La Federal Deposit Insurance Corporation ha annunciato ieri che il suo principale fondo è ormai in “rosso”. Le casse dell’organismo americano sono infatti state - letteralmente - prosciugate dalla copertura assicurativa dei depositi delle banche fallite negli Stati Uniti: ben 149 dall’inizio del 2008. Ma non sono solo i default ad aver spinto in negativo i conti della Fdic: nel solo terzo trimestre il numero di istituti di credito inseriti nella “problem list” sono stati 136, e 552 dall’inizio dell’anno in corso.
Per proteggere i risparmi dei clienti, l’ente statunitense ha dovuto accantonare fino ad ora 38,9 miliardi di dollari. Capitali che non sono bastati, provocando il primo “rosso” dal 1992. Nonostante ciò il presidente della Fdic, Sheila Bair, si è mostrata moderatamente ottimista: «Riteniamo che le condizioni del sistema attuali potranno cominciare a migliorare nel giro di un paio di trimestri - ha spiegato -. E credo che potremo vedere importanti segnali di rafforzamento del sistema bancario nel corso del 2010».
Nelle scorse settimane, proprio in ragione della scarsità di fondi a sua disposizione, la Fdic ha chiesto alle banche americane di prepagare 45 miliardi di dollari, denaro che avrebbe dovuto essere versato all’organismo nei prossimi tre anni, ma che invece sarà anticipato a stretto giro.
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