Pandolfi: sconfiggo i tumori facendoli invecchiare e morire

Scienzedi Maria Teresa Mura (Indigo Scarlett)
pubblicato il 17 marzo 2010 alle 17:16 dallo stesso autore - torna alla home

Uno scienziato italiano compie un passo significativo verso la definitiva sconfitta del male del secolo, scoprendo come spegnere un gene iperattivo nelle cellule malate.

pandolfi Pandolfi: sconfiggo i tumori facendoli invecchiare e morireL’ennesimo caso di fuga di cervelli italiana regala al mondo una nuova speranza per la lotta contro il cancro: Pier Paolo Pandolfi, scienziato di fama mondiale che da anni lavora all’estero ha capito come far invecchiare i tumori, disattivando un gene chiamato Skp2 che è presente in modo anomalo in molti tipi di cancro. Spegnendolo si attiva il processo di senescenza cellulare e le cellule malate smettono di proliferare e muoiono. I risultati della ricerca che è stata portata avanti da un un team di ricercatori internazionali, fra cui anche l’italiano Pandolfi dell’Harvard Medical School di Boston , e Manuel Serrano dello Spanish National Cancer Research Center di Madrid, sono stati pubblicati su Nature.

MUORE SOLO IL CANCRO -L’effetto principale dello spegnimento del gene Skp2 è quello di portare velocemente alla senescenza e alla morte le cellule malate evitando di danneggiare in alcun modo quelle sane. Le cellule tumorali sono immortali infatti, e sono in grado di replicare il processo di divisione virtualmente all’infinito senza invecchiare, come invece accade a quelle sane, facendo proliferare il tumore. Gli scienziati hanno capito che quando l’Skp2 viene disattivato questo processo si arresta facendo letteralmente morire il cancro e solo quello. Gli studiosi hanno testato quindi l’effetto dell’interruttore in alcuni modelli animali (topi) affetti da malattia tumorale, scoprendo che il sistema funziona contro vari tipi di cancro.

IL FARMACO C’E’ GIA’ -È già disponibile - racconta Pandolfi - un farmaco sperimentale anti-Skp2; lo abbiamo testato ed è già in fase di sperimentazione clinica2″. Quello che rende rivoluzionaria, e forse definitiva, la scoperta è che l’Skp2 è presente in tutte le cellule malate, e quindi l’interruttore antigene potrebbe sconfiggere molti se non tutti i tipi di tumori. Si tratta di una piccola molecola , spiega Hui-Kuan Lin dell’Anderson Cancer Center dell’Università del Texas , che ha mostrato di fa invecchiare le colture di cellule tumorali. Il fatto che gli effetti dello speciale interruttore anti-cancro sembrano colpire solo le cellule malate, – e sono indipendenti rispetto ad altri elementi chiave per l’invecchiamento cellulare – induce a pensare che il nuovo farmaco “potrebbe rivelarsi davvero una strategia utile e universale per prevenire e trattare i tumori“, continua Lin.

LA PANACEA PER TUTTI I TUMORI - Le prove effettuate su colture cellulari e cavie sulle quali il gene Spk2 era mancante o inattivato hanno mostrato che il farmaco-interruttore restringe la formazione dei tumori. Allo stato attuale della ricerca, spiega Lin, questi esperimenti fanno pensare che il sistema testato dagli studiosi potrebbe essere efficace contro numerosi tipi di cancro. “Stiamo conducendo dei test – continua – per capire se Skp2 potrebbe essere usato per differenti forme di cancro e per scatenare questo programma di invecchiamento cellulare“. Secondo gli scienziati la terapia anti-Skp2 in futuro potrebbe essere usata come trattamento generale anti-cancro, in combinazione con i farmaci già usati attualmente. Lo studio di cui Pandolfi è autore senior è stato finanziato dai National Institutes of Health americani.

http://www.giornalettismo.com/archives/55722/pandolfi-sconfiggo-cancro-facendo/

La vittoria elettorale di Kesha Rogers in Texas cambia il panorama politico negli USA

18 marzo 2010 (MoviSol) - La bella vittoria della candidata larouchiana al Congresso Kesha Rogers alle primarie democratiche del 2 marzo scorso in Texas ha trasformato fondamentalmente il panorama politico negli Stati Uniti. Il fatto che la Rogers abbia condotto una campagna per l'impeachment di Obama, e che i democratici dell'area di Houston le abbiano dato il 53% dei voti, lasciando al candidato sostenuto ufficialmente dal Partito Democratico solo il 27% ed il restante 20% ad un terzo, ha lasciato di stucco la Casa Bianca e la leadership del partito. Dopo undici giorni, la direzione del Partito Democratico nel Texas ha approvato una mozione che censura i suoi elettori ritirando il proprio sostegno alla sua campagna.

In un'intervista al LaRouche Show il 6 marzo, Kesha Rogers spiega come la sua campagna abbia mobilitato gli elettori: "Quando abbiamo iniziato la nostra campagna, la nostra intenzione non era di vincere le elezioni, ma di organizzare una nuova generazione di leadership nella popolazione, guidare quello che abbiamo definito un processo di sciopero di massa, sfidare ed educare la popolazione ad assumere la responsabilità del proprio futuro". A parte la questione dell'impeachment, il tema principale è stato una vera politica di ripresa economica, nota come il Piano LaRouche. "Ritengo che la nostra campagna esemplifichi una qualità di leadership, per far uscire la popolazione dallo stato mentale di chi sta lì ad aspettare che succeda qualcosa, o pensa 'sono troppo piccolo in questo processo, non posso cambiare niente'".

Siamo andati porta a porta dai nostri elettori, ha spiegato Kesha, molti dei quali erano demoralizzati e avevano perso il posto di lavoro, ed abbiamo detto loro: non si tratta di votare democratici o repubblicani. Si tratta di partecipare a un processo che salvi la repubblica ed abbiamo bisogno di voi, perché siamo in guerra con i nemici degli Stati Uniti. La politica di Obama sulla NASA, sui posti di lavoro e sulla sanità dimostra che il Presidente ha voltato le spalle al popolo americano. "E' una battaglia dei veri patrioti contro i traditori" abbiamo detto loro. E la gente ha cominciato a muoversi.

Benché i media più importanti negli Stati Uniti continuino a censurare la notizia di questa vittoria elettorale, lo Houston Chronicle ha pubblicato un articolo di prima pagina il 6 marzo. L'articolo riflette correttamente il contenuto della campagna della Rogers e di LaRouche. L'autore intervista Gerry Birnberg, presidente del Partito Democratico nella contea di Harris, che loda la capacità della Rogers di mobilitare il voto giovanile e fa notare che il pensiero economico di LaRouche è in linea con quello di Franklin Roosevelt, inclusi gli investimenti in opere pubbliche, separare le banche ordinarie da quelle d'affari e opporsi al corporativismo.

Il quotidiano conservatore American Spectator ha pubblicato un articolo del blogger Brian O'Connell l'8 marzo, affermando che i democratici "hanno espresso la propria volontà che Obama si dimetta". Alla domanda con quali motivazioni sottoporre Obama ad una procedura di impeachment, la Rogers ne ha citati vari: "Quello che sta facendo adesso va contro il suo giuramento costituzionale. Non solo continua il salvataggio di Wall Street, e impone tagli all'esplorazione dello spazio, ma agisce per conto di interessi stranieri, gli interessi dei banchieri di Londra e di Wall Street, per conto del sistema imperiale britannico. Se questo non è tradimento, non so che altro sia".

