Nov 0924
Pubblicato da Debora Billi alle 11:43 in Clima, Current Affairs
Arriva il meeting di Copenhagen, e pare che molti stiano sparando le loro cartucce. A partire dall'ormai celebre hackeraggio delle email degli scienziati, fino alle proteste OPEC.
Questo bel mondo liberista, che inneggia alla magica mano del mercato, proprio non vuole saperne di mollare i propri guadagni non appena le esigenze cambiano. Chi ha guadagnato finora pretende ostinatamente di continuare a farlo, e se la sua attività non funziona più, per qualsiasi motivo, ebbene che ci pensi lo Stato a sovvenzionare i miliardari in pensione.
L'ultima clamorosa pretesa del genere arriva nientemeno che dall'OPEC. Qualora al vertice di Copenhagen si decida di tagliare i consumi petroliferi per motivi climatici, ebbene gli sceicchi chiedono "una compensazione". In pratica, dobbiamo continuare a mantenerli nel lusso anche se il petrolio non ci serve più.
Non ci credete? Pare impossibile anche a me. Eppure lo riporta il Times. E la cosa più assurda è la motivazione con cui chiedono tali compensazioni: i Paesi petroliferi sarebbero "Paesi in via di sviluppo", e quindi non è giusto bloccare la crescita di queste povere nazioni e dei loro popoli.
Vien quasi da fare la lacrimuccia...
http://petrolio.blogosfere.it/2009/11/povera-opec.html
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