Beluchistàn
L’altro gruppo etnico che la strategia di Obama cerca di lanciare all’insurrezione e alla secessione sono i Baluchi. I Baluchi hanno i loro risentimenti contro il governo centrale di Teheran, che ritengono dominato dai Persiani. Parte integrante della politica di Obama è quella di ampliare i voli della morte da parte dei predatori della CIA ed altri assassini verso il Beluchistan. Un pretesto per questo è il dossier promosso da Micheal Ware, della CNN, che dice che Osama Bin Landen e il suo assistente del MI-6 Zawahiri si nascondono nella città baluchi di Quetta, dove operano come cervelli della cosiddetta “Quetta Shura”.
Le squadre di Blackwater non possono essere neanche molto lontane. Nel Baluchistan iraniano, la CIA ha finanziato l'organizzazione criminale Jundullah, denunciata da poco da Teheran per la morte di un gruppo di alti ufficiali della Guardia Rivoluzionaria Iraniana Pakistana [6]. La ribellione del Beluchistan finirebbe con l’unità nazionale sia del Pakistan che dell’Iran, contribuendo in questo modo ai due principali obiettivi della politica statunitense.
La strategia Rube Goldeberg* di Obama.
*Ndt: Rube Goldberg (1883-1970) noto comico nordamericano, principalmente per le sue “macchine”, meccanismi complessi e complicati a fini comici.
Anche Chris Matthews (conduttore di telegiornale nordamericano e opinionista politico), della televisione MSNBC, che è solitamente un fedele devoto di Obama, ha detto che la strategia statunitense annunciata a West Point somiglia molto all’artefatto di Rube Goldberg. (Nel mondo reale , “Al Qaeda”, ovviamente è la legione terroristica araba della CIA).
Nel mondo del mito ufficiale statunitense, i nemici teoricamente sono i membri di “Al Qaeda” che restano in Afghanistan. Perché allora, ha chiesto Matthews, si concentrano truppe statunitensi in Afghanistan dove non c’è la presenza di “Al Qaeda”, invece di inviarle in Pakistan dove “Al Qaeda si crede sia presente”?
Russ Feinglod, senatore democratico del Wisconsin, ha criticato questa discrepanza incongruente durante un’intervista televisiva, nella quale ha detto che “il Pakistan, nella regione confinante vicino l’Afghanistan, forse è l’epicentro (del terrorismo globale) anche se Al Qaeda opera in ogni parte del mondo, nello Yemen, Somalia, nord Africa, e si consolida nel sud est asiatico. Perché dobbiamo concentrare 100.000 truppe o più in regioni dell’Afghanistan che non sono vicine ai confini? E' noto che una tale concentrazione di forze ha luogo nella provincia di Helmad. Non in una regione vicina a Wazristan. Quindi, mi domando: Cosa è in se questa strategia, dato che sappiamo che la presenza di Al Qaeda è minima in Afghanistan ma significativa nel Pakistan? Si tratta di una sfida al senso comune che la gran presenza di esercito in un luogo dove queste persone non ci sono sia la strategia giusta. In realtà, non ha alcun senso per me”.
Il democratico del Wisconsin ha anche allertato che la politica di Washington in Afghanistan potrebbe effettivamente portare i terroristi e gli estremisti in Pakistan e, come conseguenza, destabilizzare ancora di più la regione: Sai, poco fa, ho fatto questa domanda al presidente della Giunta dei Capi di Stato Maggiori, Ammiraglio Mullen e il signor Holbrooke, che è il nostro inviato: Esiste qualche rischio che se concentriamo l’esercito in Afghanistan si lancino gli estremisti verso il Pakistan?”, ha detto all’ABC.
“Non hanno potuto negarlo, e questa settimana, il Primo Ministro del Pakistan Gilani ha detto, giustamente, che la sua preoccupazione sulla concentrazione militare è che questa provochi l' entrata nel Pakistan di altri estremisti; quindi credo giustamente che succederà il contrario, che questa visione della concentrazione militare alienerebbe la popolazione afgana e stimolerebbe particolarmente il Talebano a fondersi ancora di più con Al Qaeda, cosa che è completamente contraria ai nostri interessi di sicurezza nazionale” [7].Naturalmente questo è intenzionale e motivato dalla ragion di Stato statunitense e imperialista.