Lo Spectator sottolinea che la Rogers è a favore della colonizzazione dello spazio e di progetti ferroviari ad alta velocità, così come di un ritorno al modo di fare banca regolato dalla legge Glass-Steagall, e conclude chiedendosi "se questo sia un esempio isolato di battaglia all'interno del partito, o ci sia una rivolta sempre più vasta contro il Presidente nel Partito Democratico".

All'estero la vittoria della Rogers è stata ripresa seriamente dal quotidiano online di Berlino Telepolis, che titola il proprio articolo "Houston, abbiamo un problema!", e da vari blog russi ad ampia diffusione nazionale.

http://www.movisol.org/10news054.htm

Il cane si morde la coda

di Carlo Lupo - 17/03/2010 Fonte: Rinascita [scheda fonte]

L’attacco alle “economie deboli” della zona euro va avanti, mentre nella Banca centrale europea sta scoppiando la guerra di successione al governatore Trichet. I popoli d’Europa si trovano a fronteggiare una nuova crisi creata ad hoc per coprire le malversazioni e gli interessi delle banche d’affari e a dover subire misure economiche “lacrime e sangue” per alleviare gli attacchi speculativi sul dollaro, intanto politici e banchieri si accapigliano per mettere al posto giusto il solito uomo giusto. Nessuna soluzione vera per uscire dalla crisi, se non le solite ricette draconiane che, nelle loro teste, potranno garantire rendite parassitarie ancora per qualche tempo. In Germania, senza mezzi termini, il tabloid tedesco Bild ha lanciato un duro attacco al governatore di Bankitalia Mario Draghi: l’obiettivo è piazzare a Francoforte il numero uno della Bundesbank, Axel Weber. Per Bild, Mario Draghi è stato soprattutto “un banchiere d’investimento della Goldman Sachs a Londra. La Goldman Sachs, tra l’altro, è stata la banca che dal 2001 ha aiutato la Grecia a truccare il suo debito per l'Ue con dubbie speculazioni finanziarie”. E commenta ancora il tabloid tedesco: “Draghi, che era responsabile dei rapporti con gli Stati e le agenzie statali, non vuole avere niente a che fare con l’imbroglio greco”. Tante, dunque, le ombre. I lettori di Rinascita sanno bene che dopo l’Islanda ora è il turno della Grecia, ma anche del Portogallo, e a breve si avranno altri duri segnali in Italia, in Spagna, in Irlanda. Il “Sud” dell’Europa (dove Islanda e Irlanda sono collocate a pieno non certo per la loro posizione geografica), dunque, si ritrova sotto un vero e proprio fuoco speculativo e l’obiettivo è sempre lo stesso: difendere il dollaro e gli investimenti in derivati delle banche d’affari. Attacchi speculativi che stanno già avendo serie, se non tragiche, conseguenze sulle economie nazionali, sulle vite dei lavoratori, dei cittadini. Abbiamo già scritto più volte sul nostro quotidiano quanto il sistema usurocratico imposto ai popoli europei andrà a fagocitare il benessere sociale europeo conquistato con anni di lotte. E “Rinascita” ha invocato almeno una legge di interesse nazionale che ristabilisca equità e giustizia. Bloccare le manovre speculative che intendono acquistare i debiti degli Stati europei, piazzarli sui mercati delle scommesse monetarie in modo da lucrare perpetuamente: diviene ogni giorno fondamentale se si vuole dare un taglio a un cane che si morde la coda e che creerà dissesti sociali insanabili. L’assalto ai Paesi dell’eurozona considerati “più deboli” serve a coprire il dissesto della finanza americana e della finanza inglese, con la differenza che per Londra e Washington “non contano” i parametri di Maastricht. Ed è per questo che i cittadini europei non possono far affidamente su una commissione di Bruxelles e una Banca centrale europea che non rispondono chiaramente a nessun controllo pubblico. Quando i controllori diventano anche i controllati allora è evidente che il sistema è marcio.

Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it

CDS: Confondere Distrarre Sviare

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March 17th, 2010 by Leonardo

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di Leonardo, IHC

Mi innesto nel filone di discussione già partecipato da fonti ben più autorevoli: i CDS. L’argomento è stato affrontato da Seminero e Giannino utilizzando anche (il primo) riferimenti molto tecnici alle tecniche di copertura; tale approccio evidenzia che un politico qualunque difficilmente potrà capire di cosa sta parlando, e che la stampa più comune non è in grado di esporre adeguatamente il problema, ergo all’uomo della strada non può arrivare un’informazione completa e diviene manipolabile.

L’argomento è stato affrontato ottimamente anche dal nostro Silvano, con tanto di critica all’informazione ufficiale, dallo stesso poi richiamata in commento al pezzo di Seminero.

Marco Onado sul Sole24Ore, dopo aver sparato ad effetto che il volume dei CDS è passato da $ 630 miliardi a $ 36mila miliardi, ammette che i CDS sui titoli greci ammontano a circa il 3% del relativo debito sovrano, quindi molto poco; l’andamento dei CDS è stato semplicemente una spia del deterioramento (percepito) delle finanze greche. Nonostante questo Onado ci dice che i CDS, in specie quelli Naked, sono stati un amplificatore della crisi. È già interessante questo: i CDS non creano più le crisi, le amplificano, ma invece di andare a cercare le vere cause della crisi ci si ferma prima e si demonizza la prima cosa oscura che si trova. È informazione?

E quale è il meccanismo dell’amplificazione? I Naked CDS avrebbero permesso di aumentare il volume delle esposizioni rispetto all’ammontare di titoli (greci nel caso) e nessuno sa quanti CDS un certo ente ha venduto e quindi neppure la sostenibilità dell’impegno al verificarsi del default dell’oggetto di protezione. Ne segue la necessità di un mercato ufficiale con tanto di cassa di compensazione e margini vari per dare trasparenza al segmento.

I CDS sono come l’assicurazione sui mutui, sulla casa, sull’auto, sulla barca, sul gatto… Aver la possibilità di risarcimento in caso di danno stimola a prendere una certa posizione; certe posizioni non si prendono se non si risolvono certi rischi. Un Paese va in deficit; il deficit deve venir coperto con titoli di Stato; il mercato non compra i titoli, almeno non a certi tassi dato il rischio di default del Paese. Se c’è a disposizione un titolo CDS che mi copre il rischio di default, allora il mercato lo combina con il titolo di Stato, così il rendimento totale dell’operazione sarà minore di quello del titolo di Stato (il CDS ha un costo), ma il rischio verrà risolto, e il Paese avrà trovato come finanziarsi. Questo è un semplice schema di hedging, copertura di un rischio. Si può poi valutare se il costo della copertura, la riduzione di rendimento sull’intera operazione, vale la riduzione di rischio e quindi regge il confronto con altri titoli di per sé meno rischiosi (veloce traduzione dell’articolo di Seminero); questo si chiama “arbitraggio”, ed è come il prezzo del CDS si allinea alle condizioni dei titoli.

