Gli obiettivi di crescita del settore dei biocarburanti creano incertezza sul futuro della domanda di petrolio con il rischio di far diminuire gli investimenti nel segmento dell’oro nero e di determinare un “crunch” dell’offerta entro la metà del decennio. Lo sostiene un rapporto che sarà discusso nel meeting internazionale dei ministri dell’energia in programma questo mese in Messico. Secondo la relazione, preparata da due ex dirigenti di Opec e Iea, un eventuale taglio agli investimenti rischia di rendere i Paesi produttori impreparati ad affrontare il rilancio della domanda che coinciderà con la definitiva uscita dalla recessione.
Sempre secondo il rapporto – citato oggi dal Financial Times – la fissazione di obiettivi ambiziosi che non tengono conto della sostenibilità dell’investimento rischia di generare volatilità nei prezzi così come accaduto in passato. Secondo i critici (ma anche secondo un rapporto della Banca Mondiale a lungo tenuto nascosto), la corsa ai biofuels di prima generazione aveva prodotto un impennata dei prezzi dei generi alimentari provocando gravi danni soprattutto nei Paesi più poveri.
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