Non si arrestano le “attenzioni” dell’amministrazione Obama sulle banche americane. Il presidente degli Stati Uniti ha fatto sapere ieri di voler effettuare un nuovo giro di vite sulle regole che governano le compagnie di Wall Street, annunciando nuovi limiti proprio per gli istituti di credito, che riguarderanno in particolare la taglia degli stessi e la quota di rischi che potranno assumersi.
La scelta della Casa Bianca arriva dopo un incontro tra lo stesso Obama e il consigliere Paul Volckler, ex presidente della Federal Reserve. «Due mesi fa il presidente ha cominciato a discutere con il suo team di economisti sulla necessità di una riforma più attenta del sistema finanziario, al fine di garantirne maggiore stabilità», ha spiegato al Financial Times una fonte interna all’amministrazione di Washington, che ha specificato come il piano sarà concertato con il Congresso.
D’altra parte, la sconfitta in Massachussetts costringerà d’ora in poi Obama a dover discutere maggiormente anche con l’opposizione, essendo sfumata la maggioranza di 60 voti al Senato, che permetteva l’approvazione delle norme senza il contributo numerico dei repubblicani. E proprio dal Congresso (in particolare dai deputati liberali) sono giunte nelle ultime settimane forti pressioni sulla Casa Bianca, affinché siano imposte misure draconiane contro le banche (anche al fine di ripristinare consenso popolare intorno all’azione governativa). Nel frattempo, inoltre, l’annuncio di una nuova stretta sugli istituti di credito ha incassato l’appoggio di una serie di economisti indipendenti.
http://www.valori.it/italian/finanza-globale.php?idnews=1958
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