Considerazioni sul futuro economico/sociale.
Dalla bella illustrazione riepilogativa che potete trovare qui :
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1-c48_BE8S349KEzWGN5WD_mI6mHStT-jvnSKEmT3SkkfRhWuY2G4yDcgsi5vJRD7NsOxCX8j6PZo0njNPw86r0S_Gqv2CaFTTHt2gF5Qoz5OoHeCEbqwWCrtuo3EvASFm5VP3luvnJMR/s1600-h/qqq.jpg
si evidenzia come debiti pubblici e disavanzi correnti stiano galoppando.
Se il debito del Giappone fa paura essendo ormai prossimo al 200% del pil il suo incremento annuo del 6% è di tutto rispetto, ma se la Grecia è critica per avere un debito del 120% con un incremento del 12% la Gran Bretagna non sta molto meglio perché cresce come quello greco pur essendo solo, si fa per dire, del 75% (ma in questo non è contato il debito creato per nazionalizzare le due banche in crisi.
Morale , se si escludono alcune nazioni nordiche abbastanza virtuose, cerchio verde e cerchio giallo, siamo in buona compagnia verso il default.
Ora è noto che molte banche centrali (FED, BoUK, BoJ, ecc) hanno adottato la politica del quantitative easing per soccorrere i vari tesori, che soccorrevano banche, assicurazioni, ecc… mentre la BCE, non potendo stampare semplicemente denaro, ha adottato la politica dell’acquisto in garanzia dei titoli Junk.
La morale però è che una crisi causata dalla finanza, con i suoi eccessi di leveraggio, di finanziamenti irresponsabili garantiti da CDS, e da vari altri derivati esplosivi, è stata gestita in modo da non far implodere il sistema finanziario mondiale.
Bravi, ci sarebbe da dire, se non che tutti questi salvataggi, incentivi, stimoli, ecc… non hanno impedito alla disoccupazione di volare, ma soprattutto hanno fatto andare alle stelle i debiti pubblici.
Ora, dato che sia gli interessi che tali debiti generano, sia il fatto che essendo debiti vanno prima o poi restituiti, e l’unica fonte di entrate per i vari tesori sono e restano i prelievi fiscali, come cittadino che paga le tasse vorrei che mi si spiegasse dove sono finiti tutti questi soldi che mi verranno richiesti, interessi compresi.
La brutta sensazione che siano andati a pagare stipendi e bonus miliardari a manager e banchieri, che abbiano alimentato una speculazione completamente improduttiva nelle varie borse, che alimentino una finanza ormai ben più sviluppata dell’economia reale che invece dovrebbe supportare, è un timore più che fondato, direi anzi e purtroppo, una certezza.
E teniamo presente che ora, grazie al fatto che la crisi, tenendo alta la disoccupazione, non permette all’inflazione di esprimersi in proporzione alla liquidità generata, i tassi di interesse possono esser tenuti vicino allo zero, ma se un minimo di risveglio dell’economia facesse ripartire l’inflazione dovremmo prevedere un innalzamento dei tassi con conseguente aggravamento del costo del servizio del debito.
Ora vogliamo chiedere ai nostri ministri dei vari tesori, di renderci edotti sul come hanno impiegato tutti questi soldi che ci verranno addebitati, e perché è stato deciso di spenderli ?
Ripararsi dietro il pericolo di implosione del sistema finanziario, non è una scusa valida. Francamente il fallimento anche della metà delle banche esistenti lo avrei ritenuto un male minore rispetto a quanto ci aspetta.
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