IL RUGGITO DELLA TIGRE DI CARTA!

martedì, 24 novembre 2009

 

Come scrive Wikipedia, nel 1946, Mao Tse Tung, capo dell'Esercito di Liberazione Popolare, cinese e futuro presidente della Cina,  rilascia questa dichiarazione alla giornalista americana Anna Louise Strong:

Tutti i reazionari sono tigri di carta (paper tigers nella versione inglese dell'intervista). Apparentemente sono terribili, ma in realtà non sono poi tanto potenti.

Dati apparentemente fantastici, ma in realtà non certo poi tanto potenti, in grado di dimostrare fondamentalmente la fine di questa vera e propria depressione immobiliare.

Ieri ho scritto:

Lunedi avremo i dati relativi alla vendita di abitazioni esistenti, sarà probabilmente una sorpresa positiva, ma come abbiamo più volte ricordato, drogata per l'ennesima volta dal canto del cigno del credito di imposta 2009, un credito d'imposta che sostiene le vendite di abitazioni esistenti, vendite  che non aiutano in alcuna maniera l'economia. E' importante ricordare che solo la costruzione di nuove abitazioni, crea occupazione, lavoro per l'indotto dell'industria edile, le compravendite, alimentano solo ed esclusivamente le agenzie immobiliari e qualche studio notarile...."

Quindi nessuna sorpresa, il vero banco di prova saranno le vendite di abitazioni nuove!

Oggi molto probabilmente un'altra notizia positiva arriverà dallo S&P CASE/SHILLER che riflette ormai la dinamica di due mesi fa, una dinamica rigorosamente non destagionalizzata, ma qualche amara sorpresa, potrà provenire dalla revisione del PIL del terzo trimestre come abbiamo visto ieri.

Le vendite di case esistenti sono balzate di uno strepitoso ed apparente 10,1 %, si tratta di circa un 23,5 % in più dell'ottobre dello scorso anno, il più imponente ruggito immobiliare dal 2007.

Gli inventario si avvicinano a passi felpati verso il limite medio storico di circa 6 mesi, necessario, senza alcuna nuova costruzione, per smaltire gli eccessi di questa orgia immobiliare, piombando a 7 mesi.

Le vendite di abitazioni esistenti sono state per il quinto mese consecutivo superiori alla dinamica del 2008 e addirittura per il secondo mese consecutivo superiori alla dinamica del 2007.

Per quale motivo abbiamo avuto questa incredibile performance nel bel mezzo della più imponente depressione immobiliare della storia? Grazie esclusivamente alla corsa contro il tempo per usufruire del credito di imposta concesso dal governo prima della sua scadenza, credito che come abbiamo visto è stato rinnovato almeno sino ad aprile del prossimo anno.

Vista la incredibile dinamica di questi ultimi mesi e alcune notizie che provengono dal campo di battaglia, ho l’impressione che sentiremo ancora parlare del termine subprime nei prossimi mesi, un termine riferito secondo la mia versione alle possibili frodi che la spasmodica corsa al credito di imposta ha determinato tra la fascia di popolazione più debole attirata da questo nuovo improvviso ed inaspettato Eldorado immobiliare, con la possibilità di acquistare un immobile, senza acconto ( garantito dalla FHA ) e con immagino nuove ed emozionanti variabili in relazione al mutuo e al rimborso del prestito contratto, oltre ovviamente agli 8000 dollari di “sconto” fiscale. E’ solo una mia sensazione, ma staremo a vedere.

Nel frattempo Moody’s continua a monitorare l’implosione del mercato commerciale immobiliare americano che segnala un crollo di quasi il 43% dal picco dell’ottobre 2007, implosione più volte monitorata e segnalata da Icebergfinanza ricordando ai suoi lettori che sarebbe stata l’ultima onda della madre di tutte le crisi, quella che storicamente arriva sempre alcuni mesi dopo quella del mercato immobiliare residenziale. Il volume delle transazioni del 2009 sarà il più basso di un lungo decennio di estasi immobiliare, un nuovo decennio perduto. Un’ulteriore diminuzione a breve termine è quasi certa ha sottolineato l’amministratore delegato di Moody’s, tuttavia è interessante notare che il ritmo di deterioramento sembra essersi moderato. Vedremo quello che accadrà quando arriverà la seconda ondata della crisi il prossimo anno.

Contemporaneamente Moody’s segnala anche un nuovo incremento del tasso di insolvenza sulle carte di credito, mentre i default sono scesi riflettendo i  tassi di fallimento più bassi dall’inizio dell’anno. Inutile ricordare che le insolvenze, le sofferenze sono la diretta conseguenza della disoccupazione ma anche dell’incredibile inasprimento dei tassi applicato dal sistema bancario sui possessori di carta che sono insolventi da più mesi.

Nel fine settimana, esploreremo insieme a coloro che hanno contribuito o vorranno contribuire e sostenere la navigazione di Icebergfinanza, una nuova isola misteriosa, che ci aiuterà a comprendere ancora più a fondo le dinamiche deflative di questa crisi.

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Postato da: icebergfinanza a novembre 24, 2009 07:15 | link | commenti (2)

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