Potrebbe sembrare uno scherzo, ed invece è tutto vero: le divisioni europee che gestivano il business della banca d’investimenti stanno cercando una serie di figure professionali che affianchino gli amministratori di PricewaterhouseCoopers
Lehman Brothers, il colosso bancario fallito nella prima fase della crisi globale, sta assumendo personale in Gran Bretagna. E pagando bonus generosi al fine di evitare che gli attuali dipendenti lascino l’istituto. Potrebbe sembrare uno scherzo, ed invece è tutto vero: le divisioni europee che gestivano il business della banca d’investimenti stanno cercando una serie di figure professionali (in particolare quadri e addetti al back office) che affianchino gli amministratori di PricewaterhouseCoopers (PwC).
Questi ultimi, infatti devono gestire milioni di transazioni che erano in piedi al momento del collasso di Lehman. Per questo un giudice newyorkese che supervisiona la bancarotta dell’istituto ha dato il via libera, la scorsa settimana, all’erogazione di 50 milioni di dollari in bonus aggiuntivi. I premi saranno divisi fra 230 trader specializzati nel settore dei derivati, che devono venire a capo di un portafoglio di 10 miliardi di dollari (le unità europee della ex banca americana sono quelle che presentano i business più articolati e complessi da gestire). Motivazioni che tuttavia faticheranno a far breccia tra i contribuenti americani e inglesi, che da mesi manifestano il loro risentimento proprio per i bonus multimilionari accordati per il 2009 a manager e dirigenti degli istituti finanziari.
Quando Lehman crollò, nel settembre del 2008, i dipendenti europei erano 5.300. Di questi, 2.800 sono stati trasferiti presso la banca giapponese Nomura. Altri mille sono stati invece licenziati, mentre i rimanenti hanno preferito trovare un nuovo lavoro.
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