Decreto interpretativo del default

In internet si parla di “default” della Grecia e prossimamente dell’italia. E sempre con il pressapochismo tipicamente italiota. Diciamolo subito. All’italia, stato MAI sovrano, non verrà concesso un “decreto interpretativo” sul debito pubblico. “Fottere” il mondo intero a mo’ dei napoletani con i mattoni garantiti come autentici videoregistratori. Alla minuscola Islanda, non essendo nell'euro, hanno permesso di tenere un referendum. Giusto per dare un contentino ai “democratici” di tutto il globo. Un po’ come convocare Balotelli in nazionale. In Grecia non la avrebbero consentita un’espressione popolare. Tuttavia, come ho già scritto, la salveranno. In fondo l’economia ellenica pesa veramente come uno scricciolo sul PIL dell’intera zona euro. Diverso per noi. L’ex belpaese raggiungerà a breve i 2000 MILIARDI di euro di debito statale. Ciò che taluni faticano a capire è che quanto un debitore fa default evidentemente il creditore non rivede più i suoi soldi. Esiste un “legittimo impedimento” a che il resto del mondo rinunci a DUE TRILIONI DI EURO per salvare il deretano italico. Se qualcuno vi dovesse una grossa cifra e vi dicesse “stiamo votando in famiglia se ridarti i soldi o no”, voi come reagireste? Cavalieri erranti nel cyberspazio propongono referendum come in Islanda. Da noi? Ma se in italia neanche sui campi nomadi e sulle moschee si possono tenere! A Vicenza il centrosinistra vinse d’un soffio le “comunali” sulla promessa di fare svolgere una consultazione cittadina sulla questione dell’allargamento della base Dal Molin. Subito dopo UN TRIBUNALE composto da giudici eletti da nessuno, quindi fedeli a Washington più che al “popolo italiano”, decretò che il referendum NON si poteva svolgere (1). Per finire, in Val di Susa non si è potuto tenere il referendum sulla TAV nonostante la palese opposizione dei FALSI RIVOLUZIONARI del web artatamente teleguidati dai petrolieri. Una corte costituzionale infiltrata come non mai dai poteri occulti (alla faccia della legge Anselmi sulle società segrete!) casserebbe qualsiasi proposta referendaria in tal senso. Notorio che in italia è “incostituzionale” sottoporre a giudizio popolare i trattati internazionali cui lo stato ha aderito e le leggi di spesa. Mi si consenta di disapprovare chi finge di ignorare questo fatto. Postulando a cuor leggero un “referendum” significa, a mio avviso, essere “fuori di cotenna”. E nemmeno lontanamente immaginabile una fuoriuscita dall’Euro da parte di checchessia. In quest’epoca il fiume della Storia scorre impetuoso verso la globalizzazione. Pensare di tornare indietro sulla moneta unica europea significa “remare” furiosamente controcorrente. Equivarrebbe a bloccare l’immigrazione, innalzare dazi, chiudere internet, dimenticare gli OGM, ravvivare dialetti e culture locali a scapito del “pensiero unico” angloamericano. Del tutto improbabile. Inoltre vi è altro fatto da evidenziare con cura. Le note “elite” conservano molta della loro ricchezza sotto forma di rendita finanziaria anche del debito pubblico italiano. In caso di default questa gente ci rimetterebbe assai di più dei poveracci con 10mila euro in BOT e CCT. Vi pare “ben fatto”? Lasciate che vi dica due o tre cose sul POTERE. Le classi dominanti prima di perdere un solo centesimo (specie dopo il caso Madoff ) sarebbero disposti a scatenare l’”inferno” in terra. Il potere, in italia e ovunque, piega ogni parlamento a legiferare in proprio favore, impedire l’elezione di capi di stato sgraditi, OTTENERE CIFRE IMMENSE di denaro pubblico senza che alcun autorevole “columnist” di organo d’informazione “mainstream” batta ciglio. Filibustieri globali depredano le finanze di stati grandi e piccoli, incamerando ingentissimi guadagni, mettendo all’angolo i governanti costretti a rimediarvi utilizzano le risorse sottratte ai loro cittadini contribuenti. La gente assuefatta agli stravizi, credete possa rinunciarvi a causa di un “referendum”? C’è chi è abituato a fare una cippa dalla mattina alla sera cullandosi nel lusso senza ritegno. Combriccola ”intrippata” negli sport da abbiernti, adusa