Piano, piano, lentamente l'economia sta avvicinandosi ad un nuovo passaggio dimensionale, quello che separa la fantasia dalla realtà l'economia e la finanza virtuali da quelle reali.
La trimestrale di JPMorgan, dopo quella di Alcoa con l'inizio della fine della favola della riduzione dei costi, attraverso la parentesi tecnologica di Intel, testimonia il passaggio dimensionale in atto, quello di una finanza che sottoscrive in pieno la legge di Lavosier, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma,...tutto si trasferisce.
Ecco alcuni passi tratti da " Un mondo di bolle " di Edward Chancellor, studioso di storia a Cambridge ed Oxford, editorialista del Financial Times e dell'Economist.
" Il giorno dopo il crollo di ottobre i rappresentanti delle più importanti società di brokeraggio del Giappone - Nomura, Daiwa, Yamaichi e Nikko, chiamate le "quattro grandi" - furono convocati al ministero delle Finanze. Ricevettero l'ordine di mantenere il mercato delle azioni NTT e di impedire all'indice Nikkei di scendere sotto quota 21.000. Ubbidendo a questa richiesta i broker offrirono ai loro clienti più importanti garanzie contro le perdite per incoraggiarli a rientrare nel mercato. Nel giro di pochi mesi l'indice Nikkei aveva recuperato le perdite e stava puntando verso nuovi picchi. In forma ufficiosa i funzionari del ministero delle Finanze si vantarono che la manipolazione del mercato azionario era più facile del controllo del mercato valutario."
Credo che non vi sia bisogno di aggiungere nulla, ma proseguiamo:
" Nel complesso i "quattro grandi" pesavano per più di metà degli scambi del mercato azionario di Tokyo.(...) In un rapporto intitolato "Theme Chasing: The Engine of the Tokyo Stock Market" una banca d'investimento americana avvisava i suoi clienti:
"L'istinto del gregge è un solido istinto di sopravvivenza in un ambiente di eccessiva liquidità".
Grazie alle loro ampie partecipazioni azionarie nella stampa i "quattro grandi" broker riuscirono a manipolare l'informazione che raggiungeva i loro clienti. (...)
Affascinante davvero la storia, aiuta a comprendere alcuni meccanismi, come quello che, come ha ribadito Greenspan, aiuta a nascondere i problemi e risollevare il morale e la patrimonializzazione dei fantasmi finanziari.
" Nonostante l'inesorabile crescita del mercato il cliente medio privato non guadagnava molto. Rimase un estraneo, foraggio per i broker e i loro clienti preferiti(...)"
Undici virgola sette miliardi di dollari creati dal nulla, in tutto l'anno, miliardi di dollari provenienti esclusivamente da operazioni di trading ed advisory. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si ....trasferisce.
" I risultati mostrano miglioramenti, ma anche se intravvediamo una maggiore stabilità, nella dinamica dei rimborsi, i costi del credito al consumo rimangono alti, mentre continuano le debolezze del mercato del lavoro e del mercato immobiliare. Per questo rimaniamo cauti. " ha sussurrato Jamie Dimon, ceo di JPMorgan, dopo aver comunicato al mondo, nella deposizione davanti alla commissione di inchiesta sulle cause e responsabilità della crisi, che una crisi finanziaria, avviene solitamente ogni 5/7 anni e che quindi non vi è nulla da stupirsi.
Abbiamo ascoltato il ceo di JPMorgan disquisire sul livello del ROE, il dio per eccellenza, idolatrato, raccontarci la strabiliante performance finanziaria, una delle migliori della storia attraversp una depressione; di cosa abbiamo bisogno, di una nuova Grande Depressione, per comprendere che la finanza derivata e creativa hanno bisogno di nuove regole.
Ve la mai raccontato nessuno che JPMorgan Chase è un'immensa polveriera nei depositi della quale, sono accatastate le più alte percentuali di armi di distruzioni di massa ( CDS & Company ) dell'intero sistema finanziario mondiale? Date un'occhiata a questo POST dal titolo Credit Default Swaps: Atomi impazzati e capirete per quale motivo questa crisi non è affatto finita.
