Macché droga, armi e schiavi. Ora la mafia vuole il petrolio.

Gen 1011

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Pubblicato da Debora Billi alle 12:54 in Current Affairs

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La notizia risale al mese scorso (non che ciò la renda "vecchia"), ma a me pare attualissima visti i fatti di cronaca che in Italia hanno riportato la mafia sulle prime pagine.

Ecco cosa raccontava a Dicembre il Washington Post:

(In Messico) i trafficanti di droga, usando sofisticate tecniche di perforazione, chilometri di tubi in gomma ed un'intera flotta di autocisterne rubate, hanno prelevato oltre 1 miliardo di dollari di petrolio dagli oleodotti messicani negli scorsi due anni.

Cosa ne hanno fatto? Lo hanno rivenduto oltreconfine a compagnie statunitensi che, pur conoscendone la provenienza illecita, sono state ben felici di risparmiare sul prezzo del greggio. Secondo il governo messicano, i cartelli della droga stanno spostando il loro interesse sul petrolio e rappresentano una minaccia crescente per i già evanescenti introiti petroliferi del Messico.

Sappiamo che non è una novità che il petrolio venga rubato. Succede ogni giorno in Iraq, dove tali traffici sono consentiti dalla situazione di caos perenne; in Nigeria, dove la povertà della popolazione è tale che si spilla petrolio dagli oleodotti per cucinare o scaldarsi. Ma che la delinquenza organizzata si risolva ad investire grandi somme per trafficare petrolio è forse una novità che lascia molto capire della vera situazione.

Dice un governatore locale:

Gli Zetas (un cartello molto potente) rappresentano un governo parallelo. In pratica, sono i proprietari di vasti tratti di oleodotti, dalle autostrade fino alla porta delle compagnie petrolifere.

Certo in Italia non si produce petrolio. Ma a pensarci bene, non si producono neanche cocaina o oppio: eppure, le mafie nostrane ne hanno fatto un business globale. Ci sono molti modi di investire illegalmente nel greggio. Inoltre, non è sufficiente che il petrolio salga occasionalmente di prezzo, per attrarre l'attenzione della mafia al punto da investirci su: occorre che le prospettive di guadagno, come per la droga o le armi, siano buone anche per un futuro a medio e lungo termine.

Persino i mafiosi, allora, sanno qualcosa che noi non sappiamo.

http://petrolio.blogosfere.it/2010/01/macche-droga-armi-e-schiavi-ora-la-mafia-vuole-il-petrolio.html

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