Disoccupazione record: la crisi c’è e si vede

Economiadi Carlo Cipiciani (Comicomix)
pubblicato il 8 gennaio 2010 alle 11:47 dallo stesso autore - torna alla home

I nuovi dati sul mercato del lavoro in serie mensile di novembre mostrano un ulteriore peggioramento rispetto al record negativo di un mese fa. Mettendo a nudo che non basta la cassa integrazione: bisogna passare dalla difesa dell’esistente al rilancio delle politiche del lavoro

L’Istat ha diffuso i nuovi dati su occupazione e disoccupazione del mese di novembre 2009, che segnalano una nuova riduzione del numero di lavoratori dopo il record storico del mese di novembre di 2 milioni di disoccupati.

OCCUPATI E DISOCCUPATIDisoccupati Disoccupazione record: la crisi c’è e si vedeL’anno si chiude in bellezza, anche se mancano i dati di dicembre che avremo tra un mesetto. Il tasso di disoccupazione a novembre ha raggiunto l’8,3%, il dato più alto da aprile 2004. A novembre 2008 il tasso di disoccupazione si era attestato al 7,1%. Le persone in cerca di occupazione nel mese erano 2.079.000, cioè 313.000 in più rispetto ad un anno prima e 30.000 in più rispetto ad ottobre. L’occupazione a novembre è ulteriormente diminuita di 44 mila unità, ed è di 389 mila unità inferiore a quella di un anno fa, un calo dell’1,7%. Il calo degli occupati nei primi nove mesi del 2009 è stato di 237 mila uomini e di 96 mila donne, per un totale di 335mila persone. Le persone in cerca di occupazione sono invece aumentate nei primi nove mesi dell’anno di 320 mila unità, 191 mila uomini e 129 mila donne. Il tasso di inattività segnala piccole variazioni congiunturali, ma significative su base annua, segno che c’è gente che è uscita dal mondo del lavoro. Oltre ai dati sul lavoro, occorre infatti tenere conto dei tantissimi operai ed impiegati in cassa integrazione, che da un punto di vista statistico risultano occupati.

LA CASSA INTEGRAZIONE – Il dato diffuso ieri dall’Inps segnala che nel 2009 le ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) sono aumentate del 311,4% rispetto all’anno precedente passando da 223 a 918 milioni. Stupefacente l’interpretazione dei dati del Presidente dell’Inps Mastropasqua, che sostiene che la causa di quest’aumento sarebbe dovuta soltanto all’estensione della platea dei beneficiari, mentre invece questo fatto spiega solo in parte l’esplosione della cassa integrazione, che è invece dovuta alla crisi economica. Ma a parte questo, occorre riflettere sul fatto che 918 milioni di ore significano, all’incirca, 500 mila lavoratori su base annua, anche se il dato va depurato del tasso di non utilizzo delle ore richieste. Anche così, siamo ad una platea di circa 350 mila lavoratori a zero ore in un anno. Che si aggiungono a quelli che hanno ufficialmente perso il posto.

SERVONO AZIONI CONCRETE – Fino ad ora la crisi si è scaricata solo in parte sul mercato del lavoro, grazie alla cassa integrazione. Ma nessuno può prevedere se questi lavoratori in futuro torneranno al loro posto: lo spostamento delle richieste da Cassa integrazione Ordinaria (crisi congiuntale) a StraordinCassintegrati1 Disoccupazione record: la crisi c’è e si vedearia (crisi strutturale) non promette niente di buono. E tutti, governo incluso, prevedono un 2010 dove i livelli occupazionali peggioreranno ancora. I soldi per finanziare gli ammortizzatori sociali, dice il Governo, ci sono. Forse, ma intanto non coprono tutti, come da tempo dicono gran parte degli esperti: il punto debole della strategia di difesa dei posti di lavoro seguita fino a questo momento, cioè difendere solo i posti di lavoro “fissi” di chi ce l’ha già da anni, penalizza i giovani ed ingessa il mercato del lavoro. E comunque non si può prorogare all’infinito questi strumenti. Come segnala l’Istat, nei primi nove mesi del 2009, il rapporto deficit/pil, è quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno prima e il pesante deterioramento dei conti pubblici ridurrà sempre più i margini di manovra del governo. E in ogni caso non è così che si esce dalla crisi. Serve anche l’ottimismo, ma servono soprattutto azioni concrete.

http://www.giornalettismo.com/archives/46503/disoccupazione-record-occupazione/

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