2 COBRAF

  • La Vera Soluzione
  • 04:28 14/01/10
  • Conveniva emigrare (in America e per gli europei) finora Gli italiani sono circa 58 milioni, hanno un Pil in dollari di 1.500 miliardi e quindi hanno un reddito medio procapite sui 30mila dollari Gli italo-americani sono circa 17 milioni e dato che in USA hanno statistiche su tutto specie per gruppo etnico si può calcolare che gli italo-americani hanno un reddito medio procapite sui 53 mila dollari, un 56% più alto degli italiani! A pari condizioni, cioè tutti cittadini americani, siamo esattamente pari a francesi e tedeschi in USA, nonostante la maggioranza degli italo-americani vengano dal mezzogiorno il che proverebbe che il potenziale (una volta messo il governo in mano a qualcun altro). Notare come i greci immigrati in America guadagnino più di tedeschi e svedesi, i greci hanno un forte senso del business come i libanesi e gli ebrei, ma in casa propria hanno uno dei governi più corrotti del mondo per cui languono. Questa tabella mostra che i problemi dell'italia si risolvono facilmente: basta riservare tutte le cariche politiche e i posti pubblici a dei nordici, vietare agli italiani l'impiego pubblico e la carriera politica e poi il reddito sale del 50%. L'America è la dimostrazione, gli italiani sono arrivati in un paese in cui governavano gli anglo-sassoni e hanno fatto fortuna raggiungendoli anche come reddito. L'idea dell'Unione Europea sarebbe giusta, ma solo se la interpreti nel senso che affidi il governo e i posti pubblici rilevanti (tipo giudici, dirigenti, poliziotti,...) in Italia a tedeschi, austriaci, scozzesi e finlandesi. In cambio magari per riequilibrare fai emigrare italiani da loro ma escludendoli per legge dallo stato, tipo apartheid in sudafrica di una volta. La regola deve essere chiara: niente italiani, greci o portogheri nei posti pubblici e nel governo e poi tutto funziona, il settore privato perchè ci sono gli italiani e quello pubblico perchè ci sono gli austriaci, basta dividersi i compiti e capire chi può fare cosa (notare il dato anomalo degli austriaci, svizzeri e belgi che hanno reddito medio molto più alto, penso perchè sono molto pochi e forse ci sono dei miliardari in mezzo, sono comunque stime per cui fanno pià fatica a confrontare gruppi poco numerosi, quando invece si tratta di italiani o tedeschi e svedesi che sono emigrati in massa è attendibile. Notare che il confronto tra europei non tiene conto del diverso costo della vita ed esagera quindi le differenze in termini reali)
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  • Siamo sempre a -20%
  • 02:20 14/01/10
  • La situazione della produzione industriale oggi rispetto a due anni fa, quando ancora la crisi non era scoppiata è riassunta qui sotto. Ora in borsa tutti parlano di incrementi e dati postivi perchè i dati sono sempre ANNUALI, per cui confrontano ora dicembre 2009 con dicembre 2008 ad esempio. Dato che dicembre 2008 era un momento di panico e di paralisi del commercio internazionale il confronto ora da un incremento. Ma il confronto vero lo devi fare con il 2008, quando ancora le cose erano normali. La situazione della produzione industriale oggi rispetto a due anni fa è: USA -11% UK, Francia e Germania sui -15% Italia e Giappone sui -20% 1) La cosa impressionante è che ora l'italia è ultima, anche il Giapppone che aveva un crollo terrificante del -37% ora mostra un calo minore di noi. Sono passati due anni e la produzione industriale italiana è a -20% rispetto ai livelli di inizio 2008 2) è una situazione tragica per un paese come il nostro che vive di export e indica che in questi due anni abbiamo perso anche quota di mercato perchè gli altri perdono meno e stanno migliorando un poco di più di noi. L'euro a 1.45 per l'Italia è una palla al collo con cui le industrie esportatrici affondano. Notare anche che le variazioni sono ora leggermente positive rispetto ai mesi precedenti, ma in pratica negli ultimi tre mesi siamo piatti, ci siamo solo stabilizzati a livelli bassi Ieri c'era sul Wall Street Journal un pezzo sulla situazione che resta debole per le piccole imprese, cioè tutti i miglioramenti sono sul versante banche e grande imprese e fiducia e spese dei consumatori, in parte, ma le piccole europee sono sempre a terra. Portava quattro esempi di imprese piccole europee con l'acqua alla gola in Europa. Tre su quattro erano in Italia
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