Il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, ha messo in guardia l’Unione europea: i progetti di riforma dei fondi speculativi provocherebbero una discriminazione nei confronti delle società americane.
A riferire la netta presa di posizione del responsabile economico del governo guidato da Barack Obama è, questa mattina, il Financial Times, che ha sottolineato come Geithner abbia inviato su questa materia una lettera al commissario europeo ai Servizi finanziari, Michel Barnier. Una sola pagina nella quale si specifica la necessità, per gli Stati Uniti e i Paesi dell’Ue, di lavorare insieme al fine di trovare un accordo sulle regole da imporre agli hedge funds. Ma si ricorda anche l’impegno preso nello scorso autunno, durante una conferenza del G20, a far sì che qualsiasi riforma decisa da uno o più Stati, non costituisca un danno per le imprese degli altri. Cosa che, secondo il segretario al Tesoro, rischia di accadere non solo ai fondi speculativi, ma anche ad altri gruppi di investitori e alle banche americane, qualora vengano imposti limiti all’accesso agli hedge funds da parte degli istituti finanziari presenti nei 27 Paesi membri dell’Ue. Così come, secondo la Casa Bianca, costituirebbe una discriminazione l’imposizione ai fondi non europei che vogliano investire nel Vecchio Continente di depositare i propri capitali presso banche presenti entro i confini comunitari.
La notizia arriva - riferisce il quotidiano inglese - dopo che, la notte scorsa, nei corridoi di Bruxelles filtrava la notizia del raggiungimento di un possibile compromesso sulle nuove regole da imporre al sistema finanziario, che potrebbe essere sottoposto già al prossimo incontro dei ministri dei Paesi membri. Rimane da verificare la posizione del Regno Unito, che essendo insieme agli Usa il maggior possessore di hedge funds ha teso spesso a frenare i giri di vite troppo duri.
http://www.valori.it/italian/finanza-globale.php?idnews=2134
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