Euro a 1,80?

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Molti si stanno affannando a celebrare la morte dell’euro. Noi non siamo d’accordo e andiamo controcorrente. Con l'ipotesi che circola attualmente, l’euro verrebbe meno al ruolo per cui è stato creato, cioè traghettare i potenti, gli speculatori, i mafiosi, su di un’altra valuta perché il dollaro ormai non è più sostenibile a causa delle cure di Greenspan prima e di Helicopter Benrnanke, soprannominato così per la sua famosa dichiarazione di stampare e distribuire dollari dall’elicottero se fosse stato necessario. A giudicare dalla incredibile produzione di massa monetaria dell'ultimo periodo, ha tenuto fede alle promesse.

Adesso l’impero di carta sta per crollare sui suoi stessi abusi, non prima però che chi conta si sia messo in salvo e a questo scopo è stato creato l’euro.

Per la sua creazione si è pagata una cambiale alla Germania, data dalla ricompensa per aver accolto la Germania dell'Est a sue spese e aver così fatto crollare l'Unione Sovietica, consentendogli di annettere gli altri paesi, non militarmente, ma finanziariamente agganciando le valute nazionali ad un euro costruito come un guanto sul marco tedesco e mettendo parametri strettissimi ai paesi in modo che le quote di esportazione sarebbero cadute tutte, come pere mature, nelle mani della Germania.

In questo periodo però si doveva ultimare il passaggio all’euro, ma il dollaro stava sprofondando e nessuno dava più credito alla valuta americana, ed era chiaro a tutti che l’America non poteva continuare a farsi finanziare dai creditori, Cina in particolare e allora si è spostato l’attenzione su alcuni paesi più deboli nell'area euro a causa del loro debito e dell’affanno per mantenere assurdi parametri imposti dai trattati. il tutto naturalmente per permettere di ultimare il traghettamento verso l'euro; finita questa fase si lascerà il dollaro alla sua sorte.

Il temporaneo indebolimento dell'euro incontrava anche il favore della Germania che così aumentava il suo vantaggio riuscendo ad esportare in tutto il mondo e prendere così risorse importanti per il proprio risanamento. Questo può spiegare anche l'atteggiamento intransigente della Germania che così facendo ha protratto e aumentato l'indebolimento dell'euro favorendo i suoi conti con l'estero. La bce dal canto suo ha trovato il modo, vedi i pacchetti per salvare l’area euro, per imporre misure draconiane a quei paesi in difficoltà indirizzandone le scelte e quindi di fatto impossessarsene definitivamente.

Secondo il nostro parere oggi siamo molto vicini alla fine del passaggio dal dollaro all'euro e prossimi ad un nuovo e potente rafforzamento dell'euro.

Questo lo deduciamo dal fatto che molto probabilmente è finito il ciclo decennale dell’euro e il doppio minimo costituisce una poderosa figura rialzista che, se confermata, farebbe iniziare il nuovo ciclo decennale per l’euro.

Questo molto probabilmente porterà anche beneficio temporaneo alle borse europee che beneficeranno di investimenti da chi detiene dollari a causa del beneficio del cambio e permetterebbe alle borse di mettere in atto una distribuzione, in parole povere vendere agli ultimi allocchi, con tutto il rispetto per il simpatico animale, prima di un nuovo e definitivo crollo.

In questa fase si prospettano anni in cui questo sistema economico basato su debito, avidità, egoismo, paura e sopraffazione vedrà il suo termine. A noi la difficile responsabilità, data dalla conoscenza dei meccanismi economici e finanziari, di creare i presupposti, partendo dal basso e specialmente agendo sulle nostre economie locali, affinché il nuovo ciclo che inizierà presumibilmente nel 2013, abbia fondamenta totalmente diverse.

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