Le assistenti di volo della compagnia aerea spagnola chiedono la corresponsione delle spettanze arretrate e posano nude per un calendario.
Era fine dicembre quando scattò la protesta dei viaggiatori nell’aeroporto madrileno di Barajas. La compagnia aerea spagnola Air Comet sospese i voli per ragioni finanziarie e centinaia di passeggeri rimasero a terra costretti a rinunciare alle vacanze. Air Comet, di proprietà del presidente della Confindustria spagnola Gerardo Diaz Ferràn, assicurava i collegamenti tra la capitale spagnola e il Sud America. La sospensione dell’attività era stata decretata da un tribunale in seguito al ricorso di una banca tedesca, la Nordbank locatrice degli aerei, seguito dal ritiro da parte del ministero dello Sviluppo iberico della licenza per operare La compagnia non pagava da mesi gli stipendi ai suoi 640 dipendenti, che ora rischiano tutti il posto di lavoro. Così era dovuto intervenire il governo spagnolo per garantire il Natale a casa a circa 7000 clienti, stanziando sei milioni e trecentomila euro.
NUDE ALLA META - Ora però, i lavoratori di Air Comet non sono disposti a rischiare di vedere la loro situazione nel dimenticatoio. Da mesi sono senza lavoro e alcuni devono ricevere ancora otto o nove buste paga. Così, l’ultima iniziativa di cui i media continuano a parlare è stata la pubblicazione di un calendario dove posano nude 10 assistenti di cabina fra più di 600 dipendenti della società.”Lo abbiamo fatto per rivendicare i nostri diritti e il denaro che ci deve Gerardo Díaz Ferrán, il suo socio Gerardo Pascual e l’amministratore delegato della società, Ignacio Pascual“, afferma Adriana, una delle hostess che appaiono sul calendario.”Quello che vogliamo è che si liberino della Compagnia per far fronte a questa situazione“, aggiunge. I lavoratori denunciano il fatto che non possono lavorare a tempo pieno in un’altra società fino a quando il giudice non avrà ha concluso il concorso dei creditori, che dovrebbe avvenire in giugno. “Nel mio caso non sono riuscita neanche ad ottenere la disoccupazione. Mentre Díaz Ferrán ha ottenuto che Caja Madrid gli ampliasse il credito, sappiamo pure che quel denaro non è stato usato per saldare i debiti della società“.
NESSUN ACQUIRENTE - Ma la situazione è molto più complessa se tre mesi dopo la chiusura, la compagnia aerea ha presentato un concorso volontario del debito prossimo ai 130 milioni di euro. La società ha perso tre mesi ai sensi dell’articolo 5.3 della legge fallimentare a negoziare le modalità di pagamento con i creditori. Tra di loro c’è HSH Nordbank, per la mancata copertura di più di 17 milioni di euro derivanti dalla locazione di aeromobili. I comproprietari di Air Comet, Gerardo Diaz Ferran e Gonzalo Pascual, non sono stati finora in grado di stabilire il piano di pagamenti dopo i primi tre mesi di tempo e stanno cercando di evitare di arrivare al quarto mese dopo il fallimento dei negoziati. Solo 15 giorni fa, Díaz Ferrán ancora affermava pubblicamente la sua intenzione di rilanciare l’azienda.
IL DEBITO - Air Comet ha un debito totale di circa 100 milioni di euro. La società deve 16 milioni di euro alla Seguridad Social ( la Previdenza), più di sette milioni di euro per stipendi non pagati ai 640 dipendenti e un numero imprecisato di soldi ai fornitori di carburante. A tali importi si aggiunge il debito di 6,3 milioni di euro, contratto con il Ministero dei Lavori Pubblici che durante le vacanze di Natale aveva dovuto assicurare il trasferimento di circa 7.000 clienti rimasti letteralmente a piedi dopo la chiusura della compagnia aerea. I sindacati, sono fiduciosi del fatto che l’azienda rispetti la promessa di vendere il materiale di manutenzione per pagare i salari dei lavoratori non coperti da Fogasa (Fondo di garanzia), ma evidentemente le hostess non ci credono. E intanto si spogliano.
http://www.giornalettismo.com/archives/57515/air-comet-paghi-spoglio/
Nessun commento:
Posta un commento