L'occhio di Ivan, gli allocchi ed i gufi

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Pubblicato da Pietro Cambi alle 17:11 in

allocco

E' curioso ma, da quando si è scatenato il babbo di tutti gli uragani, di tutte le tempeste finanziarie. gli uragani veri, quelli a cui si da un nome femminile, perchè all'inizio sono solo delle semplici tempeste tropicali, che poi "crescono", ma qualche volta anche maschili, si sono diradati in maniera anomala.

Resta il fatto che ogni uragano che si rispetti ha il suo vortice depressionario, alias Occhio del ciclone e che noialtre Cassandre siamo specializzate in chiamare cosi ogni momentaneo calo del vento.

Personalmente, voglio fare un poco di outing, ho gridato già due volte all'occhio del ciclone, vaticinando sconquassi successivi. Rileggendo quei due post, tuttavia, devo dire che NON erano del tutto sbagliati o esagerati.

Ponevano problemi reali, che in seguito si sono, almeno parzialmente, manifestati.

Solo che, con ogni probabilità, le cose sono sempre più complicate di quanto si possa descrivere in un post di un paio di migliaia di battute.

Inoltre, mi sembra normale, in ua situazione in cui la componente psicologica è diventata fondamentale ai fini della tenuta dle sistema, il pervasivo tam tam die media ha un influsso che probabilmente non aveva avuto nelle crisi precedenti.

Resta il fatto che ormai quelli che hanno il coraggio di chiamare il lupo con il suo nome non mancano, perfino nei più paludati media finanziari.

Pur non rivelandomi niente di nuovo, si veda i miei due vecchi post, mi ha in ogni caso colpito questo articolo del titolatissimo Wall Street Journal.

In quell'articolo si leggono cose che finora avevamo letto solo sui siti più "catastrofisti", con frasi che solo le Cassandre più invereconde avevano osato vergare.

Pare di capire che si attende l'arrivo di Ivan, il terribile e che siamo solo nell'occhio, per l'ennesima volta, di un ciclone.

Ad esempio "The exploding size of that burden suggests that, short of devaluing the dollar and taking a large bite out of the middle class through inflation and taxation, there is no way to ever pay down that bill."

"la dimensione esplosiva di quel fardello ( il Debito Pubblico, ndt) suggerisce che, a parte svalutare il dollaro e dare un grosso morso alla "middle class" attraveso l'inflazione e la tassazione, non c'e' alcun modo di ripagare quel Debito".

Ed ancora "As of Sept. 30, 2009, the national debt was almost $12 trillion and interest on that debt was $383 billion for the year"

"the 2009 budget deficit to be almost $1.4 trillion (about 10% of GDP). In August, the White House Office of Management and Budget (OMB) estimated total government revenues at about $2 trillion. The revenue estimate included $904 billion from individual income taxes. This means the cost of interest on the debt represented more than 40 cents of every dollar that came in from individual income taxes."

"A Settembre 2009 il debito pubblico era di quasi 12 triliardi di dollari e gli interessi su quel debito erano di 383 miliardi di dollari l'anno"

"Il deficit di bilancio 2009 è di quasi 1300 miliardi di dollari (circa il10 del PIL) nel 2009 (come avevo scritto in un post precedente, ndt), l'ufficio del bilancio e delle finanze ha stimato che gli introiti statali totali sono di circa 2000 miliardi di dollari l'anno, di cui 904 dalle tasse sui redditi"

"Questo vuol dire che il cost degli interessi sul debito rappresenta piiu' del 40% di ogni dollaro che arriva dalla tassazione dei redditi."

Si prevede che nei prossimi dieci anni il debito pubblico americani possa quasi raddoppiare arrivando a 23.000 miliardi di dollari, ovvero il 164% del PIL attuale e, FORSE il 150% del PIL di allora.

Gli USA, qundi, supereranno di slancio il NOSTRO indebitamento pubblico ed a questo sommeranno il loro IMMANE indebitamento privato, con la conseguenza che NON potranno essee i cittadini americani a finanziare lo Stato, a "comprare" il debito ma dovranno continuare a farlo investiotri stranieri.

Impossibile, imporbabile. Anche perchè, dice l'articolo, questa è una visione ROSEA, un "BEST CASE", visto che prevede una infalzione BASSA, che è, pe i motivi accennati, improbabile.

Si ricorda che in un caso con molte analogie con lattuale, sotto la Presidenza Carter, gli interessi sui titoli di stato arrivarono al 15% .

L'articolista prosegue dicendo che è ragionevole che gli attuali bassissimi interessi, sui cui si basano le stime, ariveranno facilmente a triplicare, con le conseguenze del caso.

Se gli americani non si daranno una mossa, ed in fretta, conclude, "In stark but simple terms, unless Americans are made aware of this financial crisis and demand accountability, the very fabric of our society will be destroyed"

"in termini brutali ma semplici, a meno che gli americani non acquisiscano consapevolezza di questa crisi finanziaria e delle richieste contabili future, la stessa struttura della nostra società sarà distrutta."

Il Debito, come un buco nero, si divorerà l'interezza degli introiti dello Stato, li distribuirà a chi ha investito in dollari, per la stragrande maggioranza stranieri e la sanità. l'assistenza sociale, l'educazione, le forze armate, andranno finanziati con ulteriori prestiti, in un circolo vizioso che può solo portare al default dello Stato, all'inflazione galoppante o a tutti e due, in uno scenario tiipo Weimar.

Infine, afferma l'autore, non basta sperare che gli elettori rimeterranno le cose a posto, bisogna impegarsi attivamente per rendere consapevoli tutti dell'urgenza di rimettere a posto ORA i conti pubblici.

Beh, che dire, un bel gufaccione all'attacco, non trovate?

Di che arruolare il WSJ nelle nostre sparute quanto agguerrite file di Cssandre, no?

Eh, si, certo, peccato che si rischi di fare la figura degli allocchi, piuttosto che quella dei gufi.

Infatti il vero nocciolo e motore primo non mosso dell'articolo sta in questa frase:

"It is against this background that Washington is now debating whether to create social programs it can't afford."

"E' contro questo background che Washington sta ora dibattendo se creare programmi sociali che non può permettersi"

Ahhh, ecco , te pareva ( direbbe Debb), tutta 'sta pappardella per tirare il crocione addosso a 'sto disgraziato di Presidente cripto-comunista...

Ma risparmiare due dollari, facendo a meno di qualche sommergibile nucleare e di qualche F 22, no, almeno "concettualmente"?

Per il WSJ no, evidentemente.

Sappiatelo o' Americani: se il mondo vi cade addosso la colpa è del "medi-care"

http://crisis.blogosfere.it/2009/12/locchio-di-ivan-gli-allocchi-ed-i-gufi.html

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