H1N1 e vaccini, partono le inchieste sull’ Oms

Economiadi Teresa Scherillo (makia)
pubblicato il 13 gennaio 2010 alle 07:39 dallo stesso autore - torna alla home

L’ Organizzazione mondiale della Sanità ha deciso di discutere della gestione dell’ emergenza sanitaria dopo la decisione del Consiglio Europeo di vederci chiaro sull’allarmismo diffuso.

L’OMS ha annunciato che un gruppo di esperti indipendenti analizzeranno i provvedimenti presi per contrastare la pandemia dell’ H1N1. Il tentativo è logo oms H1N1 e vaccini, partono le inchieste sull’ Omsquello di ribattere alle accuse per aver lanciato un allarme esagerato sui rischi nei riguardi della malattia, agendo in collusione con l’industria farmaceutica al fine di incrementare le vendite di vaccini o di trattamenti antivirali.

L’ACCUSA - L’OMS si è pronunciata ieri dopo che il Consiglio d’Europa aveva annunciato che il mese prossimo si discuterà della gestione della crisi sanitaria. Il presidente della commissione Sanità dell’Assemblea parlamentare, Wolfgang Wodarg, ha promosso infatti un’ iniziativa al fine di indagare il possibile ruolo delle aziende farmaceutiche. Wodarg, medico epidemiologo, ha scritto sul suo sito web: ”L’OMS, in collaborazione con alcune importanti aziende farmaceutiche e dei loro scienziati, ha ridefinito il livello di pandemia e ha ridotto la soglia di allarme. Questi nuovi standard hanno costretto i politici della maggior parte dei paesi a rispondere immediatamente e a firmare accordi commerciali per acquisire vaccini contro l’influenza e spendere così milioni di dollari per far fronte allo scenario allarmante che Big Pharma, i media e l’ OMS stavano diffondendo”. La portavoce dell’ Organizzazione, Fadela Chaib ha dichiarato: “Ci aspettiamo le critiche, ma anche la possibilità di discuterle. Prossimamente esperti esterni valuteranno il nostro lavoro e la nostra gestione della risposta al virus AH1N1“. Anche se non ha precisato quando si inizierà questa indagine della commissione. Chaib ha aggiunto “siamo aperti a consigli che possano migliorare il nostro lavoro” e ha promesso che il risultato delle indagini sarà reso pubblico.

LA DIFESA - Le accuse, che non sono nuove, si concentrano su una presunta ridefinizione della situazione di pandemia effettuata dall’OMS a maggio dello scorso anno (l’annuncio di una pandemia era del mese di giugno). Secondo i protocolli che sono stati stabiliti, quando si diffuse l’ultima epidemia in ordine temporale, cioè l’aviaria, l’allarme scattava  H1N1 e vaccini, partono le inchieste sull’ Omsquando c’è un virus che si diffonde facilmente tra persone provenienti da due o più aree geografiche (una divisione che corrisponde a caratteristiche generali dei continenti). Il punto di discussione è se sia sufficiente che la malattia si trasmetta facilmente o se ci sia bisogno che sia anche grave. E poiché l’influenza non presentava maggior mortalità rispetto a quelle stagionali, questo avrebbe messo l’OMS sotto i riflettori degli ispettori. Già il 3 dicembre, sul suo sito web un documento affermava che: “L’ OMS è a conoscenza di alcune preoccupazioni, espresse dai media, sui presunti legami di esperti dell’ Organizzazione con consulenti per l’industria farmaceutica che potrebbero influenzare le loro decisioni, in particolare quelle relative alla pandemia“. Il testo concludeva considerando le critiche “comprensibili, ma infondate“. “L’ OMS ha costantemente affermato che l’impatto della pandemia influenzale era moderato. E ha più volte ricordato alla comunità medica, al pubblico e ai media che la stragrande maggioranza dei pazienti soffrono di una forma lieve con recupero stimato in una settimana, anche senza bisogno di trattamento. Sebbene i virus dell’influenza siano imprevedibili, questo impatto moderato dovrebbe continuare per tutta la durata della pandemia“.

LA PARTE LESA - Sulla stessa lunghezza d’onda, il direttore dell’agenzia, Margaret Chan, che ha affermato di non aver mai avuto dubbi sulle azioni intraprese e che ripeterebbe tutto. E subito si registra la corsa ai distinguo dei governi europei che si ritrovano con gli stock di vaccini invenduti e le spese sanitarie fuori controllo. La prima è Trinidad Jimenez, ministro della Sanità spagnolo, la quale ha subito ribadito che “il virus esiste, il virus ha causato morti, e un alto tasso di infezione tra la popolazione, vi era una grande preoccupazione, perché non sapevamo come si sarebbe comportato, così il nostro dovere in quanto autorità sanitaria è stato di prendere tutte le misure necessarie per far fronte a qualsiasi scenario”. Dalle nostre parti, ricordiamo solo la confusione con la quale è stato affrontato l’argomento.L’OMS ha comunque scartato l’ipotesi di revocare l’allarme pandemia. Si tratterà di aspettare ancora un anno per poter confermare che l’influenza cosiddetta suina avrà smesso di provocare danni. Soprattutto quelli alle tasche dei cittadini, aggiungiamo noi.

http://www.giornalettismo.com/archives/47143/h1n1-partono-inchieste-sull%e2%80%99/

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