Malick: «Obama ha dichiarato guerra al Pakistan?»
Nel suo discorso, Obama, ha fatto tutto il possibile per oscurare qualsiasi cosa che distinguesse l’Afghanistan dal Pakistan, che dopo tutto sono due stati sovrani e membri delle Nazioni Unite per diritto.
Ibrahim Sajid Malick, inviato statunitense per Samaa TV, una delle principali catene del Pakistan, ha richiamato l’attenzione del pubblico su questo: “Parlando ad un vasto pubblico di cadetti nell’Accademia Militare del West Point, il Presidente Barack Obama, quasi sembrava dire che potrebbe dichiarare guerra al Pakistan”
Ogni volta che stava per riferirsi all’Afghanistan, prima menzionava il Pakistan…..io ero seduto dietro e quasi balzo dalla sedia quando ha espresso: “i rischi sono ancora maggiori in un Pakistan con armi nucleari perché sappiamo che Al Qaeda ed altri estremisti vogliono appropriarsi di armi nucleari, ed abbiamo tutti i motivi per credere che le useranno”. Mi ha sorpreso perché una serie di ufficiali statunitensi hanno, da poco, confermato che l’arsenale pakistano è un arsenale sicuro [8]. Questo articolo si intitola: “Obama ha dichiarato guerra al Pakistan?” ed allora possiamo mettere il punto di domanda alla discrezione diplomatica. Durante le udienze del Congresso nelle quali prese parte il generale Mc Crhrystal e l’ambasciatore statunitense Eikenberry, l’Afghanistan ed il Pakistan sono state congiuntamente descritte come la “sinistra organizzazione conosciuta come “Afpak” o anche “Afpakia”. Durante l’estate 2007, e consigliato da Zbigniew Brzezinski e altri controllori, Obama è stato l'autore della politica unilaterale degli Stati Uniti di usare elementi senzascrupoli (droni in inglese) per portare avanti assassinii nel Pakistan. Questa politica dell’assassinaio si espande adesso con il rinforzo militare: “Due settimane fa nel Pakistan, cecchini della CIA hanno ucciso otto presunti militanti talebani e di Al Qaeda, e hanno ferito altre due persone in un complesso che, a quanto dicono, è stato utilizzato per addestrare i terroristi...la Casa Bianca ha autorizzato l’espansione del programma della CIA conosciuto come Drone nelle aree tribali e non controllate del Pakistan, in base a quanto alcuni funzionari hanno dichiarato questa settimana, e parallelamente seguire la decisione del Presidente…..di inviare altri 30.000 soldati in Afghanistan. Funzionari statunitensi hanno negoziato con il Pakistan, la possibilità di attaccare il Beluchistan per la prima volta- è una questione controversa dato che si trova fuori dalle aeree tribali- perché è lì che i leader Talebani dell’Afghanistan, teoricamente si nascondono” [9]. Gli Stati Uniti adesso addestrano più assassini che piloti da combattimento. Blackwater sotto accusa per il massacro di donne e bambini La CIA, il Pentagono e le agenzie contrattiste tra le compagnie militari private, portano avanti un’offensiva assassina in tutto il Pakistan, attaccando villaggi pacifici e feste di nozze, tra gli altri obiettivi. Blackwater, che adesso si auto denomina Servizi Xe e Soluzioni Complete dell’Intelligence (Total Intelligence Solutions) [10], è molto coinvolta: “In una base operativa segreta, subordinata al Comando delle Operazioni Speciali Congiunte (JSOC) nella città portuale di Karachi, nel Pakistan. Membri di una divisione d'elite della Blackwater portano avanti un piano segreto per eseguire assassinii selettivi di persone sospettate di essere militanti dei Talebani o di Al Qaeda, “il sequestro e arresto” di obiettivi di alto valore e altre azioni importanti dentro e fuori il Pakistan, secondo i risultati di una ricerca del The Nation. Le operazioni Blackwater