venerdì 4 luglio 2008
Etichette: economia, libertà, traduzioni, USA
La seguente dichiarazione – allarmante, seppur non priva di speranza e fiducia nelle nuove generazioni – a proposito del disastro finanziario in arrivo è stata redatta dal membro del Congresso Ron Paul. La presenterà come ordine speciale e la inserirà nel registro congressuale la prossima settimana.
È possibile dibatterla in anteprima sul Campaign for Liberty blog.
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Di Ron Paul
Negli ultimi 35 anni ho espresso la mia grave preoccupazione per il futuro dell'America. Il corso che abbiamo assunto nel secolo passato ha minacciato le nostre libertà, sicurezza e prosperità. Nonostante queste preoccupazioni di lunga data, ci sono giorni – sempre più di frequente – in cui sono convinto che sia arrivato il tempo per alcuni Grandi Eventi di accadere. Questi eventi in rapido avvicinamento non passeranno inosservati. Interesseranno ciascuno di noi. Non saranno limitati soltanto ad alcune zone del nostro paese. L'economia mondiale ed il sistema politico si divideranno il caos che si libererà.
Benchè il mondo abbia sofferto lungamente per l'insensatezza di guerre che avrebbero dovuto essere evitate, il mio più grande timore è che il corso su cui ci troviamo porterà ancora maggiori conflitti e sofferenza economica agli innocenti popoli del mondo – a meno di cambiare rapidamente la nostra via.
L'America, con le sue tradizioni di mercati liberi e di diritti di proprietà, ha guidato la marcia verso una grande ricchezza ed il progresso nel mondo intero così come nel paese. Poiché abbiamo perso la nostra fiducia nei principi della libertà, della fiducia in se stessi, del duro lavoro e della parsimonia, preferendo intraprendere la costruzione di un impero finanziata con l'inflazione e il debito, tutto ciò è cambiato. È davvero spaventoso, ed è un evento storico.
Il problema che affrontiamo non è nuovo nella storia. L'autoritarismo è in circolazione da lungo tempo. Per secoli, l'inflazione ed il debito sono stati usati dai tiranni per avere il potere, promuovere l'aggressione e per fornire al popolo “panem et circenses”. La nozione che un paese possa permettersi “burro e cannoni” senza pagare un pegno significativo esisteva anche prima degli anni 60 in cui si è trasformato in in uno slogan popolare. Fu allora, tuttavia, che ci venne detto che la guerra del Vietnam e l'enorme espansione dello stato sociale non erano problemi. Gli anni settanta dimostrarono che quell'assunto era sbagliato.
Oggi le cose sono diverse dagli anni 70 o persino dai periodi antichi. Il fatto è che ora siamo un'economia globale. Il mondo ha più gente ed è più integrato grazie alle moderne tecnologia, comunicazioni, e ai viaggi. Se la tecnologia moderna fosse stata usata per promuovere le idee della libertà, dei mercati liberi, della valuta sana e del commercio, avrebbe introdotto una nuova età dell'oro – un globalismo che avremmo potuto accettare.
Invece, la ricchezza e la libertà di cui ora godiamo si stanno restringendo e poggiano su un'infrastruttura filosofica fragile. Non è diverso dagli argini e dai ponti nel nostro stesso paese che il nostro sistema di guerra e welfare ci ha indotti ad ignorare.
Temo che le mie preoccupazioni siano state legittime e potrebbe persino essere peggio di quanto pensassi all'inizio. Ora sono alla nostra porta. Il tempo è poco per correggere la rotta prima che questo grande esperimento di libertà entri in profonda ibernazione.
Ci sono ragioni per le quali questa crisi in arrivo è diversa e più grande di quanto il mondo abbia mai sperimentato. Invece di utilizzare il globalismo in modo positivo, è stato usato per globalizzare tutti errori dei politici, dei burocrati e dei banchieri centrali.
Essere la sola superpotenza incontestata non è stato da noi mai accettato con un senso di umiltà e di rispetto. La nostre arroganza ed aggressività sono state usate per promuovere un impero mondiale sostenuto dal più potente esercito della storia. Questo tipo di intervento globalista genera problemi per tutti i cittadini del mondo e non riesce a contribuire al benessere delle popolazioni mondiali. Pensate soltanto a come le nostre libertà personali sono state devastate qui nel paese nell'ultimo decennio.
La crisi finanziaria, ancora nelle sue fasi iniziali, è evidente per tutti: prezzo della benzina oltre 4 dollari al gallone; costo della sanità e dell'istruzione alle stelle; il collasso della bolla immobiliare; lo scoppio della bolla del Nasdaq; borse in caduta; aumento della disoccupazione; grave sottoccupazione; eccessivo debito di governo; debito personale incontrollabile. Ci sono pochi dubbi che avremo la stagflazione. La domanda che presto sarà chiesta è: quando la stagflazione si trasformerà in in una depressione inflazionistica?
