C'era una volta un paese.....

Mag 1015

Restringi post Espandi  post

Pubblicato da Pietro Cambi alle 13:20 in Apocalypse now

once upon a time

C'era una volta un paese dove la gente spendeva e spandeva, senza pensare al domani, facendo debiti che non sapeva come ripagare, confidando che DOMANI avrebbe guadagnato abbastanza da poterseli permettere.

C'era una volta un paese che spendeva, nel complesso, più di quanto guadagnasse, In cui cioè ogni anno i debiti pubblici e privati aumentavano.

Un bel giorno, anche a causa del fatto che l'energia diventava sempre più cara, che la crescita economica vacillava, che le borse davano segni di stanchezza, i più poveri tra i cittadini di questo paese si trovarono a non poter pagare più i loro debiti.

Persero la casa e ben presto le banche si trovarono con milioni di case che nessuno voleva più.

I crediti delle banche diventarono presto un buco senza fondo, L'intera struttura finanziaria del paese vacillò e, per un attimo, sembrò che crollasse, trascinando con se l'economia ondiale.

Invece, con uno sforzo supremo il Governo di quel paese decise di salvare questi istituti finanziari, aumentando ANCORA il debito pubblico per cercare di ridurre, in qualche modo quello privato dei suoi cittadini e delle sue banche.

Qualche Istituto di credito collasso lo stesso, qualche grande Dirigente fu addirittura arrestato per malversazioni e falsi contabili, milioni di cittadini persero il lavoro ma insomma il sistema resse.

Ma il debito pubblico cresceva e non si poteva ridurlo aumentando le tasse, con una economia debole, ne si potevano ridurre ancora i servizi, che in quel paese erano già estremamente ridotti.

Anzi: per mantenere l'ordine sociale ed almeno un parvenza di moralità pubblica si decise di permettere anche ai diseredati, disoccupati e falliti di avere una qualche forma di assistenza medica, garantita dallo Stato.

Purtroppo, quindi, il debito pubblico aumentò vertiginosamente e divenne chiaro a tutti che la situazione sarebbe presto andata fuori controllo con buona parte dei proventi fiscali che sarebbero andati a pagare gli interessi sul debito stesso.

In pratica lo Stato avrebbe convogliato una enorme quantità di denaro dalle tasche della parte "normale" della popolazione, conncentrandoli in quelle degli Istituti finanziari, ovvero di quella piccola elite di Direttori, quadri, e grandi investitori che ne costituivano il nerbo.

Infatti, ringalluzziti dall'afflusso di tanto capitale fresco e nell'assenza di qualunque limite o regolamentazione nazonale ed internanzionale, i suddetti deliberano di innalzare ancora i loro redditi e il loro dividendi, mentre il resto della popolazione cercava in qualche modo di tenere duro. In più, con la convinzione che futuri passi falsi sarebbero stati comunque coperti si rimisero a fare gli azzardatissimi giochi di azzardo finanziari che li avevano già portati nei guai.

Il resto del mondo si trovò ad affrontare i riflessi di questa grande crisi, trovandosi in una situazione simile, ma ne usci meglio, perchè la popolazione viveva comunque una vita meno dissipativa di quella della grande Idrovora.

Poichè gli investitori esteri non parevano più particolarmente interessati ad investire nella moneta di un Stato tanto disastrato, una cosa ssolutamente necessaria, perchè non vi era alcuna capacità di risparmio interna nel paese delle cicale, si decise di destabillizzare la moneta dell'unico potenziale concorrente, Partendo dagli anelli deboli della catena, pur nella consapevolezza che il crollo del concorrente avrebbe voluto dire un disastro anche per la propria moneta. La cosa funzionò, anche troppo bene, mettendo in forse, nel giro di poche settimane, la presunta, debole, ripresa appena sbocciata.

Fino a qui vi ho fatto il riassunto della storia precedente.

Ed il futuro?

Beh. Il futuro lo state vedendo: Il FMI, le varie agenzie di rating hanno buttato giù la maschera ed agiscono, in assoluta trasparenza, come agenti guastatori dell'area euro. Oggi criticano la Spagna, domani l'Italia, dopodomani la Francia.

Puntare il dito su un cappello di traverso mentre il re si aggira nudo, in preda a priapismo da eccessiva assunzione di Viagra è ridicolo, imbarazzante ed addirittura vergognoso. Eppure è quello che sta succedendo.

Il fatto è che il gioco gli è scappato, per l'ennesima volta, di mano.

Non c'e' da stupirsi.

Apprendisti stregoni erano ed apprendisti stregoni restano.

Il vaso di Pandora è stato aperto e mi pare di tutta evidenza che la situazione questa volta è davvero scappata di mano.

L'abbiamo detto tante volte che le riserve di tutte le banche centrali sono una cosa risibile in rapporto alle cifre deliranti del mercato dei derivati.

Avevamo accennato a paralleli con la fisica quantistica. Sembravano tutte cose campate in aria, pure teorie, azzardati parallelismi.

Sembravano, appunto.

http://crisis.blogosfere.it/2010/05/cera-una-volta-un-paese.html