supportano anche la ricezione delle informazioni d' Intelligence ed una campagna segreta di bombardamenti da parte dei militari statunitensi parallela agli attacchi chirurgici della CIA che sono ben documentati, secondo una fonte attendibile all'interno dell'apparato di intelligence militare degli Stati Uniti. "[11] Essendo così raccapricciante però, il dossier Scahill deve vedersi come incompleto, dato che non menziona le accuse costanti su una gran parte di bombardamenti mortali a Peshawar ed altre città pakistane sono realizzate da Blackwater, come espone questa semplice nota stampa: ISLAMABAD ott 29 (Xinhua)- Hakimullah Mehsud, capo del movimento talebano nel Pakistan ha accusato la controversa azienda privata degli USA, Blackwater per l’esplosione di una bomba a Peshawar, che ha ucciso 108 persone, come ha riportato l’agenzia locale di notizie NNI”[12] Si tratta di terrorismo cieco disegnato per l’uccisione estrema, particolarmente di donne e bambini. Stati Uniti, è anche in guerra con l'Uzbekistan? Il dossier Scahill dice anche che le operazioni oscure di Washington hanno invaso l’Uzbekistan, un paese dell’era post-sovietica di 25 milioni di abitanti che ha una frontiera con l'Afghanistan: “Inoltre gli attacchi chirurgici già pianificati e le operazioni contro le forze di Al Qaeda e dei Talebani nel Pakistan da parte di JSOC e della CIA, l’equipaggio dei Balckwater nella città di Karachi aiuta anche a pianificare le missioni del JSOC nell’Uzbekistan contro il Movimento Islamico di Usbekistan, in base a fonti dell’Intelligence nordamericana”. Blackwater non effettua le operazioni direttamente, ha detto la fonte, ma sono eseguite da forze dell’JSOC. “"Questo ha suscitato la mia curiosità e mi sono davvero preoccupato perché non so se si sono resi conto che non hanno mai detto che siamo in guerra contro l’Uzbekistan”, ha detto. “Quindi, ho dimenticato di chiedere se Rumsfeld ritorna al suo incarico” [13]. Tali sono le speranze e le aspettative di cambiamento. Il ruolo dell’Intelligence statunitense nel fomentare la ribellione del Beluchistan con l’obiettivo di isolare il Pakistan è anche confermato dal professor Chossudovsky: “Già nel 2005, un dossier del Consiglio Nazionale dell’Intelligence degli USA e della CIA prevedevano “una fine come quella della Jugoslavia” per il Pakistan, “nel quadro di dieci anni in un paese diviso dalla guerra civile, lo spargimento di sangue e le rivalità inter-provinciali, come si è osservato nel Beluchistan di recente”. (Energy Compass, 2 Marzo 2005). Per il Consiglio dell’Intelligence e della CIA, il Pakistan deve trasformarsi in uno “stato fallito” nel 2015, “come risultato della guerra civile, la totale talebanizzazione e la lotta per il controllo delle sue armi nucleari”…. Washington favorisce la creazione di un “Gran Beluchistan” che comprenderebbe le regioni Baluchi oltre ad aeree simili dell’Iran e possibilmente la striscia sud dell’Afghanistan, in modo che porterebbe avanti un processo di rottura politica sia in Iran che in Pakistan”. Gli iraniani, invece, sostengono che gli Stati Uniti compiono atti di guerra sul loro territorio del Baluchistan: “Teheran, 29 ottobre (Xinhua)- Ali Larijani, presidente del Parlamento iraniano ha detto….che vi sono indizi concreti che mostrano il coinvolgimento degli Stati Uniti nelle ultime esplosioni mortali nella provincia iraniana del Sistan-Baluchistan, secondo l’agenzia ufficiale IRNA…L'attacco suicida effettuato dal gruppo sunnita ribelle Jundallah (Soldati di Dio) si è verificato il 18 ottobre nella provincia del Sistan-Baluchistan, vicino al confine con il Pakistan, quando funzionari locali preparavano