Perché il prezzo del CDS possa velocemente adattarsi alla percezione di default del mercato ed alle caratteristiche delle emissioni, occorre che i titoli possano venir continuamente scambiati formandosi così i dovuti prezzi; essendo parte dei CDS “immobilizzati” in hedging, devono essercene altri (Naked) da scambiare per formare prezzi di mercato, quindi tirare un parallelo tra nozionale e sottostante non ha molto senso (nel caso della Grecia comunque siamo a solo un 3% del debito, quindi è un falso problema). Qui arrivano gli speculatori: due parti si passano i titoli anche senza ragioni di hedging “speculando”, cioè scommettendo l’una che il prezzo sia troppo alto e l’altra che il prezzo sia troppo basso. Uno solo avrà ragione, quindi per rapida deduzione uno perderà e uno guadagnerà “azzeccando” il prezzo più vicino al valore effettivo del default. Mi spiegate perché il fatto che sul mercato resti chi individua il “corretto” prezzo del CDS, segnalando la percezione del default di un titolo, significa “amplificare” la crisi? Se rivelare una condizione di difficoltà è creare una crisi allora dovremmo “tacere” su tutto alla faccia della trasparenza. L’ottimismo è il profumo della vita! Ma sì, eliminiamo i CDS, i bilanci delle banche, degli Stati… diciamo che tutto va bene e la crisi sparirà da sola! Roba da psiconani…

Intermezzo. Qualcuno ha sollevato il problema che un Naked CDS sia come assicurarsi sulla casa del vicino, o sulla vita stessa del vicino. A parte quanto ricordato magistralmente da Silvano, segnalo che è possibile assicurarsi sulla vita di un terzo: è un contratto di assicurazione possibile previa autorizzazione (con annesso gesto scaramantico) da parte della persona oggetto dell’assicurazione. Se i CDS fossero una assicurazione e non un titolo mancherebbe (forse) una esplicita approvazione ed esempio del Governo greco; considerando che senza CDS il mercato dei titoli di Stato greci sarebbe più arido, costringendo il Governo greco a pagare tassi ben più alti, voglio proprio vedere Papandreou revocare “per scritto” la propria autorizzazione… In ogni caso basta con queste forzate analogie!

Infine, come dice Silvano, esistono altri mercati OTC come quello degli IRS; anche qui manca una standardizzazione legale (benché gli accordi ISDA risolvano praticamente il problema), anche qui manca una cassa di compensazione, e una piattaforma di scambio e quotazione ufficiale (però tra Bloomberg, Reuters, e “speculatori” che lavorano su entrambi si hanno in realtà riferimenti sufficientemente rappresentativi), ed anche qui si fanno “scommesse” tra tassi fissi e variabili senza che sia richiesta prova di hedging. Analogamente a quanto sostenuto da Onado (e altri), si dovrebbe accusare la speculazione di distorcere il rapporto tra tassi fissi e variabili causando segnali che possono guidare una crisi sui tassi. Questo non accade, perché dovrebbe accadere solo sui CDS? Forse semplicemente non vale nemmeno per i CDS. Anche nel mercato IRS c’è il rischio di creare derivati per rischi potenziali in misura ben superiore al proprio patrimonio, ma l’IRS non ha il fascino del CDS.

Effettivamente non è una pratica “sana” quella di creare “assicurazioni” in misura “enorme” perché un classico “cigno nero” di Taleb può comportare da parte “dell’assicuratore” più esborsi di quelli che può sostenere e quindi il fallimento suo e, probabilmente, degli assicurati. Siccome non ritengo gli operatori del mercato “ebeti”, ci deve essere un motivo per cui finora non è interessato questo “rischio di controparte”, ad esempio la consapevolezza dei bail-out. Io non mi spiego altrimenti come una finanziaria possa acquistare un CDS (o altro derivato) non curandosi dell’esposizione della controparte. In realtà nella mia breve esperienza sui derivati posso dire che una qualche valutazione del rischio di controparte esiste sia da parte del venditore che dell’acquirente (magari svolta velocemente controllando il rating… e non ridete!), e se questo vale per un IRS non vedo come non valga per un CDS. Per lo più chi “monitora” è colui che ha al momento una posizione “creditoria”, perché il “debitore” in fondo ha interesse che il “creditore” fallisca sciogliendosi così l’accordo, e questa asimmetria può spiegare perché fino a un certo punto nessuno si è curato molto dell’esposizione di Goldman Sachs o AIG.

Ma un mercato ufficiale risolverebbe il problema? Basterebbe l’obbligo di fornire informazioni sulle emissioni in derivati insieme alla Relazione Trimestrale (e dubito che l’informazione non sia già disponibile) in forza di uno standard contabile internazionale, e per far questo non serve un mercato ufficiale. Tra l’altro la presenza di un mercato ufficiale non garantisce né contro frodi né contro sospetti di manipolazioni (ma seguite le vicende della Borsa o no?).

Tornando al problema originario, la sfiducia deriva dall’indisciplina fiscale, e questa non discende dalla possibilità di altri di coprirsi da un rischio nell’acquisto di un titolo di Stato, ma dall’immunità politica (tramite il voto) di chi crea il debito pubblico, dall’indisciplina fiscale di alcune realtà politiche clientelari, e da stimoli e aiuti della politica monetaria che annullano i riferimenti di disponibilità e costo del capitale incentivando invece l’attualizzazione della spesa (citando Silvano, “qui su IHC, attendiamo fiduciosi l’intervento di qualche notabile columnist del FT o del WSJ che ci illumini sulle conseguenze non intenzionali delle politiche fiscali e monetarie degli ultimi lustri”).

Senza indisciplina fiscale non c’è CDS che tenga, basta nascondersi dietro pezzi di carta!

http://ideashaveconsequences.org/cds-confondere-distrarre-sviare/leo

The Off-Shored Economy and The Ruins of Detroit

Paul Craig Roberts

In the 20th century, Detroit, Michigan, symbolized American industrial might. Today it symbolizes the offshored economy.

Detroit’s population has declined by half. A quarter of the city - 35 square miles - is desolate with only a few houses still standing on largely abandoned streets. If the local government can get the money from Washington, urban planners are going to shrink the city and establish rural areas or green zones where neighborhoods used to be.

President Obama and economists provide platitudes about recovery. But how does an economy recover when its economic leaders have spent more than a decade moving high productivity, high value-added middle class jobs offshore along with the Gross Domestic Product associated with them?

Some very discouraging reports have been issued this month from the Bureau of Labor Statistics. There have been record declines in both jobs and hours worked. At the end of last year, the U.S. economy had fewer jobs than at the end of 1997, 12 years ago. Hours worked at the end of last year were less than at the end of 1995, 14 years ago.

The average work week is falling and currently stands at 33.1 hours for non-supervisory workers.

In a major problem for economic theory, labor productivity or output per man hour and labor compensation have diverged markedly over the last decade. Wages are not rising with productivity. Perhaps the explanation lies in the productivity data. Susan Houseman found that U.S. labor productivity statistics might actually be reflecting the low wages paid to offshored labor. An American company with production in the U.S. and China, for example, produces aggregate results in labor output and labor compensation. The productivity statistics thus measure the labor productivity of global corporations, not that of U.S. labor.

Charles McMillion has pointed out that unit labor costs actually fell during 2009, but that non-labor costs have been rising throughout the decade. The rise in non-labor costs perhaps reflects the decline in the dollar’s foreign exchange value and the increased dependence on imported factors of production.

