BRI: scricchiolano i Cds, ma nel complesso vola il mercato Otc

BRI: scricchiolano i Cds, ma nel complesso vola il mercato Otc Il mercato dei derivati sul credito ha subito una contrazione nella prima metà del 2009, spinto al ribasso dall’onda lunga della peggiore crisi finanziaria dagli anni Trenta...

Il mercato dei derivati sul credito ha subito una contrazione nella prima metà del 2009, spinto al ribasso dall’onda lunga della peggiore crisi finanziaria dagli anni Trenta. A riferirlo è stata, ieri, la Banca per i Regolamenti Internazionali, che ha specificato come il segmento dei credit-default swap, i particolari strumenti finanziari che proteggono gli investitori contro le potenziali perdite, sia sceso del 14% (a causa della copertura record di 36 mila miliardi nei primi sei mesi dell’anno).

Gli investitori, dunque, si stanno allontanando dai credit-derivatives. Dopo i collassi di Lehman Brothers e il salvataggio di AIG - riferisce l’agenzia Bloomberg - sono stati alimentati infatti i timori sulla possibilità che le controparti possano non onorare i contratti. «L’attività nella prima metà dell’anno è stata stagnante, con i mercati del credito che sono ancora in difficoltà», ha spiegato gli analiste della BRI, Jacob Gyntelberg, Karsten von Kleist e Carlos Mallo.

Secondo l’istituto di Basilea, invece, a crescere è stato il volume complessivo dei prodotti derivati legati ai mercati over the counter (Otc). Il settore ha registrato un +10% dall’inizio dell’anno, raggiungendo un giro d’affari pari a 605 mila miliardi di dollari, dopo la contrazione subita della seconda metà del 2008. L’incremento è stato guidato soprattutto dai derivati sui tassi d’interesse, che hanno fatto segnare una crescita del 13% a 438 mila miliardi di dollari.

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