In fondo nessuna sorpresa, abbituati come sono a trascorrere il loro tempo al di la del passaggio dimensionale che separa la loro fantasia dalla realtà, che separa il giardino del Diavolo di oggi, dal Paradiso perduto.
Utili una tantum, sospinti da condizioni eccezionali, come garanzie federali e politiche monetarie demenziali, figli di un azzardo morale spinto all'eccesso, irriverente. Lo scorso trimestre, ben il 90 % della performance degli utili, provenne dal settore finanziario.
In settimana, depurando le trimestrali dalla finanza predatoria, speculativa, demenzialmente creativa, avrete la triste realtà di un'economia reale e una finanza tradizionale che comincia a sentire il peso della prossima ondata di insolvenze e fallimenti. La trimestrale di General Electric, ci dirà molte più cose di quello che il mercato è in grado di comprendere.
Il sostegno governativo al sistema finanziario, nella sua illusione, puntava alla redistribuzione attraverso il sostegno all'economia reale, allo scongelamento del credito. Non si tratta solo di un sistema finanziario che è terrorizzato dalla scarsa patrimonializzazione, ma di un sistema che respira l'aria di insolvenza che avvolge l'economia americana, si tratta di un'economia che ha appena iniziato un processo di rientro generalizzato dal debito.
Se a qualcuno fosse sfuggito, i salari netti dei dipendenti al netto dell'inflazione sono calati di 1,6 punti percentuali. Le vendite al dettaglio invece, la loro dinamica è stata dimenticata, anche se contribuirà ad ammortizzare il rimbalzo dell'ultimo trimestre del 2009.
Come riferisce CalculatedRisk, Goldman Sachs, ha appena alzato le sue stime per il PIL dell'ultimo trimestre, dal 4 al 5,8 %, rimbalzo decisamente statistico, già negli annali della storia di questa crisi, con più dei 2/3 del rialzo imputabile alla dinamica della ricostituzione delle scorte.
Per il 2010, una media del 2 % è nei numeri, con il tasso di disoccupazione previsto al picco nel 2011. Medie da leggenda metropolitana, medie da nuovo decennio perduto.
La produzione industriale è cresciuta del 0,6 %, peccato che depurata della componente energetica ( 5,8 % )( produzione amplificata da esigenze climatiche straordinarie ) sarebbe addirittura scesa.
Per coloro che non hanno mai sentito parlare del programma di sostegno ai mutuatari americani " HAMP, Home Affordable Modification Programm Homeaffordable ricordo che tale programma è stato istituito per permettere di abbassare in media di 500 dollari al mese la rata del mutuo da sostenere. Secondo il Congressional Oversight Panel, dalle 8 ai 13 milioni di abitazioni potrebbero subire un pignoramento nei prossimi anni. Al momento poco più di un milione di americani ha aderito al progetto, dei 900.000 circa che stanno partecipando al programma, solo 66.000 di loro hanno ottenuto una modifica permanenete. Una goccia nell'oceano di potenziali pignoramenti. Noi sappiamo quello che potrà accadere con l'arrivo delle reimpostazioni ARMs e ALt-a!
Il sostanziale fallimento di questo programma che ben poco può fare in maniera particolare in presenza di disoccupazione e " negative equity" ovvero di mutuatari con il residuo mutuo superiore allo stesso valore della casa, dopo essere stato prorogato sino alla fine di gennaio, secondo le dichiarazioni dell'assistente al segretario del Tesoro, Barr, l'amministrazione Obama non ha intenzione di prorogare tale termine.
Dichiarazioni come questa associate a quelle della Federal Reserve sulla conclusione del piano di sostegno ai titoli con sottostante mutui ipotecarii MBS, lasciano il tempo che trovano, sarà la "double dip housing recession" a dettare i tempi e le dinamiche, ma se ciò fosse vero, nel mese di febbraio assisteremo ad una nuova ondata di pignoramenti.
Non dimentichiamoci che durante il 2010 assisteremo ad una nuova ondata di vendite di abitazioni, in maniera particolare di quelle in possesso del sistema bancario, visti i bassi livelli di invenatario raggiunti dall'inizio della crisi, i cosidetti "Inventari Ombra" ovvero abitazioni pignorate e mai immesse sul mercato per non accelerare la caduta dei prezzi o in seguito alla mancanza reale di domanda.
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