Economists and policymakers tend to blame auto management and unions for Detroit’s fall. However, American manufacturing has declined across the board. Evergreen Solar recently announced that it is shifting its production of solar fabrication and assembly from Massachusetts to China.

A U.S. Department of Commerce study of the precision machine tool industry has found that the U.S. comes in last.The U.S. industry has a shrinking market share and the smallest increase in export value. The Commerce Department surveyed American end-users of precision machine tools and found that imports accounted for 70 percent of purchases. Some U.S. distributors of precision machine tools do not even carry U.S. brands.

The financial economy which was to replace the industrial economy is nowhere in sight. The U.S. has only 5 banks in the world’s top 50 by size of assets. The largest U.S. bank, JPMorgan Chase ranks seventh. Germany has 7 banks in the top 50, and the United Kingdom and France each have 6. Japan and China each have 5 banks in the top 50, and together the small countries of Switzerland and the Netherlands have six with combined assets $1.185 trillion more than the 5 largest U.S. banks.

Moreover, after the derivative fraud perpetrated on the world’s banks by the U.S. investment banks, there is no prospect of any country trusting American financial leadership.

The American economic and political leadership has used its power to serve its own interests at the expense of the American people and their economic prospects. By enriching themselves in the short-run, they have driven the U.S. economy into the ground. The U.S. is on a path to becoming a Third World economy.

Paul Craig Roberts was Assistant Secretary of the Treasury during President Reagan's first term. He was Associate Editor of the Wall Street Journal. He has held numerous academic appointments, including the William E. Simon Chair, Center for Strategic and International Studies, Georgetown University, and Senior Research Fellow, Hoover Institution, Stanford University. He was awarded the Legion of Honor by French President Francois Mitterrand. He is the author of Supply-Side Revolution : An Insider's Account of Policymaking in Washington; Alienation and the Soviet Economy and Meltdown: Inside the Soviet Economy and is the co-author with Lawrence M. Stratton of The Tyranny of Good Intentions : How Prosecutors and Bureaucrats Are Trampling the Constitution in the Name of Justice Click here for Peter Brimelow's Forbes Magazine interview with Roberts about the recent epidemic of prosecutorial misconduct.

counterpunch.org

U.S. Hyperinflation Possible By Year 2015

National Inflation Association

The U.S. government this week reported a record monthly budget deficit for February 2010 of $220.9 billion. Total tax receipts for the month were only $107.5 billion compared to outlays of $328.4 billion. The total U.S. deficit for the first five months of fiscal year 2010 was $651.6 billion, with tax receipts of $800.5 billion and outlays of $1.45 trillion. The deficit was up 10.5% for the first five months of fiscal year 2010 over the same period in fiscal year 2009. We are now at a point where if the U.S. government taxed Americans 100% of their income, the tax receipts generated would not be enough to balance the budget. Likewise, if the U.S. government cut 100% of its spending including defense, but kept paying Social Security, Medicare and Medicaid, we would still have a budget deficit. NIA believes it will be impossible for the U.S. to have a balanced budget ever again. The U.S. national debt is now $12.55 trillion of which $8.061 trillion is public debt. Due to the Federal Reserve's artificially low interest rates of 0% to 0.25%, interest payments on our national debt last month were only $16.9 billion, an interest rate of only 2.548% on our public debt. The reason for the spread between our 2.548% interest rate on the public debt and the federal funds rate of 0 to 0.25% is that a portion of our national debt is made up of long-term bonds at higher interest rates. Our debt ceiling was recently raised to $14.3 trillion, which we are on track to reach in less than a year, sending our public debt up to about $10 trillion. If the Federal Reserve raises the federal funds rate up to just 2% during the next year, NIA believes the interest rate on our public debt could rise to 5% and our annual interest payments will likely rise to $500 million or 23% of projected 2010 tax receipts of $2.165 trillion. The White House is not projecting for interest payments on the national debt to break the $500 million mark until fiscal year 2014. By then, even if we go by White House projections that the deficit will be cut to $828 billion in 2012, $727 billion in 2013 and $706 billion in 2014, in 2014 we will still be looking at a national debt of over $18.5 trillion with a public portion of around $13.14 trillion. We find it shocking that the White House is projecting an interest rate on our public debt in 2014 of only around 4%. All of this means that the While House expects the Federal Reserve to leave interest rates at artificially low levels almost indefinitely. However, we know it will be impossible for them to do so without creating a huge outbreak of inflation in the prices of food, energy, clothing, and just about everything else Americans need to live and survive. In order to prevent hyperinflation, we need interest rates to be higher than the rate of inflation. NIA believes the real rate of U.S. inflation to already be approximately 5%. If the Federal Reserve doesn't raise the federal funds rate to above 5% in the short-term, in our opinion, an outbreak of double-digit inflation is inevitable. By 2014, it is possible the Federal Reserve will be forced to raise the federal funds rate up to above 10% and the public portion of our national debt could exceed $15 trillion. Therefore, in 2014 we could see the interest payments on our national debt reach $1.5 trillion, about triple what is currently being projected and 43% of the government's projected tax receipts that year of $3.455 trillion. NIA believes hyperinflation is possible by the year 2015. Besides the rising interest payments on our national debt, another major catalyst for hyperinflation will be social security payments, which adjust to the CPI-index. As the government's CPI-index rises, so will the social security payments that it owes. This could cause a death-spiral in the U.S. dollar. Inflation is still the last thing on the minds of most Americans, but soon it will be their primary concern. Please spread the word about NIA and have your friends and family subscribe for free.

inflation.us

Better to Light a Candle than to Curse the Darkness

Johnny Silver Bear

(Editors Note: One of the perks of editing "the Bear" allows me to post my own rants. I originally published Better to Light a Candle than to Curse the Darkness in August, 2003. When I consider the effect that energy requirements have on humanity, the fact that global energy resources are mostly under the control of the "Dark Side", and, therefore, not under my control, or yours. I get a little worried. - JSB)

For the last seven years, I have spent almost all of my time trying to get a handle on the "big picture". The "little pictures" are made up of effects, and sometimes causes, but rarely motives. Its funny how all the "little pictures" don't always coalesce into a greater understanding until, all at once, the truth becomes blatantly obvious and undeniable.

In my attempt to determine "motives" I needed to ascertain the true meaning of "real wealth". I have come to the conclusion that besides hard assets, (real estate, factories, machinery, equipment, infrastructure, base metals, precious metals, natural resources, etc.), the only other source of "Real Wealth" comes as a result of human toil.

"Soft assets" are paper, and are the products of contrivances. These instruments have no intrinsic value and are therefore inferior to "hard assets". Whoever has the power to print the money ultimately has control over the value of all "soft assets".

My research has led me to three major issues. First, the nature of America's money supply. Second, the importance and availability of hydrocarbon resources. And thirdly, the importance and availability of fresh water.

How these three issues interrelate exposes the motives and the true nature of "the Game".

