Bank of America, la più grande banca degli Stati Uniti, ha completato la più imponente vendita di azioni (o titoli preferenziali) effettuata sul mercato degli Usa almeno dal 2000. Un’operazione che ha fruttato nelle casse dell’istituto 19,3 miliardi di dollari attraverso la vendita di titoli a 15 dollari a pezzo.
L’obiettivo, come annunciato ieri, è di restituire al governo di Washington i 45 miliardi di dollari prestati nell’ambito del piano d’emergenza per la copertura degli asset tossici (il Troubled Asset Relief Program). Per questo il gruppo ha proceduto alla vendita - riferisce l’agenzia Bloomberg - di 1.286 delle cosiddette “common equivalent securities”, convertibili in azioni comuni. «È un mossa intelligente e sana», ha spiegato Jason Brady, direttore della controllante del fondo Thornburg Income Builder, che possiede una partecipazione di 4 miliardi di dollari in BofA.
Nello scorso mese di maggio, il colosso bancario americano aveva rastrellato 13,5 miliardi attraverso la vendita di 1,25 miliardi di azioni comuni per un ricavo complessivo di 13,5 miliardi di dollari (al prezzo di 10,77 dollari per ciascun titolo). All’epoca, tuttavia, le necessità principali erano, da un lato, quella di coprire le perdite legate al salvataggio di Merrill Lynch; dall’altro, di centrare i requisiti di capitalizzazione richiesti dal governo in seguito agli stress test.
http://www.valori.it/italian/finanza-globale.php?idnews=1837
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