericolo, e in questa atmosfera post-911, troppi americani stanno preferendo la sicurezza alla libertà. Abbiamo già perso troppe delle nostre libertà personali. Il timore reale del crollo economico potrebbe spingere i pianificatori centrali ad agire in tal modo che il New Deal degli anni 30 potrebbe assomigliare alla Dichiarazione di Indipendenza di Jefferson. Più al governo è permesso di assumere la direzione e la gestione dell'economia, più profonda è la depressione che si ottiene e più a lungo dura. Questa è la storia del '30 e dell'inizio degli anni 40 e gli stessi errori è probabile che vengano fatti ancora una volta se non ci svegliamo. Ma la buona notizia è che non c'è bisogno che la situazione sia così brutta se facciamo la cosa giusta. Ho visto succedere “Qualcosa di Grande” nei 18 mesi trascorsi in campagna elettorale. Mi sono convinto che siamo capaci di svegliarci e di fare la cosa giusta. Ho incontrato letteralmente migliaia di ragazzi delle superiori e universitari ben disposti ad accettare la sfida e la responsabilità di una società libera ed a rifiutare il welfare dalla culla alla tomba che viene promesso loro da tanti politici buonisti. Se più persone ascoltano il messaggio della libertà, altri si assoceranno in questo sforzo. Il fallimento della nostra politica estera, del sistema previdenziale e delle politiche monetarie e virtualmente di tutte le soluzioni di governo è così chiaramente palese, che non ci vuole molto per convincerli. Ma il messaggio positivo di come la libertà funziona e del perché è possibile è ciò di cui c'è urgente necessità. Una delle parti migliori dell'accettare la fiducia in se stessi in una società libera è che può essere realizzata una vera soddisfazione personale nella propria vita. Ciò non accade quando il governo assume il ruolo del guardiano, del genitore o del provveditore, perché elimina il senso dell'orgoglio. Ma il problema reale è il governo non può fornire la sicurezza e la tranquillità economica come proclama. Il cosiddetto bene che il governo proclama di poter distribuire è realizzato sempre a scapito della libertà di qualcun altro. È un sistema fallato ed i giovani lo sanno. Ristabilire la società libera non elimina la necessità di tenere la nostra casa in ordine e di pagare le spese stravaganti. Ma il dolore non sarebbe duraturo se facessimo le cose giuste, e soprattutto l'impero finirebbe per motivi finanziari. Le nostre guerre si arresterebbero, l'attacco alle libertà civili cesserebbe e la prosperità ritornerebbe. Le scelte sono chiare: non dovrebbe essere difficile, ma il grande evento che si sta palesando ci offre una grande opportunità di invertire la marea e di riprendere la veramente grande Rivoluzione Americana iniziata nel 1776. L'occasione bussa alla nostra porta nonostante l'urgenza ed i pericoli che affrontiamo. Facciamo sì che “Sta Succedendo Qualcosa di Grande” sia la scoperta che la libertà funziona ed è popolare ed il grande evento economico e politico a cui stiamo assistendo sia una benedizione travestita.
http://gongoro.blogspot.com/2008/07/sta-succedendo-qualcosa-di-grande.html