una cerimonia per l’incontro dei leaders tribali con comandanti militari della Guardia Rivoluzionaria dell’Iran. L’obiettivo di Washington: interrompere il corridoio pakistano dell’energia tra l’Iran e la Cina. Perché gli Stati Uniti sono talmente ossessionati dalla disintegrazione del Pakistan? Uno dei motivi è che il Pakistan tradizionalmente è stato un socio strategico ed economico della Cina, un paese al quale gli Stati Uniti e la Gran Bretagna si oppongono e vogliono includere nella scena internazionale. Il Pakistan, in particolare, potrebbe costituire un corridoio energetico che dovrebbe collegare i campi di petrolio in Iran ed anche possibilmente l' Iran con il mercato cinese attraverso un oleodotto che attraverserebbe l’Himalaya su Kashmir. Questa è la cosiddetta questione del “Ductoestan” (Pipelinestan, in lingua inglese). Ciò offrirebbe la Cina con una garanzia di approvvigionamento di petrolio dai giacimenti di petrolio su terreni non soggetti alla superiorità navale anglo-americana, riducendo al tempo stesso la traversata di 12.000 miglia agli autobotti intorno al bordo sud dell’Asia. Secondo recenti informazioni della stampa: “Bejing ha fatto pressione su Teheran affinchè la Cina partecipi al progetto dell’oleodotto e Islamabad, che è d’accordo nel firmare un convegno bilaterale con l’Iran, ha accolto la partecipazione cinese”. Secondo le stime, il gasdotto dovrebbe beneficiare il Pakistan, con un totale tra i 200 e i 500 milioni di dollari all’anno soltanto per i pagamenti del transito. La Cina e il Pakistan già stanno lavorando ad una proposta di progetto per un oleodotto attraverso l’Himalaya che porterebbe il greggio dal Medio Oriente fino all’ovest della Cina. Il Pakistan darebbe alla Cina la strada più corta possibile per l’import del petrolio dai paesi del Golfo….l’oleodotto, che si estenderebbe dal porto del sud Gwandar del Pakistan lungo la via Karakoram, sarebbe finanziato parzialmente da Beijing. I cinesi hanno anche costruito una raffineria a Gwadar. Le importazioni attraverso l’oleodotto permetterebbero a Beijing di ridurre le sue importazioni marittime attraverso l’angusto ed insicuro Stretto di Malacca, che attualmente è usato da questo paese per l’80% delle sue importazioni petrolifere. Islamabad progetta anche di costruire una linea ferroviaria attraverso la Cina per unire questo paese con Gwadar. Il porto è anche visto come la fase terminale del progetto multi-miliardario dei gasdotti che partono dai campi del sud in Iran o in Qatar, e dai campi di Daulatabad nel Turkmenistan per esportare la risorsa naturale al mercato mondiale [17]. Questo costituisce il progresso e la cooperazione di tipo normale, pacifico ed economico che i britannici e statunitensi vogliono fermare a tutti i costi. La fornitura di petrolio e di gas naturale attraverso oleodotti e gasdotti dall’Iran attraverso il Pakistan e verso la Cina darebbero risorse energetiche a questo paese e costituirebbero inoltre delle cinture di trasporto di queste risorse che favorirebbero l’influenza economica cinese in Medio Oriente. Questo indebolirebbe il dominio britannico e statunitense in una parte del mondo che nè Londra nè Washington tradizionalmente hanno sempre voluto controllare come parte della loro strategia di dominio globale. La propaganda interna degli USA già sta presentando il Pakistan come la nuova sede del terrorismo. Le quattro prese patetiche che sono giudicate per un presunto intento di bombardare una sinagoga nella località di Riverdale, nel Bronx, New York, sono stati ben lavorati per associarli al misterioso e sospetto Jaish-e-Mohammad, un ipotetico gruppo terroristico