Ci sono diverse ragioni per cui l'economia mondiale è stata globalizzata ed i problemi che affrontiamo sono in tutto il mondo. Non possiamo capire che cosa stiamo affrontando senza comprendere il fiat money e la bolla del dollaro che da lungo tempo sta gonfiandosi.
Ci sono state diverse fasi. Dall'inizio del sistema della Riserva Federale nel 1913 - 1933, la Banca Centrale si autoproclamò responsabile ufficiale del dollaro. Entro il 1933, gli americani non avrebbero più potuto possedere l'oro, rimuovendo così il freno alla possibilità della Riserva Federale di inflazionare per la guerra ed il welfare.
Entro il 1945, altri limitazioni sono state rimosse creando il sistema monetario di Bretton-Woods che rendeva il dollaro la valuta di riserva mondiale. Questo sistema è durato fino al 1971. Durante il periodo fra 1945 e 1971, alcune limitazioni sulla Fed sono rimaste al loro posto. Gli stranieri, ma non gli americani, potevano convertire i dollari in oro a 35$ l'oncia. A causa dell'eccesso di dollari che furono creati, quel sistema ebbe termine nel 1971.
È il sistema post-Bretton-Woods il responsabile della globalizzazione dell'inflazione e dei mercati e della generazione della gigantesca bolla mondiale del dollaro. Quella bolla ora sta scoppiando e stiamo vedendo cosa significa soffrire le conseguenze dei molti errori economici precedenti.
Ironicamente durante questi 35 anni trascorsi, abbiamo tratto giovamento da questo sistema molto difettoso. Dal momento che il mondo ha accettato i dollari come se fossero oro, abbiamo dovuto soltanto contraffare più dollari, spenderli oltreoceano (incoraggiando indirettamente anche i nostri posti di lavoro ad andare oltreoceano) e godere di una immeritata prosperità. Coloro che hanno preso i nostri dollari e ci hanno dato beni e servizi erano fin troppo ansiosi di prestarci nuovamente quei dollari. Questo ci ha permesso di esportare la nostra inflazione e di ritardare le conseguenze che ora stiamo cominciando vedere.
Ma non è mai stata destinata a durare ed ora che dobbiamo pagare il pifferaio. Il nostro enorme debito con l'estero deve essere pagato o liquidato. Ci viene chiesto di pagare i nostri debiti poiché il mondo è diventato più riluttante a tenere i dollari. La conseguenza di questa decisione è l'inflazione dei prezzi in questa paese – ed è ciò che stiamo osservando oggi. Già l'inflazione dei prezzi oltreoceano è persino superiore a quella qui in patria a conseguenza della volontà delle banche centrali estere di monetizzare il nostro debito.
La stampa di dollari per lunghi periodi di tempo può non spingere su i prezzi immediatamente – ma col tempo lo farà sempre. Adesso stiamo vedendo il recupero per la passata inflazione della massa monetaria. Per quanto brutta sia la situazione oggi con la benzina a 4$ il gallone, questo è appena l'inizio. È una grande distrazione ripetere “trivella, trivella, trivella” come soluzione alla crisi del dollaro ed ai prezzi elevati della benzina. Lasciare che il mercato aumenti le riserve e le trivellazioni va bene, ma quella questione è una grossa distrazione dai peccati dei deficit e delle truffe monetarie della Riserva Federale.
Questa bolla è diversa e più grande per un altro motivo. Le banche centrali del mondo colludono in segreto per pianificare centralmente l'economia mondiale. Sono convinto che gli accordi fra le banche centrali per “monetizzare” il debito degli Stati Uniti negli ultimi 15 anni siano esistiti, anche se in segreto e lontano dagli occhi di tutti – in particolare del Congresso degli Stati Uniti che non se ne preoccupa, o semplicemente non capisce. Con la fine di questo “regalo” che ci è stato fatto, i nostri problemi peggiorano. Le banche centrali ed i vari governi sono molto potenti, ma alla fine i mercati hanno la meglio quando la gente rimasta con il sacchetto (di cattivi dollari) in mano comincia a spendere dollari nell'economia con zelo impressionante, accendendo così la febbre inflazionistica.
Questa volta – dal momento che ci sono tanti dollari e tanti paesi implicati – la Fed ha potuto “incartare” ogni crisi in avvicinamento per i 15 anni scorsi, in particolar modo con Alan Greenspan presidente della Riserva Federale, che ha permesso che la bolla si trasformasse nella più grande della storia.