sbronzarsi con champagne da 5000 euro la bottiglia, giocare in bische privatissime da 25mila euro a puntata (non m’invento nulla). Costoro rinunceranno a tale ebbrezza? I ricchi pretendono i soldi dei miserabili senza pudore, sappiatelo. Non bisogna certo scomodare Ezra Pound per intuire che i politicanti sono al servizio dei banchieri e dei benestanti. Il trucco è semplice. Di questi giorni la notizia che un gruppo di “ricercatori” ha proposto di tassare pizza e bevande gassate per combattere l’obesità (2). Anziché, come parrebbe logico, promuovere l’educazione alimentare oppure costringere i fabbricanti a introdurre sul mercato prodotti con meno grassi, questi “scienziati” auspicano l’introduzione di un’IMPOSTA. Idem la farsa del “riscaldamento globale”, null’altro serviva che a escogitare nuove tasse sull’inevitabile consumo dei combustibili fossili. Gli OGM stessi a consentire l’esistenza solo di sementi “brevettate” dalle multinazionali agroalimentari. Gli introiti incassati attraverso l’entità statuale ben tenute al guinzaglio, tramite diversi meccanismi, giungono a riempire le tasche dei soliti potentati. La Fiat ha incassato l’equivalente di DECINE (forse CENTINAIA) DI MILIARDI di euro ad oggi per aprire stabilimenti al Sud italia. Poi altre valanghe di quattrini VOSTRI per la CASSA INTEGRAZIONE E MOBILITA’. Adesso sta chiudendo gli impianti per trasferire le produzioni in Serbia e Russia. E i lavorati che, sentendosi traditi, hanno inscenato proteste come a Pratola Serra, sono stati fatti prendere a manganellate dai celerini. Il POTERE E’ FINE A SE STESSO, per antonomasia. Guardate in America. Obama ha dato 787 MILIARDI di dollari alle banche, forzieri dei miliardari. “Bonus” milionari a dirigenti e dipendenti continuano a fioccare “fuori stagione” come questa neve marzaiola. Niente sollievo per gli intestatari di mutui subprime, che inesorabilmente perdono la casa, o per i titolari di carte di credito che si vedono affibbiare tassi sempre più alti. E solo a 18 MILIARDI gli stanziamenti per stimolare l’occupazione. Però, badate bene, non si tratta in effetti di soldi disponibili al ceto operaio, ma di “tax break” per le aziende che assumono inoccupati da più di 60 giorni (3). Un risparmio per le imprese, non un vantaggio per i lavoratori. Perfino la Nasa, fiore all’occhiello della tecnologia universale, ha un budget preventivo di soli 18,7 MILIARDI di dollari per il 2010, pure con un incremento del 5% su anno. Tanto da dovere rinunciare ai propagandati piani di “ritorno” sulla Luna. Una piccola idea di cosa è il POTERE. Ciò che succederà in italia è che il “too big to fail” funzionerà finché sarà servito ai poteri forti. Manterranno a galla lo stato-zombie per il tempo necessario ai topi grassi di “abbandonare” la nave che affonda. Abbandonare sta per reinvestire in oro, immobili di prestigio, cliniche private, miniere, terreni agricoli, boschi cedui, partite di metalli rari e simile cosa. Senza dare nell’occhio. Per non provocare una “corsa al bene rifugio” che ne farebbe incrementare violentemente il prezzo generando quella che si suol chiamare “bolla”. Poi la nave affonderà. E VOI ancora a bordo! Con il vostro gruzzoletto di “solidissimi” fondi comuni monetari o obbligazionari che rendono da anni assai meno dell’inflazione! Certi plebei si sentono “aristocratici” della finanza poiché tengono un blog. Dovrebbero astenersi dal diffondere illusorie speranze circa fantomatici “referendum” e invece dare buoni consigli al popolino web-dipendente. Su come procurarsi una “ciambella” di salvataggio prima del naufragio. Sicchè a questo andiamo incontro (4). F. Maurizio Blondet 1 ) http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/base-vicenza-tar/consiglio-stato/consiglio-stato.html 2 ) http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITMIE62806I20100309 3 ) http://www.infowars.com/house-approves-18-billion-job-bill-returns-it-to-u-s-senate/ 4 ) http://www.reuters.com/article/idUSTRE62A2SB20100311

http://falsoblondet.blogspot.com/2010/03/decreto-interpretativo-del-default.html

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