pakistano. Lo stesso succede con i cinque musulmani della Virginia del Nord che sono stati arrestati da poco vicino a Lahore, nel Pakistan. India e Iran In quanto ai paesi vicini, l’India sotto la direzione dello sventurato Mammohan Singh sembra accettareil ruolo del pugnale continentale contro il Pakistan e la Cina in nome degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Questa è la ricetta per una tragedia colossale. L’India preferisce conseguire la pace permanente con il Pakistan attraverso la disoccupazione della Valle di Kashmir, dove il 95% della popolazione è musulmana e sarebbe d’accordo ad unirsi al Pakistan. Se non si trova una soluzione a questo problema, non ci sarà pace nel subcontinente. E per quanto riguarda l’Iran, George Friedman, capo dell’ala Stratfor della comunità dell’Intelligence, ha dichiarato recentemente al Russia Today (televisione russa in lingua inglese) che la grande novità dal prossimo decennio sarà l’alleanza degli Stati Uniti con l’Iran diretta contro la Russia. In un simile scenario, l’Iran taglierebbe la fornitura di petrolio alla Cina. Questa è l’essenza strategica di Brzezinski. E’ una questione urgente che il movimento contro la guerra negli Stati Uniti si riorganizzi e cominci la mobilizzazione contro il cinismo e l’ipocrisia della guerra e la scalata politica di Obama, che già supera il numero di crimini di guerra dei neoconservatori Bush e Cheney. In questa nuova fase del “Gran Gioco”, i rischi sono incalcolabili. Webster G. Tarpley Scrittore, giornalista, docente e critico americano di politica interna ed estera degli Stati Uniti. I suoi libri più recenti sono: Obama, The Postmordern Coup, The Making of a Manchurian Candidate, Barack Obama: The Unauthorized Biography e 9/11 Synthetic Terror. E’ membro dell Axis for Peace conference. [1] «Discurso de Barack Obama en la academia militar West Point», by Barack Obama, Voltaire Network, 1.12.2009. [2] «Il Pakistan e il mito della “bomba islamica”», di Nicolas Ténèze, Réseau Voltaire, 29.07.2009. [3] «Abu Musab al-Zarkaui, el superhéroe del Mal», di Vladimir Alexe, Voltaire Network, 05.08.2005. [4] «Al-Qaeda in Iraq : Credere a George Bush o ai suoi generali ?», par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 10.04.2007. [5] «Low Intensity Operations: Subversion, Insurgency and Peacekeeping», di Frank Kitson, First edition Stackpole Books (1971). [6] ’Jundallah terrorists trained in Pakistan’, Voltaire Network, 20.10.2009. [7] Feingold: Why Surge Where Al Qaeda Isn’t?, di Sam Stein, Huffington Post, 6.12.2009. [8] “Did Obama Declare War On Pakistan?”, di Ibrahim Sajid Malick, Pakistan for Pakistanis Blog, 2.12.2009. [9] “C.I.A. to Expand Use of Drones in Pakistan”, di Scott Shane, New York Times, 3.12.2009. Vedere anche “Between the Lines, an Expansion in Pakistan”, di David E. Sanger e Eric Schmitt, New York Times, 1.12.2009. [10] Vedere archivio Xe (Blackwater) [11] “The Secret US War in Pakistan”, di Jeremy Scahill, The Nation, 23.11.2009 [12] “Taliban in Pakistan blame U.S. Blackwater for deadly blast”, Xinhua News Agency, 29.10.2009. [13] Ibid. [14] Citaz. dell'Alto Commisario Pakistano per il Regno Unito, Wajid Shamsul Hasan, Times of India, 13.02.2005. [15] The Destabilization of Pakistan, di Michel Chossudovsky, Global Research,30.12.2007 [16] “Iran says having evidences of U.S. involvement in suicide bomb attacks”, Xinhua, 29.10.2009. [17] “Pakistan, Iran sign gas pipeline deal”, by Syed Fazl-e-Haider, Asia Times, 27 May 2009. Fonte: http://www.voltairenet.org/article163397.htmlTradotto per Voci Dalla Strada da VANESA
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