Gli errori fatti con l'eccessivo credito a tassi artificialmente bassi sono enormi, e il mercato sta richiedendo una correzione. Questo coinvolge l'eccessivo debito, gli investimenti in direzioni sbagliate, gli eccessi di investimento e tutti gli altri problemi causati dal governo quando spende soldi che non avrebbe mai dovuto avere. Il militarismo all'estero, l'assistenza sociale e 80 trilioni di promesse di titoli stanno arrivando alla fine. Non abbiamo i soldi o la capacità di generazione di ricchezza per occuparci di tutti i bisogni che esistono perché abbiamo rifiutato l'economia di mercato, la valuta sana, la fiducia in se stessi ed i principi della libertà.
Poiché la correzione di tutta questa cattiva allocazione di risorse è necessaria e deve accadere, si può cercare qualcosa di buono che può arrivare con il dispiegarsi di questo “Grande Evento.”
Ci sono due scelte che la gente può fare. L'una, che non è a nostra disposizione, è di trascinarsi nello status quo e di pompare il sistema con più debito, inflazione e bugie. Questo non accadrà.
Una delle due scelte, quella scelta così spesso dal governo in passato è di rifiutare i principi della libertà e di ricorrere ad un governo ancora più grande e più autoritario. Alcuni sostengono che dare poteri dittatoriali al presidente, proprio come abbiamo permesso che governasse l'impero americano, è ciò che dovremmo fare. Questo è il grande pericolo, e in questa atmosfera post-911, troppi americani stanno preferendo la sicurezza alla libertà. Abbiamo già perso troppe delle nostre libertà personali. Il timore reale del crollo economico potrebbe spingere i pianificatori centrali ad agire in tal modo che il New Deal degli anni 30 potrebbe assomigliare alla Dichiarazione di Indipendenza di Jefferson.
Più al governo è permesso di assumere la direzione e la gestione dell'economia, più profonda è la depressione che si ottiene e più a lungo dura. Questa è la storia del '30 e dell'inizio degli anni 40 e gli stessi errori è probabile che vengano fatti ancora una volta se non ci svegliamo.
Ma la buona notizia è che non c'è bisogno che la situazione sia così brutta se facciamo la cosa giusta. Ho visto succedere “Qualcosa di Grande” nei 18 mesi trascorsi in campagna elettorale. Mi sono convinto che siamo capaci di svegliarci e di fare la cosa giusta. Ho incontrato letteralmente migliaia di ragazzi delle superiori e universitari ben disposti ad accettare la sfida e la responsabilità di una società libera ed a rifiutare il welfare dalla culla alla tomba che viene promesso loro da tanti politici buonisti.
Se più persone ascoltano il messaggio della libertà, altri si assoceranno in questo sforzo. Il fallimento della nostra politica estera, del sistema previdenziale e delle politiche monetarie e virtualmente di tutte le soluzioni di governo è così chiaramente palese, che non ci vuole molto per convincerli. Ma il messaggio positivo di come la libertà funziona e del perché è possibile è ciò di cui c'è urgente necessità.
Una delle parti migliori dell'accettare la fiducia in se stessi in una società libera è che può essere realizzata una vera soddisfazione personale nella propria vita. Ciò non accade quando il governo assume il ruolo del guardiano, del genitore o del provveditore, perché elimina il senso dell'orgoglio. Ma il problema reale è il governo non può fornire la sicurezza e la tranquillità economica come proclama. Il cosiddetto bene che il governo proclama di poter distribuire è realizzato sempre a scapito della libertà di qualcun altro. È un sistema fallato ed i giovani lo sanno.
Ristabilire la società libera non elimina la necessità di tenere la nostra casa in ordine e di pagare le spese stravaganti. Ma il dolore non sarebbe duraturo se facessimo le cose giuste, e soprattutto l'impero finirebbe per motivi finanziari. Le nostre guerre si arresterebbero, l'attacco alle libertà civili cesserebbe e la prosperità ritornerebbe. Le scelte sono chiare: non dovrebbe essere difficile, ma il grande evento che si sta palesando ci offre una grande opportunità di invertire la marea e di riprendere la veramente grande Rivoluzione Americana iniziata nel 1776. L'occasione bussa alla nostra porta nonostante l'urgenza ed i pericoli che affrontiamo.
Facciamo sì che “Sta Succedendo Qualcosa di Grande” sia la scoperta che la libertà funziona ed è popolare ed il grande evento economico e politico a cui stiamo assistendo sia una benedizione travestita.
1 commento:
Che palle 'sto Ron Paul!!! America di qua, America di là, America grande, noi siamo i migliori, ecc. Ma lo vuoi capire o no che il tuo paese è la più grande merda mondiale?
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