CORPORAZIONI E IMPIANTI CEREBRALI, NON SONO TANTO LONTANI

di Troyano “A Pittsburg, l’ Intel Corporation sta lavorando seriamente allo sviluppo di impianti cerebrali che permettano alle persone di navigare su internet, controllare piccoli gadgets e altre azioni concrete che fino a pochi anni fa potevano essere considerate come illogiche o improprie dell’essere umano”. Con la massiccia connettività wireless a Internet, lo sviluppo delle nanotecnologie, e le recenti connessioni della biologia e dell’informatica, si comincia ad intravedere quanto semplice sarà nel futuro ricreare una realtà virtuale, dove gli esseri umani passeranno da uno stato “selvaggio” e naturale ad uno virtuale. Gli studi con cervelli di topi connessi a computer, più l’informatica quantica, fanno presagire che a breve si possa cominciare a costruire letteralmente l’ Intelligenza Artificiale. Nel campo della medicina questi impianti potrebbero risultare molto benefici per persone che soffrono di paralisi, dato che aprirebbe loro una finestra sul mondo. Il pericolo, come la fantascienza e i romanzi avvertono, è nello sfruttamento politico di questa tecnologia da parte di potenti corporazioni mondiali. Opere come “1984”, i films Matrix, Gamers, Fortezza Infernale e altri del genere cyberpunk nelle loro storie spiegano perfettamente dove si punta, verso un sistema onnipresente e centralizzato. Attualmente stiamo vedendo come Google si affretta a diventare una megacorporazione del futuro, comprando alla concorrenza (Blogger, Youtube), rendendo dipendenti gli utenti del suo sistema di pubblicità, monopolizzando la ricerca d’informazione, e diventando il più grande data-base della storia, conservando quasi assolutamente tutto. I tentacoli di Google acquistano tutto quello di cui hanno bisogno per crescere... Il potere dell’informazione che possiede Google è incalcolabile a livello di moneta e politicamente può finanziare gli sviluppi tecnologici rapidamente (Come Chrome che supera tecnicamente Firefox-IE) e battere qualsiasi avversario con semplicità. In sintesi, le Corporazioni di Software dominanti con possibilità di un futuro espansionistico si contano su una mano, le conservatrici che sono in lento decadimento, Microsoft, IBM, e l’ascesa dell’ “open source” liberale di Google, Canonical e Novell. In materia di hardware, (soprattutto Intel, Nvidia) ancora rifiuta una mutua convivenza per le relazioni carnali verso Microsoft. Ma il nuovo paradigma, il “modello Chrome”, vale a dire il computer nella nube, dove deboli clienti lavorano connessi a remoti e potenti server, sembra picchiare ogni giorno di più il classico paradigma conservatore di IBM- Microsoft che consiste nel vendere potenti pc e software. Logicamente, il modello di Microsoft ha molte radici in comune con il mercantilismo, il monopolio, la pura e semplice ambizione di vincere in quantità. Invece Google è per un sistema più moderno, non si fa pagare il suo software, professando gli ideali di difesa di un “libero mercato”, chiaramente, per semplice convenienza dei propri affari. In altre parole, Google non potrebbe competere e battere Microsoft utilizzando le stesse regole, così, naturalmente in una situazione di debolezza, ha dato un calcio alla scacchiera e adesso guadagna mettendo altre regole nel mercato. Google non è stupido, ogni passo che ha fatto lo ha fatto intelligentemente, dalla sua trincea e per il fatto di essere un nuovo impero che conta su moltissimi talenti e “tutta” l’informazione, ha picchiato, lentamente, l’impero di Microsoft, cominciando come un semplice server e usando un software Open Source…..Sta rivendicando a settori della borghesia che vogliono ottenere fetta troppo grande in questo mercato del futuro, quindi il suo supporto strategico per Mozilla, ed ora il suo stretto rapporto con Canonical. La connettività massiva è qualcosa che perseguirà Google prima o poi, ogni cliente interconnesso a lui è un visore ed un potenziale consumatore