"The Game"

Let's say we have two "teams". The first team, (we'll call this team "the Dark Side"), is very well funded, managed, and extremely well trained. The coaching staff is privy to the best analysis and intelligence, has adopted a time tested strategy and is relentless in its desire to win. The second team, (we'll call this one "the Force"), does not even realize its a team. I'm talking, of course, of the "the Dark Side" as made up of the Elitists, (i.e., New World Order, Collectivists, Globalists, Banking Cartel, Fabians, the Illuminati, etc.). Everybody else is on "the Force". If you are not positive you are a member of the former, then you are undoubtedly playing for the latter.

The presence of two teams would suggest a game is in progress. The game started many years ago, and this one's for all "the marbles". I believe that the game plan provides that "the Force" will work itself to death.

"The Marbles"

All new money is loaned into circulation as an interest bearing debt. Since this system only creates the principal and never the interest, the debt is always greater than the money supply.

This fraudulently created debt forces American citizens to borrow constantly so the system can function. Eventually, the process becomes unworkable as society, mortgaged to the hilt, can no longer afford to borrow. This debt creates extreme stress for us as we struggle to meet impossible money obligations. The results are: a constantly rising cost-of-living, layoffs, bankruptcies, family breakdown, increased drug and alcohol use, an increase in crime and a general moral breakdown.

This system is part of the "Grand Strategy" that has allowed "the Dark Side" to gain a choke hold on the very survival of "the Force".

How did we let "the Dark Side" put themselves in a position of control over everything that lends to human survival? The indebtedness of "the Force" has insured a placated opponent.

What do I mean by everything? It seems that all the marbles fall into three categories. Hard Assets, Energy and Water. In order to gain control over all the marbles, part one of the "Grand Strategy" had to be implemented.

After the initial forming of "the Dark Side", the coaching staff had to insure the winning of the coin toss. They did this by the enactment of the Federal Reserve Act of 1913.

"We will receive"

"History reveals nations can be conquered by the use of one or more of three methods.

"The most common is conquest by war. In time, though, this method usually fails, because the captives hate the captors and rise up and drive them out if they can. Much force is needed to maintain control, making it expensive for the conquering nation."

"A second method is by religion, where men are convinced they must give their captors part of their earnings as "obedience to God." Such a captivity is vulnerable to philosophical exposure or by overthrow by armed force, since religion by its nature lacks military force to regain control, once its captives become disillusioned."

"The third method can be called economic conquest. It takes place when nations are placed under "tribute" without the use of visible force or coercion, so that the victims do not realize they have been conquered. "Tribute" is collected from them in the form of "legal" debts and taxes, and they believe they are paying it for their own good, for the good of others, or to protect all from some enemy. Their captors become their "benefactors" and "protectors".

"Although this is the slowest to impose. It is often quite long lasting, as the captives do not see any military force arrayed against them, their religion is left more or less intact, they have freedom to speak and travel, and they participate in "elections" for their rulers. Without realizing it, they are conquered, and the instruments of their own society are used to transfer their wealth to their captors and make the conquest complete."

"Today, as we stand before the dawn of a New World Order run by internationalist financiers, most of the revenue collected by the Federal government in the form of individual income taxes will go straight to paying the interest on the debt alone. At the rate the debt is increasing, eventually we'll reach a point where, even if the government takes every penny of its citizens' income via taxation, it will still not collect enough to keep up with the interest payments. The government will own nothing, the people will own nothing, and the banks will own everything. The New World Order will foreclose on America." - Taken from Sheldon Emery's "Billions for the Bankers, Debts for the People".

Because "the Dark Side" can create money out of thin air, they obviously do not consider it valuable. What is valuable to them is the human toil required to service the debt.

An example of the fraudulent nature of the "Grand Strategy" is the U.S. Government's bailout of Brazil a couple of years ago. The U. S. Government loaned the Brazilian Government $30 billion, with the condition that loan and the interest on the loan be paid by the people of Brazil via taxation. The U.S. Government borrowed the money to loan to Brazil from the Federal Reserve for which the loan and the interest are guaranteed by the American people. Neither of the two afore mentioned loans, for the exact same $30 billion, will ever be paid, but the double debt service will go on forever. Two country's citizenry are being forced to pay interest on the same funny money!

This is equally true for all of our foreign aid to other countries, bailouts of criminally operated corporations, and all of the $billions spent in pursuit of imperial hegemony.

This is not, however, a localized game. The stakes are huge and it is being played out all over the world. "the Dark Side" is financing the sale of "guns to the Arabs and dynamite to the Jews", as they have been on both sides of every war for hundreds of years.

The Second Quarter; Field Position

The probability that oil production on our planet has already peaked carries with it a death sentence for millions, maybe even billions of people within a single generation from now.

When we explore the economic effects of ever rising oil costs on transportation, electricity, economic growth and contraction, political power, civilization and – perhaps most importantly – food production. The picture is horrific, the ramifications being the end of the industrial age.

The "Dark Side" already controls the remaining hydrocarbon deposits of the earth.

In 1859, upon the introduction of petrol extraction technology, the world started running out of oil. There is only so much of it, and we have now reached a point where more than half of it has been used up.

What most people do not realize is that 60% of all hydrocarbon resources have be applied to food production. Through the use of petrochemical fertilizers, pesticides, herbicides, diesel fuel for tractors and harvesters, gasoline for farm-to-market transport, gas generated electricity for refrigeration, plastics for packaging and storage, the lion's share of this resource has been used for food production.

Here's the rub. Through the application of the world's petro-resources in this manner, "the Dark Side" has enriched itself by artificially creating a market to sell to.

Oil based agriculture is primarily responsible for the world's population exploding from 1 billion at the middle of the 19th century to 6.3 billion at the turn of the 21st. As oil production went up, so did food production. As food production went up, so did the population. As the population went up, the demand for food went up, which increased the demand for oil. The price of food will now skyrocket because of the cost of fertilizer will soar. The cost of storing (electricity) and transporting (gasoline) the food that is produced will also soar.

In order for the planet to continue to support humanity, it's numbers will have to be reduced dramatically. Because of the misinformation campaign that was launched in the first quarter of the game, "the Force" is way out of position. As I stated earlier, most don't even know there's a game going on, much less that they're playing.

I foresee many lives being snuffed out within the next two decades as a result of the inability to afford food, (starvation), or through the involvement in the dozens of disputes that will arise over allocation of the world's remaining hydrocarbon resources, (war). Remember, "the Dark Side" is on both sides of all wars. Population contraction is absolutely essential to the planet's ability to support human life.

The Third Quarter; a Battle of Attrition

In 1998, the World Bank refused to guarantee a $25 million loan to refinance water services in Cochabamba, Bolivia, unless the government sold the public water system to the private sector and passed the costs on to consumers. Bolivia, one of the poorest countries in the world, finally acquiesced. Only one bid was considered, and the company was turned over to Aguas del Tunari, a subsidiary of a conglomerate led by Bechtel, the giant San Francisco engineering and construction company.

In December 1999, before making any infrastructure investments, the private water company, Aguas del Tunari, announced the doubling of water prices. For most Bolivians, this meant that water would now cost more than food; for those on minimum wage or unemployed, water bills suddenly accounted for close to half their monthly budgets, and for many, water was shut off completely.

To add to the problem, the Bolivian government, prompted by the World Bank, granted absolute monopolies to private water concessionaires, announced its support for full-cost water pricing, pegged the cost of water to the American dollar and declared that none of the World Bank loan could be used to subsidize water services for the poor. All water, even from community wells, required permits to access, and even peasants and small farmers had to buy permits to gather rainwater on their property.

