Usa, fallimenti bancari a quota 140: altri 7 default nel weekend

Usa, fallimenti bancari a quota 140: altri 7 default nel weekend Altri sette istituti di credito sono state chiusi dai regolatori nel corso del weekend, portando il totale dei default registrati dall’inizio dell’anno a 140, cifra mai raggiunta negli ultimi 17 anni...

Non accennano a diminuire i fallimenti bancari negli Stati Uniti. Altri sette istituti di credito sono state chiusi dai regolatori nel corso del weekend, portando il totale dei default registrati dall’inizio dell’anno a 140, cifra mai raggiunta negli ultimi 17 anni. Una tendenza che, nonostante il miglioramento dei fondamentali economici degli Usa, non riesce a cambiare: la stessa Federal Deposit Insurance Corp. ha infatti spiegato che nei prossimi mesi sono previste nuove chiusure.

I sette istituti falliti possedevano asset per un valore complessivo pari a 14,4 miliardi di dollari ed erano presenti in sei Stati americani. Due di essi - i più grandi - erano californiani: Federal Bank of California di Santa Monica (i cui asset e depositi sono stati rilevati da OneWest Bank) e Imperial Capital Bank di Beverly Hills, acquisita da City National Corp. Il caso di Federal Bank è il più pesante per il sistema bancario degli Usa: la banca possedeva asset per 6,1 miliardi di dollari e depositi per 4,5 miliardi (per Imperial, invece, i due dati erano rispettivamente pari a 4 e 2,8 miliardi).

Le altre banche che hanno chiuso i battenti sono la Peoples First Panama City (Florida), la New South Federal Irondale (Alabama), la Independent Bankers’ Springfield (Illinois), la RockBridge Commercial (Georgia) e la Citizens State(Michigan).

Per far fronte ai fallimenti attuali (e a quelli futuri), la Fdic ha aumentato le proprie riserve previste per il 2010 del 56%: l’organismo potrà infatti contare su 4 miliardi di dollari, che serviranno anche ad incrementare il numero di dipendenti di circa 1.500 unità.

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