il proprio portafoglio di sponsor (Google Adsense), settore prospero dato che le aziende vedendo una simile quantità di utenti, puntano ogni giorno di più sui loro annunci. Gli utenti, senza rendersene conto, sono stati catturati nella rete di Google, dalla creazione di un blog su Blogger, guardando Youtube, l’uso della posta Gmail, navigando su Chrome, ricercando mappe satellitari su Google Maps, anche con le conferenze Gtalk, i Google Groups, l' editing di documenti in Google Docs e guardando le notizie del mondo su Google News. Non solo Google lavora già ad un sistema operativo proprio, Chrome OS, e per cellulari Android, ma anche ad un linguaggio di programmazione il “Go”, in un migliore protocollo per il Web, “SPDY”, ed un sistema GPS proprio. L’impero di Google si espande a velocità crescente, i guadagni sono esorbitanti. A poco a poco con il reinvestimento delle entrate, a Google si sono aperte le porte per collegare direttamente i suoi “utentii e clienti”. Probabilmente soffocando la concorrenza e regalando modem wireless usb, offrendo pc molto economici, o i più noti "Netbooks", che forse in un futuro potranno essere collegati tra loro a qualche nodo vicino a casa, alla rete senza fili WiFi o Google.Rete nella quale potrebbe offrire vantaggiper i suoi servizi, includere tipi di pagamentoo, se volesse, rendere esclusivi l'uso dei servizi in questa rete. In questo modo Google potrebbe cancellare, con la semplicità che gli è propria, i parassiti intermediari del gioco, residui del “ vecchio mercato”, stiamo parlando dei fornitori classici di internet, costosi e religiosamente a carico degli utenti per la connessione a Internet classica. Senza intermediari, Google finanzierà nuovi clienti, e attraverso i suoi servizi e gli introiti pubblicitari potrebbe mantenersi autonomamente; è possibile che ricorra anche a servizi con opzioni di pagamento per miglioramenti nel caso avesse bisogno di un flusso monetario veloce. E’ un modo moderno di guadagnare pubblico, il suo portafoglio di sponsor, intrappolandoli nei suoi servizi, di tendenza monopolista. Attualmente soffriamo il vecchio mercato, caratterizzato dall'alto costo della telefonia mobile, televisione via cavo o satellite. In altre parole il gioco di Google sarà quello di liberalizzare, monopolizzare con una nuova forma di mercato. Il circolo ha la sua logica, avrebbe clienti economici, con il mercato realmente in massa e mondiale della pubblicità su internet, che monopolizzerà in questa rete. L’informazione ed i processi sarebbero in lontani e giganti datacenter di Google. Questo probabilmente aprirà il mercato d’internet e la pubblicità a settori di classe media, incentivando la creazione di contenuti (comunità, portali, blog, video, ecc), a volte pagando e altre inconsciamente (cioè senza remunerazione). Parallelamente c’è la resistenza della sinistra verso questo nuovo Impero tecnologico. Soprattutto la minoranza di usuari e hackers come quelli del Software Libero, vale a dire, il gruppo di sostenitori al mondo GNU, è probabile che formino un partito politico, anche senza nominarlo e negandolo. Come, per esempio, in Europa sta succedendo con il Partito Pirata, difensore della libera cultura della conoscenza e del copyleft. Anche se la produzione del General Intellect (cioè la comunità che produce Linux e GNU) è sistematicamente rubata dallo sfruttamento di questi piani dalle Corporazioni, principalmente dal nuovo mercato liberale (caso Novell, caso Google, ecc). Fortunatamente per l'umanesimo, la coscienza e la libertà degli esseri umani, le contraddizioni del mercato, condannato per la sua genesi, ha accresciuto la consapevolezza nella lotta. Lo sviluppo di questa storia cadrà nelle offerte della politica di classe e delle crisi cicliche economiche. Fonte: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=95811 Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di Vanesa

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