The selling-off of public enterprises such as transportation, electrical utilities and education to foreign corporations has been a heated economic debate in Bolivia. But this was different; polls showed that 90 percent of the public wanted Bechtel out. Debate turned to protest and one of the world's first "water wars" was launched.

The people of Bolivia revolted against the government over the privatization of water. A broad-based movement of workers, peasants, farmers and others created the Coalition in Defense of Water and Life to "de-privatize" the local water system. Between January and early February, 2000, hundreds of thousands of Bolivians marched to Cochabamba in a showdown with the government, and a general strike and transportation stoppage brought the city to a standstill. Police reacted with violence and arrests and the army killed six people and injured more than 100 when it opened fire on demonstrators. In early April 2000, the government declared martial law.

Could this happen here? Is it possible that you could someday be charged for collecting rainwater off your roof? You would be surprised at how many trans-national companies already have stakes in water delivery in this country.

Globally, we have already entered water scarcity. The Middle East will run out of fresh water within the next ten years. Sub-Saharan Africa will run out in the next 5 years. China is considering moving the capital to another location because there is no more water in Beijing.

Closer to home, the mighty Colorado river no longer makes it to the Sea of Cortez. It trickles out somewhere in the Mexican desert south of the Arizona border. The Rio Grand, which use to flow into the Gulf of Mexico now stops some 20 miles short of Brownsville, Texas. Aquifers all over the country are being depleted far more rapidly than they can recharge themselves. We are on the verge of a national water crisis right here in America.

In the next two decades, the struggle for water will tear apart communities, exacerbate differences between social classes, and challenge governments and private organizations to change how they perceive their roles.

The Forth Quarter; an End Run

According to the World Trade Organization, "human needs can be supplied by private entrepreneurs for a profit, unlike a human right which accrues equally to everyone." National and international trade associations like the WTO and NAFTA define water as a "commodity" and have agreements requiring governments to permit water exports under specified conditions.

Commodification and privatization go hand in hand. Even though the evidence for water scarcity is overwhelming, governments and global bureaucracies, influenced by lobbyists, and, in many documented cases, outright bribery, are disposed to call water a commodity, to transfer what remains to private corporations, and to let the market determine who gets water and the price they pay for it.

The commodification of water, internationally, is on the horizon. The day will come when no one will be able to collect it without a permit. Many persons throughout the world will be prosecuted for its illegal possession.

It will happen here.

End Game

I guess it all boils down to human nature. There are and always will be the haves and the have nots. In their insatiable quest for profits, "the Dark Side", using their agents in trans-national corporations, the World Trade Organization and the World Bank, have successfully brought us to the brink of the abyss. Knowing full well the gravity of the situation and the only solution, they are now poised to solve the problem. There are far too many people on the planet. The time has come for contraction.

The world is no longer capable of economic expansion. We are entering a period of civilization where the keyword is sustainability, not growth.

Sustainability is job one. In order to incite the massive contraction that is desperately needed, economics will be used as a weapon. It is the weapon of choice when it comes to survival. The possession of Hard Assets, Energy and Fresh Water will rule the day.

What purpose would a revolution serve. Who among us has a solution?

In a world of $100/barrel oil, the weak die and the strong survive. In a world of $100/barrel water, there will not be 6.5 billion people on the earth. Actually I expect the number to be more in the 500 million range.

Very soon, as early as next year, a lot of people here will be glad they held gold and silver.

Get some control over some fresh water immediately.

ostritchIts not what you don't know that will screw you up, it's what you know that is wrong. The spin you hear from the mainstream media is intended to mislead you. Open your eyes and face the future. If you leave your head in the sand and ignore it, you are only leaving your butt exposed for the world to kick. This all may sound like gloom and doom, but when you get a handle on what is going to happen, you will have a future filled with opportunity. Fortune favors the Informed.

For my follow up essay on "the Big Picture" please see "One if by Land..."

Johnny PicKenneth Parsons, aka Johnny Silver Bear, is an IT professional in Texas and the President of Silver Bear Communications, Inc. Mr. Parsons has been involved in the advertising and promotion industry for over twenty-five years. He is the editor of the Silver Bear Cafe and, as such, is responsible for shaping the content of "The Bear". Mr. Parsons has served as CEO for Fiberscape Communications, Inc., a web site development / hosting and streaming multi-media company in Richardson, Texas since 1997. He is a Jeffersonian and a passionate supporter of the U.S. Constitution. He is also an outspoken advocate of gold money and equal tax rates. You can contact Mr. Parsons with questions or comments via email at johnny@silverbearcafe.com

11 Economic Headlines That Make You Wonder What In The World Is Actually Going On

Economic Collapse

These days there are times when you read the economic headlines and all you can do is shake your head. Is anyone in control out there? Who in the world could possibly be making so many bad decisions? The truth is that the U.S. economy is in a state of absolute chaos, but whenever anybody in power tries to do something about it they usually seem to make things worse. It is almost as if the vast majority of people in positions of power have lost the common sense that they were born with. Meanwhile, average Americans just keep getting angrier and angrier and are looking for someone to blame for this gigantic mess.

If only Vince Lombardi was alive today. He would definitely know what to say at a time like this....

Sometimes it is actually hard to believe what is happening to America. The United States was once the richest and most powerful economy on the planet and was seemingly invincible. But now things are spinning wildly out of control. Posted below are 11 headlines that make you wonder what in the world is going on out there....

#1) Two very serious dark-suited IRS agents recently visited a carwash in Sacramento, California in pursuit of 4 cents.

#2) Senate Banking Committee Chairman Christopher Dodd has introduced legislation that would give the Federal Reserve sweeping new powers over the United States economy.

#3) The Federal Reserve is pledging to keep interest rates at record lows in order to foster economic growth and ease high unemployment.

#4) China is seeking reassurance from the U.S. government that the U.S. dollar will not decline in value.

#5) The unemployment rate in the construction industry has jumped to 27.1% as another 64,000 construction workers lost their jobs in February.

#6) The Obama administration's "Pay Czar" has decided to limit 2010 compensation for top executives at GMAC because the automobile finance giant continues to lose large amounts of money.

#7) Internet fraud cases increased by a whopping 22% in 2009 as scammers continued to take advantage of the trusting nature of many Americans.

#8) $2.5 trillion in IOUs from the U.S. government, payable to the Social Security Administration, are apparently stored in filing cabinets in downtown Parkersburg, West Virginia.

#9) According to USDebtClock.org, the unfunded liabilities of the U.S. government total over 107 trillion dollars.

#10) Are Democrats in the U.S. House of Representatives about to use a "legislative trick" to pass the reconciled health care reform bill without really voting on it?

#11) According to a new NBC News/Wall Street Journal poll, the approval rate of Congress is down to just 17 percent, and 50 percent of the respondents said that they would like to throw everybody out and start with a completely new Congress.

theeconomiccollapseblog.com

Niente elettricità, niente benzina, niente aerei, niente ospedali...

Mar 1017

Pubblicato da Debora Billi alle 17:25 in Current Affairs

Non è l'inizio di un romanzo di fantascienza, né la descrizione di una società post-peak, e neppure la catastrofe del 2012.

