Possiamo davvero contare su una solida crescita globale? Le ultime statistiche della zona-euro sembrano dire il contrario. Secondo il quotidiano francese Le Monde, anzi, hanno avuto l’effetto di una vera e proprie doccia fredda. Nel quarto trimestre del 2009, infatti, l’economia del Vecchio Continente ha registrato un incremento estremamente contenuto: +0,1%. Secondo gli economisti di Natixis, il risultato è che «un’interruzione della ripresa» nel primo trimestre di quest’anno, dipesa principalmente dalla glaciazione del commercio mondiale, non è da escludere. Altrimenti detto, lo scenario che si prospetta è quello di un recupero a “W”.
Ad oggi, 2.900 miliardi di dollari (2.122 miliardi di euro) di denaro pubblico sono stati dispensati dai governi di tutto il mondo per sostenere le economie. Secondo il Fondo monetario internazionale, in media, i Paesi del G20 hanno visto per questo crescere il debito pubblico al 99% del pil, e lo vedranno salire ancora al 107% nel 2010 e al 118% nel 2014. «C’è stato un deterioramento colossale delle finanze pubbliche», osserva l’economista Philippe Brossard, presidente di Macrorama.
Quindi via a politiche di austerity? Henri Sterdyniak, dell’Osservatorio francese sulla congiuntura economica (OFCE) non ne è certo. Un piano fatto di aumento delle imposte e di diminuzione delle spese rappresenterebbe circa l’1% del pil: «Ovvero un punto di crescita in meno. Si rischierebbe di mettere una zavorra alla ripresa». E proprio da qui potrebbero essere poste le basi di un andamento della crescita a “W”.
http://www.valori.it/italian/finanza-globale.php?idnews=2056
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