E' semplicemente quello che sta accadendo in Grecia. I lavoratori della società elettrica hanno proclamato uno sciopero di 48 ore che, si teme, lascerà al buio l'Attica e altre regioni. Protestano per il blocco delle assunzioni, e una riduzione degli stipendi e dei bonus.

I gestori delle stazioni di servizio sciopereranno per 24 ore, per protesta contro l'aumento (davvero notevole) delle tasse sulla benzina.

I medici sono in sciopero da giorni perché non ricevono più il pagamento degli straordinari, e hanno intenzione di continuare. Moltissimi ospedali sono già ridotti a fornire solo il servizio di Pronto Soccorso, e con la prospettiva di black out l'assistenza sanitaria si ridurrà, è il caso di dirlo, al lumicino.

La prospettiva di ulteriori scioperi generali minaccia di chiudere le scuole, i trasporti pubblici, e lasciare a terra gli aerei.

Qualche voce dalla Grecia, a lume di candela, sostiene di avere un brutto presentimento per la giornata di domani. Se il discusso bailout non dovesse arrivare (Francia e Germania temono la disapprovazione dei propri cittadini, in caso di finanziamenti alla Grecia-non li hanno temuti, però, quando hanno sostenuto le banche), le rivolte sono destinate a durare e potrebbero far precipitare il Paese in una situazione fuori controllo.

Intanto, per non farci mancare niente, l'agenzia di rating Moody's avverte che in caso di misure di austerity, scioperi e rivolte per le strade si potrebbero verificare anche in altri Paesi occidentali quali UK, USA, Francia, Germania, Spagna. L'Italia non è menzionata, e non si capisce se è perché siamo al riparo dalle misure draconiane, oppure perché qui non si corre proprio il rischio che qualcuno scenda in strada a protestare per qualcosa...

http://petrolio.blogosfere.it/2010/03/niente-elettricita-niente-benzina-niente-aerei-niente-ospedali.html

L’Europa si arrende agli speculatori

di Filippo Ghira - 17/03/2010 Fonte: Rinascita [scheda fonte]

Le pressioni degli ambienti finanziari e bancari angloamericani unite a quelle dei loro servi alla Casa Bianca e a Downing Street sono stati troppo forti. E così i ministri europei delle Finanze hanno rinunciato a trovare un accordo sul progetto di regolamentare l’attività dei fondi speculativi (hedge fund) ed aumentarne la trasparenza. Se ne parlerà in una prossima riunione prima della fine della presidenza spagnola in giugno. La portavoce della presidenza Ue e il ministro spagnolo delle Finanze, Elena Salgado, presidente di turno dell’Ecofin, ha spiegato che la questione dei fondi speculativi è stato rimosso dall'agenda dei lavori per avere il consenso più ampio possibile. Si tratta infatti di mettersi d'accordo su una posizione generale dalla quale far partire i negoziati con il Parlamento europeo che dovrà dare semaforo verde al progetto. E in tale sede nasceranno sicuramente ulteriori problemi che faranno in modo che se un testo di legge uscirà, esso sarà molto annacquato rispetto al testo iniziale. Anche a Strasburgo infatti operano indisturbate numerose lobby finanziarie che attraverso i soldi versati in ogni direzione indirizzano il voto dei gentili deputati, già ben predisposti in altri settori a sostenere gli interessi della grande industria. In particolare, per un settore che riguarda l’Italia, nel campo dell’alimentare dove la salvaguardia dell’agricoltura e dei prodotti tipici viene subordinata agli interessi dell’industria trasformatrice. Ma anche di quella chimica come dimostra il via libera della Commissione europea al via libera alla produzione di cibi OGM. Ma la finanza resta il settore nel quale sono maggiori i guadagni per gli speculatori e per i loro amici politici. Quando si è cominciato a parlare in Europa di mettere un freno alle attività degli speculatori, siano essi banche o società finanziarie, subito da Washington e da Londra si è levato un intenso fuoco di fila. Il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner aveva protestato la settimana scorsa affermando che le nuove regole avrebbero danneggiato le banche Usa compromettendo la loro capacità di fare affari con l'Europa. Insomma le banche americane non possono permettersi di vedersi porre veti. Uguale reazione da Londra con il Cancelliere dello Scacchiere, Alistair Darling, a difendere le banche di casa. Che diamine, era la loro reazione, la speculazione è una cosa troppo seria che va lasciata in mano ai soli speculatori. Come la Goldman Sachs (la banca cara a Romano Prodi e Mario Draghi) o George Soros e tutti gli altri banditi della sua risma. Si deve infatti ricordare sempre che sono state le banche e le società anglosassoni a scatenare la crisi finanziaria del 2008 con le loro speculazioni sui derivati e su altri consimili titoli spazzatura. Gli stessi speculatori che grazie a prestiti di centinaia di miliardi di dollari sono stati salvati dal fallimento da Barack Obama che solamente i soliti idioti di casa nostra o dell’Europa intera possono considerare ancora qualcosa di diverso dal suo predecessore. Così quando Geithner protesta con Bruxelles, è sicuro che delle sue rimostranze se ne terrà conto, perché l’Unione europea, che pure dovrebbe aspirare a recitare un ruolo forte e autonomo nel mondo, finisce per non fare altro che calarsi le braghe di fronte ai diktat degli Stati Uniti. In tutta questa vicenda risalta ancora una volta l’incompatibilità della presenza della Gran Bretagna nell’Unione europea ed il suo conflitto di interesse con gli altri Paesi membri. Non si tratta solamente del fatto che Londra possa continuare a lasciare mano libera alle banche britanniche di speculare a loro piacimento, utilizzando i suoi paradisi fiscali europei come Jersey e Guernsey, ma c’è anche la questione dell’euro nel cui sistema Londra non ha mai avuto alcuna intenzione di entrare. Diciamo questo a prescindere da qualsiasi giudizio di valore o di merito sulla moneta unica. Si ripropone in tal modo in tutta la sua chiarezza il no che Charles De Gaulle oppose sempre all’entrata di Londra nella Comunità economica europea, Il Generale considerava infatti gli inglesi una testa di ponte degli americani per sabotare dal di dentro qualsiasi progetto comunitario che volesse trasformarsi in un progetto politico come quello de “L’Europa delle Patrie” da lui vagheggiato. Nelle prossime settimane il commissario ai servizi finanziari, il francese Michel Barnier, partirà per gli Stati Uniti per discutere della questione centrale oggi sul tavolo, ossia l'accesso al mercato europeo dei gestori di fondi basati in Europa ma i cui capitali risiedono alle isole Cayman o in altri paradisi fiscali. Misure drastiche da parte della Ue potrebbero infatti spingere molti fondi a lasciare Londra, qui risiede circa l'80% di quelli più importanti, per stabilirsi in altri Paesi al di fuori della Ue, ad incominciare dalla in Svizzera. Barnier ha insistito sul fatto che la linea europea non è protezionista ma che semmai è in linea con gli orientamenti emersi all’ultima riunione del G20 e che quindi essa va nella direzione del rafforzamento della trasparenza e della responsabilità. Giulio Tremonti, che da sempre attacca il modello anglosassone della finanza fine a se stessa e svincolata dall’economia reale, anche se non ha gradito il rinvio della discussione sulla direttiva per gli hedge fund, giudica però importante che la macchina si sia messa in movimento e che la sensibilità europea sul tema sia cambiata, considerato che anni fa una discussione simile con la Gran Bretagna sarebbe stata addirittura irrealistica. Nel frattempo negli Stati Uniti, tanto per dimostrare chi comanda davvero, le grandi banche di investimento, nonostante le raccomandazioni in senso contrario dello stesso Barack Obama, hanno continuato nel 2009 a versare premi di produzione, i bonus, ai dirigenti responsabili delle speculazioni ma che sono riusciti a rimettere in sesto i conti grazie all’aiuto pubblico. Anche a Wall Street infatti si socializzano le perdite e si privatizzano i profitti.

Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it

Economia sommersa.

Mi rimproverano di non aver piu' scritto di economia, cosi' rimedio. Anche perche' ci sono alcune "succose" novita' a riguardo, specialmente sul fronte degli Hedge Fund. Ah si': poiche' nessun giornale italiano tranne quello di Confindustria ne parla, e' qualcosa come un segreto tra i lettori di questo blog e la Marcegaglia.
Comunque, le partite aperte sono due. Negli USA non succede niente perche' le lobbies hanno schiacciato Obama, quindi si tratta di grosse partite europee.
La prima e' Francia Germania. In Germania stanno arrivando alla pensione i primi contratti "nuovi", quelli del "modello renano", cioe' stanno iniziando ad arrivare sul mercato dei pensionati non tanto abbienti quanto in passato. Poiche' i pensionati tedeschi rappresentano una grossa fetta della popolazione, questo produce un calo dei consumi.
Dall'altro lato, le riforme renane hanno abbassato il costo del lavoro, rendendo piu' aggressiva l'industria tedesca, a tutto danno di quella francese. Poiche' il governo francese sta studiando alcune misure fiscali per rilanciare i settori d'eccellenza (energetico, militare, etc) , e quello tedesco ha preso misure simili (ripresa del nucleare, dell'aereonautico, etc) il risultato e' che i francesi si vedono boicottati esplicitamente.
La battaglia e' meramente politica, nella misura in cui i francesi potrebbero mettere in atto (con questa scusa) delle misure protezionistiche indirette; collaborazione tra stato ed imprese (cioe' aiuti di stato mascherati) , nuove norme sulla qualita' e sul ciclo ambientale di alcuni prodotti, eccetera.
Di per se' questo non impattera' il paese, perche' vista la bassa performance del privato tedesco si tratta di una guerra che di per se' beneficiera' il nordest italiano. Non credo che beneficera' il nordovest, anzi.
Di riflesso, i tedeschi raccoglieranno capitali da usare per il rilancio e per aumentare la dipendenza delle altre nazioni dall'economia tedesca, ovvero probabilmente il governo iniziera' una serie di opere pubbliche, con le quali distoglieranno le aziende dalle rispettive nazioni.
D'altro canto, stanno per arrivare capitali da due nazioni dalle quali non me lo sarei aspettato, cioe' UK e USA. Stanno per arrivare per diversi motivi. Stanno per arrivare significa che non mi stupirei se qualcuno a ravenna trovasse il modo (cioe' i soldi) di accedere a generali. Vediamo perche'.
La seconda partita in corso e' quella tra UK e continente. Si sta discutendo a Bruxelles di regolamentare hedge funds ed equity, il che significa che si sta decidendo di un settore che vale il 50% del PIL inglese. Ovviamente gli inglesi si oppongono con ferocissima decisione, ma la proposta europea e' quella di regolamentare gli hedge fornendo la possibilita' di agire solo a quelli che hanno effettivamente sede e capitale sociale nel continente europeo.
Gli inglesi vorrebbero che bastasse solo una registrazione, dal momento che il loro mercato degli hedge e' basato essenzialmente su off shore e stati in giro per tutto il mondo; se si approvasse una normativa del genere, il 60% buono degli operatori inglesi rimarrebbe tagliato fuori dal continente. Se consideriamo che l'area UE ha un PIL superiore a quello USA , e' una bella botta: tutti gli altri mercati sono troppo governati o troppo primitivi per supportare il volume in questione.
Cosi', i britannici si oppongono,e sono riusciti a far ritardare di sei mesi la decisione , ma i prossimi sei mesi saranno l'ultima deadline. Il problema e' che gli inglesi hanno pochi alleati, su questo fronte. L'unica cosa che possano fare e' di procurarsi degli alleati "spot".
La maniera migliore di procurarsi un alleato "spot" e' di mandare avanti del business insieme: se c'e' della carne sul fuoco, nessun governo si mettera' di traverso prendendo posizioni troppo scomode. Se gia' la borsa di milano e' figlia della borsa di Londra, se poi i britannici iniziano qualche succoso business in Italia il governo italiano verra' invitato dalla diplomazia a tenersi piu' equidistante possibile.
Il secondo motivo e' che per ragioni piuttosto esoteriche la FED e l' FMI hanno deciso che gli piace il modo in cui il governo italiano sta consolidando il debito. Se le maestrine dalla penna rossa di Bruxelles continuano con la solita, noiosa litania di pretendere misure non meglio specificate purche' "piu' decise", ultimamente l'atteggiamento degli americani verso il nostro debito sta cambiando.
Questo non significa che la cosa sia buona, ma ha , per esempio, costretto Soros ad uscire allo scoperto attaccando direttamene Berlusconi, il che significa che non puo' piu' contare su molti alleati , rimanendo nell'ombra.
D'altro canto, le stime di crescita del debito sono state riviste alla luce del suo consolidamento, e siccome proprio in questi giorni le pensioni statali americane hanno portato i capitali in borsa , un poco di questi capitali arrivera' qui seguendo la scia del "buon debito pubblico".
Per questa ragione i giornali USA hanno smesso di parlare di PIIGS e parlano di PIGS, depennando l'italia. Questa rivalutazione premette, di solito, un arrivo di capitali , il che significa che non dovremo stupirci di vedere americani venire a fare la spesa qui.
Sono buone o cattive cose? Come tutte le sostanze tossiche, i capitali anglosassoni sono buoni finche' dopano l'economia, bisogna pero' smettere di usarli appena si puo', e rimettersi su binari solidi, come si sta facendo coltivando lo sbocco nel mediterraneo e nell'area slava, visto che i forecast sul mercato russo sono ottimi.
Diciamo che in definitiva stiamo per avere una "spintarella" ulteriore dalla congiuntura.
Questo NON significa che diminuira' la disoccupazione giovanile, di per se', dal momento che purtroppo ci ritroviamo con una fascia di disoccupati a bassissima specializzazione, specialmente per un paese come l'italia che e' il secondo paese per importanza relativa del manufatturiero. Insomma, piazzare milioni di lauree inutili e/o di abbandoni scolastici non e' facile, e non lo sara' mai.
Tuttavia, dovremmo vedere una lieve crescita dei consumi entro giugno.
Poi arrivera' la decisione europea sugli hedge, e allora si ballera' tutti. Nel senso che per ora gli hedge non si stanno impegnando troppo per paura che facendo danno provochino una decisione sfavorevole; ovviamente se la decisione europea fosse positiva allora si scatenerebbero, se invece fosse negativa, beh, dipende tutto da come verra' gestita la filiazione tra la borsa di Milano e quella di Londra; potrebbe anche essere il canale per aggirare la decisione.